Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Dall'estremo guaire

Questa avventura parkinsoniana
è la stagione della vita che vive
spontanea la sofferenza
del male prematuro
della negata giovinezza
governando una esistenza
rovinata senza esitazione e,
da quel che era in mutande
resta nudo la pelle dell'anima
fredda, un mutante di vecchiaia.
È ignobile ooh Dio mio!
Nello sforzo di vivere la vita
chi attende invano... canta
per contare qualcosa in un quid
esita e, rimane fregato.
Eeh si ritrova ad acciaccare noci
per il gusto di un destino ingrato.
Imboscato dalla vita nel corpo
in un guscio di noce l'anima
mandorlata cinese da tempo
parecchio attende per acciaccare.
Le noci imboscate tra le foglie
sui rami degli alberi che attendono
come uccelli maturi nel tempo
di migrare il momento mentale
per discendere in testa alla gente
che soffre nella vita.
Dal cielo c'è un miracolo
buono piccolo... per me?
I tuoi ooh Dio li vedo passare
a fiducia terrena attendo
di essere colpito dalla fede
per guarire dall'estremo guaire.
Composta domenica 15 gennaio 2012
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    Solo per amore

    Ero...
    Nel sonno mi sveglio
    e, mi alzo la mattina
    esco con molti pensieri.
    L'anima mi porto dietro
    per pochi desideri
    si vive alla giornata.
    La vita arriva alla sera
    con il nuovo sonno
    nel riposo eterno
    io, non sono più.
    Solo... e, stanco
    mi porto dietro
    i sogni d'amore
    per una vita
    tutta da realizzare.
    Composta venerdì 13 gennaio 2012
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Monica Gorghetto
      in Poesie (Poesie personali)

      Assenza

      Non cercarmi io non ci sarò...

      Non chiamarmi io non risponderò...

      Sarò già lontana...
      quando tu ti accorgerai
      che ti manco...

      Sentirai tutta quella malinconia
      e il mio ricordo ti farà tristezza...

      Non piangere...
      troverai qualcun altro al mio posto
      egli si prenderà cura di te...

      Com'è giusto che sia...

      Il vuoto che senti si trasformerà in pace...
      Composta sabato 14 gennaio 2012
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Teresa Libroia
        in Poesie (Poesie personali)
        Me ne sto qui, affacciata alla finestra
        e guardo i ricordi
        Che pian piano appaiono dal nulla.
        Sembrano tanti piccoli bambini
        Impauriti e un po' timidi,
        Corrono di qua e di là e
        Faccio fatica a seguirli.
        Me ne sto qui, affacciata alla finestra
        e lascio cadere questo buio nel cuore.
        Ma non ho paura.
        Adesso sono forte.
        Me ne sto qui, affacciata alla finestra
        tutte le notti,
        guardo le macchine sfrecciare,
        veloci e incuranti
        della città morta,
        delle insicurezze che camminano per strada smarrite
        e delle persone che le inseguono per distruggerle.
        Di notte c'è tanto baccano...
        Urlano le mura dei palazzi, le strade, le anime, i letti, i corpi.
        Urla tutto nella testa.
        Ed io me ne sto qui affacciata alla finestra,
        perché dentro tutto rimbomba
        e le stelle sono vicine.
        Me ne sto qui, affacciata alla finestra
        e celo, dietro questo vetro
        sporco di solitudine,
        un mondo pieno di vita,
        che non sa più vivere.
        Composta mercoledì 25 maggio 2016
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          La loro rabbia e l'amore

          Dalla bocca di un incubo spurghi gocce di rogo,
          E reclami che le rinnovi in carezze piumate...
          Cosa sono gli angeli?
          Se non forme mai viste.
          Eppure noi vogliamo prestare fede,
          perché abbiamo l'anima in miseria.
          Il vento spettina,
          Lo schiaffo sconvolge,
          Il cibo riempie lo stomaco,
          e tu guardi con amore
          un sole che ti fa venire le rughe,
          e non te ne accorgi.
          Il bello invecchia,
          Il piacere ferisce,
          Le parole fiaccano.
          L'amore è l'egoismo che si condivide...
          nel posto dove le anime trovano rifugio.
          Ciascuno ha la sua anima di gomma,
          per rimbalzare in questa galassia di malvagità.
          Cos'è la sofferenza che ti infliggono?
          Nonché voglia di sentirsi intenditori nel teatro della vita.
          Che ognuno completi il suo tragitto
          e non trapeli interesse per il disonesto.
          Non presti udito al sussulto di un ingiuria...
          Vai con le tue mani e sulle tue ossa.
          Fino a che il tempo non ti fotta anche quelle.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: margherita1
            in Poesie (Poesie personali)

            Lo specchio magico

            Ho in casa uno specchio,
            la sua cornice finemente cesellata
            i suoi intagli abbracciano
            bagliori, riflessi argentei.
            Io mi specchio
            e vedo ciò che di bello
            non si può vedere,
            ma lui amico del tempo
            mi rende generoso
            quell'immagine invisibile,
            per chi vede e non sa guardare
            e da fedele compagno
            che non posso ingannare,
            pur senza mentire mi regala
            ogni giorno il meglio di me,
            E allora ritornano i mossi capelli
            e il sorriso di chi corre
            a capofitto incontro alla vita.
            Patto inviolabile d'affetto
            tra il me che fui e il me che sono.
            Composta sabato 14 gennaio 2012
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: margherita1
              in Poesie (Poesie personali)

              Guarda

              Davvero le mie vesti son fatte d'aria?
              Davvero non vedi attraverso me?
              Qui proprio al centro batte il cuore,
              con rumore sordo e doloroso,
              batte con ritmo strano e convulso,
              si contorce, si espande, si amplia
              a dismisura tanto da contenere l'impossibile.
              Ascolta lo senti?
              Davvero i miei occhi son trasparenti?
              Non vedi l'esplosione di luce tra le ciglia?
              Non vedi come cambiano colore
              solo al suono della tua voce?
              Guardami con occhi nuovi,
              ascoltami con la voce del cuore,
              parlami con parole che solo tu conosci,
              e io prenderò forma e corpo,
              apparirò per incanto come mai hai visto,
              il battito che sentirai sarà assordante
              e luce avvolgerà ogni cosa.
              E il miracolo di sempre si compirà.
              Composta sabato 14 gennaio 2012
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: annysea
                in Poesie (Poesie personali)

                Se avessi un paio di ali

                Se avessi un paio d'ali le vorrei forti, possenti,
                capaci di sopportare
                le fatiche di una trasvolata....
                Volerei in cerca di terre e di luoghi immateriali
                dove non vige la dittatura del tempo.
                Raccoglierei le stelle con la pertica del solo pensiero
                arriverei a toccare la linea di discrimine
                dell'inarrivabile orizzonte.
                Mi trastullerei sui crinali delle onde più altezzose.
                Planerei in picchiata a mescolarmi con un mare di delfini...

                Vorrei essere angelo e gabbiano,
                Piume bianche indosserei, avrei nell'armadio una sola livrea,
                una impalpabile di spirito e seta
                una di piuma e sale,
                quello che si raccoglie nelle vigne del mare.
                Composta martedì 10 gennaio 2012
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: batuffolo84
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Vento

                  Sibila il vento fra gli abeti sciatti
                  strofinio di foglie giallognole, fa da sottofondo
                  all'opera incantevole che letizia l'udito.
                  Gorgoglia fra piante e fiori, tulipani, e girasoli
                  Nel simultaneo incontro, scontro della natura.
                  Libra, volteggia, facendo da aratro su un campo
                  Incolto, tralasciato dal nemico, amico tempo.
                  Polline sorvola nel cielo, ondeggia maestoso
                  Con l'amico soffio, trasportandolo da un vetta all'atra
                  Di cima in cima, d'anima in cuore...
                  Composta giovedì 20 ottobre 2011
                  Vota la poesia: Commenta