Poesie personali


Scritta da: Duilio MARTINO
in Poesie (Poesie personali)

Un Amore eterno

Anelito intenso la smania profonda
di fievoli rughe è firmarmi l'autore
quel tratto addolcirlo sfumando il colore
coi grigi sul fondo la profondità.

Cassando ogni traccia di vecchie passioni
con tinte più accese darò luce al viso
per poi ravvivarlo un bel bianco al sorriso
le timbrerò il cuore col fuoco ch'è in me.

Stipando anche i grani dei suoi freschi giorni
sempre vibrando con Lei al mio fianco
di berne gli umori giammai sarò stanco
di sera al tramonto le rose offrirò.

Intinta nell'alma una piuma sottile
su pagine intense verserò l'amore
con ferma la mano evitando il tremore
finanche lo stile sia essenza di Lei.

Semmai - fiaccati dal peso degli anni -
le carni avvizzite non brucino ancora
alitandoci addosso quand'è tarda l'ora
con dita intrecciate andremo di là.
Composta domenica 29 gennaio 2012
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    Scritta da: Rosanna Tafanelli
    in Poesie (Poesie personali)

    Il cerchio della vita

    Quando sarò tornata
    dal mondo delle idee,
    purificata dal trapasso
    da una vita all'altra,
    ugualmente mi riconoscerai.

    Sarò nel battito di ciglia
    d'occhi di un altro colore,
    nell'atteggiarsi lento
    di un nuovo incedere,
    nella fremente stretta di un abbraccio.

    Cadrà tutto il rimpianto
    della felicità perduta,
    allo scoccare
    del mio sguardo nel tuo,
    frantumando l'aria in gocce di luce.

    Benediremo il Cielo
    per la sorte generosa,
    che tra milioni di angeli in volo
    mi fa cadere là
    dove tu cadi alla fine del viaggio.

    Poi, ricomposta l'unione
    mai rassegnata a finire,
    riprenderemo la via d'amore
    interrotta solo per un attimo,
    abbracciati nel cerchio della vita.
    Composta venerdì 20 gennaio 2012
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      Scritta da: Luca Doronzo
      in Poesie (Poesie personali)

      4e15

      Ore passate ad ascoltarlo incessante,
      ore passate, anche ora presenti.
      Il ritmo in testa non mi lascia,
      non lo fa, non lo farà, non per ora.
      Non sono stanco di ascoltarlo,
      sono solo stanco, voglio dormire.
      Oh Morfeo, che tutti chiami,
      anche io vorrei ascoltarti. Ora. Se puoi.
      Soggiogami con i tuoi papaveri.

      Abbracciami Ipno, per tutti i numi.
      Composta martedì 24 gennaio 2012
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        Scritta da: Antonio Dati
        in Poesie (Poesie personali)

        La voce

        ... sento nella mente il suono della tua voce
        Mi conforta sentire all'udito attento e armonioso
        La parola scandita sillaba dopo sillaba.
        Essa addolcisce e rattrista il mio debole cuore.
        Credersi amato e scoprire la benevolenza,
        soltanto pietà apparente.
        L'amore che ha fatto gioire il mio cuore,
        non da me nascosto
        come le donne per temenza fanno.
        Ascolterò ancora e ancora tanto, la tua voce.
        in te c'è il pregio del nascondere,
        non un assenso non un diniego
        Parole vaghe. Vorrei sedere al tuo cospetto
        prendere le tue mani morbide e affusolate,
        fissare il tuo sguardo, penetrare la luce
        dei tuoi occhi limpidi fin
        Nel profondo dell'anima
        per nutrirmi di ciò
        Che hai temuto dimostrare.
        Composta giovedì 26 gennaio 2012
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          Scritta da: Janus
          in Poesie (Poesie personali)

          Ipomea

          Lungo la strada trovai per caso un'ipomea,
          mi avvicinai incuriosito, studiandola da ogni lato,
          rimasi sbalordito, affascinato,
          conquistato dalla sua semplicità,
          e ho capito che era speciale,
          che avrei fatto del mio meglio per conservarla,
          proteggerla, tenerla stretta,
          perché era degna di tali premure,
          perché possedeva tutta la mia attenzione,
          perché la sua bellezza era evidente,
          e i suoi colori convivono armoniosamente,
          adesso, tra le mie dita, tra le mie mani,
          ispirando sorrisi che sfidano ogni male,
          ancora, tra i mie pensieri, tra i miei ricordi,
          regalando una serenità non più surreale.

          Riesci a sentire quel vento imminente?
          è il tempo che annuncia la sua vendetta,
          deciso a soffiare via la tua presenza,
          svuotando le mie mani senza clemenza,
          la felicità ha superato il limite concesso,
          i colori della tua essenza, perplesso,
          rimango inevitabilmente a contemplare,
          sempre più distanti e confusi,
          ora appartengono ai colori del paesaggio...
          Illudendosi il vento si ritirò,
          ignaro delle precedenti affermazioni,
          perché quell'ipomea è speciale,
          merita di essere ritrovata e raccolta,
          finché il tempo non si arrenderà,
          finché il vento non smetterà di soffiare.
          Composta mercoledì 25 gennaio 2012
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            in Poesie (Poesie personali)

            Non posso rivelare il mio mondo

            Non posso rivelare il mio mondo
            ma nel mio cuore c'è una sala azzurra
            se tu se mi credi
            nei sogni la puoi attraversare

            In quella stanza curo le mie speranze
            raccolgo emozioni
            dipingo parole
            spalanco le porte dei miei desideri
            mi innamoro di te
            e ascolto musica

            È la stanza della mia immaginazione
            dove la voglia di esistere
            diventa ballo e poema...
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              in Poesie (Poesie personali)

              Penso con le ali

              Penso con le ali,
              gioco con la luce.
              Mutevole e radiosa
              Danzo su un filo
              Teso nel cielo.
              Catturo farfalle,
              vibranti farfalle che indossano,
              i colori dell'arcobaleno.
              Mille petali compongono le mie ali
              Tenendomi in equilibrio
              Tra le montagne e il mare,
              tra mare e deserto.
              Felice penso,
              penso con le ali.
              Germogliano frutti dal sorriso,
              le farfalle ghermiscono
              il nettare che scende dagli occhi.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Gocce di morte

                Spuma di mare arriva sino al sole,
                le ossa galleggiano a riva.
                Stelle rotte sull'acqua,
                granelli di plastica fumante,
                calpestati da impronte distratte.
                Uccelli d'inchiostro, danzano nell'oscure acque.
                Io mi fermo a guardare...
                Cala la notte negli occhi,
                la natura che ancora una volta
                si fa ammazzare dall'uomo.
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