Un sole come un tuorlo d'uovo
nella trama delle nuvole
Un sorriso indimenticabile
nella trama dei pensieri
Un profumo dolce e intenso
nella trama dei vestiti
Tesso dunque l'ordito
accarezzando con le mani
la tela di questo arazzo
che resterà per sempre
un dolce ricordo indelebile.
Quando anche l'ultima luce
si spegnerà...
allora, solo allora,
smetterò di sognare;
chiuderò l'ultimo sospiro
in fondo al cuore,
l'ultimo sorriso
in fondo all'anima.
Appenderò i miei anfibi
ad un chiodo e lascerò
che tutte le lacrime trattenute,
scorrano, finalmente, libere.
Or vedi
sol di gioventù
la radice del fato,
ogni piccolo particolare puoi disegnar.
Or godi
luna d'amore
perdono d'errore,
ogni filo di vita
puoi colorar.
Or sei
rovine di sapienza
tutto di te,
ogni scalino sceso
puoi contar.
Ti guardo.
Quanto tempo è passato
dal nostro primo incontro.
Abbiamo vissuto insieme momenti belli e dolorosi
un cammino erto ma appagante.
Una comunione di pensieri e sentimenti
costruita giorno dopo giorno.
La routine non ha scalfito il nostro amore.
Non occorre dire "ti amo"
io sono parte di te
tu mi appartieni.
Nasce da dentro
cresce volando,
dona sorrisi
al posto dei pianti,
segue l'amore
dentro il tuo cuore,
invecchia sognando
un posto nel tempo
per vivere a fianco
di un'amore che senti
brillare nel mondo
di spazi e di eterno!
Sento, ascolto, attendo...
Raggi abbaglianti prorompono imponenti dalle nuvole,
si protendono verso il cielo terso,
solcano l'universo e penetrano nel mio cuore.
Ne percepisco la forza e la potenza,
ho paura.
Non ti vedo, ho paura.
Ti sento, ci sei,
sono una briciola nell'universo,
troppo poca cosa perché Tu possa vedermi?
Vuoi... puoi accogliermi nella tua grandezza
E sorreggermi per la via?
Spezzo le catene della mia vita.
Cammino nella mia immensità.
Posseggo il germoglio della mia esistenza
la libertà sarà la mia serra.
Immergo il mio corpo
in acqua di natura
e premurosa lo sciacquo,
lo risciacquo,
ma marchio di egoismo,
nei di paure
lo deturpano feroci.
Inquieta ricerco
i miei sandali di speranza.
Li trovo,
li calzo,
riparto,
fatico, ma ecco, trovo ancora
la montagna del Tuo amore
adorna di limpido fiume
di grazia.
Mi tuffo decisa,
galleggio sicura,
perdendomi
nei Tuoi silenzi
ombreggiati di luce,
o mio Signore!
Purificata ritorno
in mio spazio di pace.
In un mare di silenzi,
ci guardiamo.
Nel buio della stanza,
ci parliamo.
In lontananza divisi dal tempo,
ci tocchiamo.
Questo amore
dolce e violento.
Ora scuro,
ora colorato.
Come un puzzle, ci assembliamo,
giorno dopo giorno.
E le tempeste
che ci toccano.
Indietro torneranno,
riportando al cielo il sereno.
E tutto di rosa si tingerà
regalandoci sogni e fantasia.
Potessi ti sviterei,
ti lascerei qui,
come si lascia un figlio caro al nido,
un amico nel posto migliore.
So che staresti bene,
coccolato,
appagato,
ben curato
e so che il tuo star bene farebbe star meglio anche me.