Poesie personali


Scritta da: scricciolo
in Poesie (Poesie personali)

Questo amore

Una fortezza vorrei costruire
per chiudervi il nostro amore
perché nessuno lo contamini
ed il tempo non ne usuri la bellezza.
Lottare contro questo strano mondo
che non ci vuole amanti
che vorrebbe ignorare
che ci vorrebbe diversi
pieni di falsi pudori
Ma questo amore resisterà nel tempo
conservando intatti nella sua purezza
i magici momenti che lo hanno reso immortale.
Composta venerdì 20 maggio 2011
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    Scritta da: scricciolo
    in Poesie (Poesie personali)

    Tu, giovane creatura

    Hai assaporato le tristezze della vita
    tu giovane creatura che credevi in un mondo giusto
    L'amore in tutte le sue sfaccettature
    ha sfiorato e invaso i tuoi sensi
    con la freschezza di una nuova dimensione
    così astratta prima
    Hai conosciuto nuovi colori
    provato emozioni nuove
    e con esse il primo vero dolore
    un dolore che rimarrà per sempre impresso nel tuo cuore
    Gioie e dolori fanno parte di te ora,
    di te non ancora donna
    che l'amore, quello che fa male dentro
    ha fatto crescere in fretta.
    Composta lunedì 5 gennaio 1976
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      Scritta da: Davide Bidin
      in Poesie (Poesie personali)

      Loano in una Sera d'Aprile

      Opaca stazione dei treni
      quanto tempo passato quaggiù
      rumore di ganci e di stretti
      tortura di fibra morale
      veder le persone partire
      e poi rivederle arrivare
      mentre sole nel vento disperdi
      sentimenti che io ho sognato
      e che tutt'oggi giocano ancora
      con la memoria
      di un bimbo cieco
      che il tempo ha passato tutt'ora
      a cercare un vivere lieto
      ad apprezzare un abbraccio, un saluto
      un caffè, un dolce sorriso.
      il bacio affettuoso
      e una camminata poi
      verso il mare
      mentre la pace a stento trattieni
      ed è ancora quel ghigno falsato
      nell'attesa e nella venuta
      che infine l'uomo ha creato
      in questa fragile vita
      scoprire un amico arrivare
      sentire il calore del ghiaccio
      un peso, poi, sopportare
      quando il bruciore si disfa d'un tratto
      quindi rivedere passare
      quella carrozza tanto desiderata
      eppure adesso esecrare
      quel rapimento
      immutevole e muto
      che ti ha fatto accettare
      il dubbio di essere solo
      il treno deruba e regala
      principio di gloria e ragione
      di una mezz'ora
      che può essere disperazione
      o tensione.
      Composta sabato 14 maggio 2011
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        Scritta da: Salvatore Coppola
        in Poesie (Poesie personali)

        Ero io

        Ammira con grazia
        il mare dei tuoi ricordi,
        siediti su quello scoglio,
        racconta la tua storia alle onde.
        Ascolta il fragore
        del loro infrangersi,
        guarda quell'onda, l'ultima.
        osservala,
        seguila attentamente.
        Si allontana,
        va verso l'orizzonte,
        perché domani,
        lorizzonte, ti dirà
        che quell'onda ero io!
        Composta domenica 22 maggio 2011
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