Poesie personali


Scritta da: Alessandro Bonfanti
in Poesie (Poesie personali)

Life in Pacman's world

Ingordamente mastichiamo palline dorate
troppo uguali a noi.
Unica aspirazione è la carneficina di noi tali
per scappare da fantasmi che non vogliamo sfidare.
In attesa del doping che li sconfiggerà sediamo la nostra solitudine
ingurgitando i sogni dei nostri simili in una corsa apatica
verso il mito dell'invulnerabilità.
Ma la gabbia è labile e la sopraffazione dei nostri nemici sterile;
riaffiorano là dove li avevamo lasciati
sempre più sicuri di averci ogni volta
che un'altra pallina scompare.
E quando il vuoto è compiuto
rimaniamo noi,
un tempo predatori,
ora predati in uno stupido livello ricorsivo.
In cui non vi sarà vincitore finché non vivremo da pari,
prima che il deserto sia steso.
Composta sabato 14 maggio 2011
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    Scritta da: Violetta Serreli
    in Poesie (Poesie personali)

    Il peso dei nostri passi

    Per tutta la vita
    cerchiamo un amore profondo.

    Un amore che riempia le nostre giornate, che coccoli ogni istante.
    Un amore che sia pieno, puro, distante... al momento opportuno.

    Cerchiamo un amore, che sia per tutta la vita.

    Che non sia schiavo dell'apparire. Un amore senza finzioni.
    Che non neghi a sé stesso di esistere.
    Che abbia la forza di reggersi, anche sulle difficoltà.

    Cerchiamo qualcuno che sappia,
    per tutta la vita,
    essere amore.

    Che sappia leggere non solo i nostri sorrisi,
    ma anche le nostre mancanze, le nostre paure.
    Qualcuno di cui fidarci. Qualcuno al quale affidarci.

    Puro, paziente, tenace... sincero.
    Sincero nel desiderio, nella lontananza.
    Un amore per il quale valga la pena soffrire,
    che si imprima sulla nostra pelle,
    perché non possa smettere di esistere.

    Cerchiamo un amore che sia come un sogno,
    ma che diventi la nostra realtà.

    Per tutta la vita
    cerchiamo un amore profondo.
    Ma quando lo stiamo attraversando...
    Sappiamo misurare il peso dei nostri passi?
    Composta sabato 31 luglio 2010
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      Scritta da: M. Spagna
      in Poesie (Poesie personali)

      Dimmi senza negarti, chi sei?

      Dimmi senza negarti
      chi sei?

      ... fatti sentire nel verso roco
      dell'amore e di una pioggia in arrivo...

      Amore si
      Improvvisamente intimi
      Amore no
      Ognuno di noi conduce la propria sfortuna perfetta fortuna
      Amore mio
      è pur sempre il mare la scoperta inconscia di ogni artista
      Amore di più
      Prendi una via ansiosa e vieni verso me così bella come sei
      Amore di me
      Il sognar è di più che il tuo sogno inoltrato
      Amore lo sai
      Io amo saperti acquerello e magia nei capricci dell'umanità
      Amore dove sei?
      In capo al mondo presentami al tuo Mondo come un sospiro in coro
      Amore c'è e ci sarà
      Perché non si è mai stanchi di una certa golosa sciocchezza
      Amore parli con gli occhi
      Ed io ti assiduo
      Dimmi senza negarti chi sei?

      "Senza più rimedio
      Fermiamo queste stupidaggini
      Senza drammi e senza recite baciami sul collo
      Posami sul tuo letto in disordine
      e lì tra le lenzuola coltivami rosai di dolore
      Incollami ai tuoi propositi
      e fammi situare il tuo nome per mia memoria"

      Amore una storia
      Modificabile?
      No, è luce speciale di un incontro fra nubi e bufera
      Amore
      dimmi senza negarti
      chi sei?
      Amore altro e in corso
      Per tutto l'affondo di un profumo
      e carnagioni di energia indifendibile...
      Fra nubi e bufera.
      Composta lunedì 16 maggio 2011
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        in Poesie (Poesie personali)

        L'attesa

        Silente è l'amore!
        Un piccolo sibilo
        e il sogno si trasforma
        in una realtà senza amore.
        Senza amore, odor di nulla intorno,
        una zona a confine senza faro.
        Labbra serrate impastano parole
        sorde.
        Ormeggi inquieti di vita abbracciono
        la solitudine, muta al battito che ne sale.
        Il tutto è uguale al tutto nello sguardo del
        silenzio.
        L'azzurro di ieri è nero ma non l'attesa.
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Caldo latte di mamma

          Occhi chiusi, rivedo te piccino, piccina.
          Cercavi il mio seno, affamato del caldo latte di mamma.
          Il tuo vagito, un dolce richiamo, candida pelle vellutata,
          dal profumo di borotalco.
          Ti tenevo stretto, stretta a me.
          Abbracciato, abbracciata.
          Affamato del caldo latte di mamma.
          Indimenticabile sapore.
          Indimenticabile amore, di mamma.
          Composta domenica 15 maggio 2011
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            Scritta da: Rosarita De Martino
            in Poesie (Poesie personali)

            Sensazione

            Simili a stormo di uccelli,
            dentro mi volteggiano
            i pensieri.
            Scappano,
            corrono veloci.
            Con mio repentino volo d'ali
            trepida l'inseguo.
            Ma ecco, in improvviso
            spazio cittadino,
            rosseggiano i papaveri
            e i miei pensieri precipitano
            dentro loro splendore.
            Ora diventano leggeri
            come spuma di mare.
            Leggiadri ritornano a me
            cantando una canzone d'amore.
            Composta lunedì 16 maggio 2011
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              Scritta da: elio
              in Poesie (Poesie personali)

              Gioie e dolori...

              Gioie e dolori
              si alternano nella vita
              immancabilmente.
              E... Non occorre poi
              tanto acume
              per rendersene conto.
              Seguire quotidianamente
              l'esempio di Cristo,
              rivivere continuamente
              i misteri,
              pregare in silenzio
              il Signore,
              tendere la mano
              a chi ci chiede l'aiuto.
              È questo il lievito primo
              per seguire
              con le debolezze umane
              la via della luce
              che Lui ci ha indicato
              per nobilitare ogni giorno
              la nostra vita.
              Composta martedì 17 maggio 2011
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                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                CLXIV

                Così, m'appresso al medico di bordo,
                All'Ammiraglio dal viso radiante,
                a loro comincio a dir della mia gente
                e dei passati anni il mio ricordo.

                Racconto del rumoreggiare sordo
                Di quella notte di vento ruggente
                Dei natali, di me adolescente,
                del mio paesino presso Medfordo * Medford

                Immediati furono i riscontri
                e tutte cose furono veritiere
                e tosto, ancora prima dello scadere

                Del dì di poi, tutto quanto mio dossiere * Dossier
                Già pronto prima dell'accender di lumiere
                e ebbi coll'Autorità ben tre incontri.

                Riconosciuto degli usa cittadino
                Ricomincio il doveroso cammino
                Per essere tra voi, onesta gente
                a dar notizia di gent'eminente.
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