Poesie personali


Scritta da: Danydima
in Poesie (Poesie personali)

Improvvisamente una sera d'autunno

Dalla finestra chiusa un soffio di vento
alza le tende
scompiglia le idee
arriva e violento
sbatte le porte
scuote i ricordi

... improvvisamente
dal buio soffitto uno scroscio di pioggia
bagna il cuscino
inzuppa memorie
agghiaccia e tagliente
sveglia il passato
richiama il pensiero

... una sera d'autunno
spalancata è la porta
mi prendi la mano
abbracci il mio nome
accarezzi visioni
lucido e caldo
sussurri le voci

... improvvisamente
una sera d'autunno tu
... accadi.
Composta martedì 28 settembre 2010
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Gennaro Keller
    in Poesie (Poesie personali)

    La tua immagine (nuove melodie)

    Nell'orgia degli inganni
    un vortice ha inghiottito
    il castello dei tuoi sogni.
    Disperso nel buio è l'Amore
    del tuo cuore palpitante.
    In un fazzoletto di seta
    hai racchiuso il tempo
    del tuo essere vivente
    vagando tra i rovi del sentiero.
    Ma un domani
    nuove melodie
    si solleveranno
    sopra le azzurre vette
    regalando emozioni luminose
    alla vita dei tuoi sogni.
    Composta domenica 22 maggio 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Mariangela Terlizzi
      in Poesie (Poesie personali)

      Ipoteticamente

      Ipoteticamente
      Sconvolgente:
      La tua vita senza me.

      I miei occhi
      Brillano
      Di te.
      Solo l'inizio
      Del perfetto cammino
      Li distoglierà
      Dai tuoi.

      I tuoi occhi
      Brillano
      Propria luce.
      Mi scrutano.
      Ipoteticamente
      Mai
      Si volgeranno altrove.
      Ipoteticamente
      Lo faranno
      Per sempre.

      Ipoteticamente.
      Parola innocua
      Come la spina
      Più nascosta
      Di una rosa.
      La nostra rosa.
      Composta venerdì 30 novembre 2007
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: geggio
        in Poesie (Poesie personali)
        Pensando al nulla di finito
        pensando a noi
        pensando alla donna sbronza che dorme
        la donna che ora vorrebbe tutti
        pensando a me che
        vorrei una sega

        la festa vomitata

        l ira ingurgitata

        questa è bella
        tanto bella

        il tempo perso

        il tempo rubato

        solo
        nella tarda notte.
        Composta domenica 22 maggio 2011
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giuseppe Freda
          in Poesie (Poesie personali)

          Credo

          Divise.
          Pulpiti.
          Turiboli austeri
          che bruciano incenso.
          Rituali misteriosi.
          Tavole di pietra
          pesanti sull'anima.
          Colpa, paura,
          peccato, rimorso.
          Giudizio.
          Sfiducia nell'uomo.
          Rassegnazione.
          Pace dei vinti.

          Scintilla delle stelle,
          se davvero ci ami
          ti troveremo correndo
          su prati verdi
          di speranza viva,
          e ridendo di gioia
          nella luce del sole.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Salvatore Coppola
            in Poesie (Poesie personali)

            I miei giorni

            I giorni,
            non saranno più i miei giorni.
            Le notti,
            non saranno più le mie notti.
            I sogni,
            non saranno più i miei sogni.
            I raggi del sole,
            non scriveranno più nei miei occhi.
            La luna,
            non guiderà più la mia ombra.
            Le stelle,
            non saranno più le mie lacrime.
            La terra,
            non conterà più i miei passi.
            I fiori,
            non sbocceranno più per me.
            I ruscelli
            non laveranno più i miei pensieri.
            ll cuore,
            non parlerà più di un grande amore.
            Le ore,
            non saranno più il mio tempo.
            ed il passato,
            cancellerà le mie speranze future.
            Composta sabato 21 maggio 2011
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Salvatore Coppola
              in Poesie (Poesie personali)

              Tu

              Tu
              che mi hai dato la felicità
              Tu
              che sei riuscita
              a rapire i miei occhi
              con il solo colore
              della tua femminilità
              e la perfezione delle tue labbra.
              Tu
              che hai aperto
              uno spiraglio nel cuore
              che mi sei stata vicina
              tenendomi per mano
              tu che continui
              a riempire i miei spazi
              disegnando
              il calendario dell'amore
              Tu
              che con dignità
              curi le mie speranze
              che hai fatto il miracolo
              rendendomi uomo sicuro
              Tu
              che sorridente
              patisci sofferenze
              incertezze, disagi, violenze,
              eppure mi ami.
              Tu
              mia piccola amica,
              che con sapienza
              è spirito materno,
              guidi i miei passi
              tu che con intelligenza
              e tanto amore, sai condurmi
              ai confini della giovinezza.
              Composta sabato 21 maggio 2011
              Vota la poesia: Commenta
                in Poesie (Poesie personali)

                L'ultimo natale (2010)

                Ogni giorno, per noi, era "Natale"
                un sorriso e una nota di canto
                è stato il dono che attimo dopo attimo,
                anno dopo anno, ci hai regalato
                per renderci felici e sereni.

                Col tempo nulla è mutato...

                ... se pur il tuo viso, solcato dagli anni
                appariva ai nostri occhi glaciale
                e la bocca, a fatica parlava
                tra un sonno e un breve risveglio
                ancora una volta, per rasserenarci
                quel regalo, l'hai riciclato

                ... pur sapendo che da lì a poco
                avresti raggiunto il tuo amato sposo
                per amore e non farci soffrire
                tra un sorriso e una nota di canto
                lentamente ci hai salutato
                in questo nostro ultimo natale.
                Vota la poesia: Commenta