Poesie personali


Scritta da: Marzia Ornofoli
in Poesie (Poesie personali)

Auguri mamma

Si fondo i ricordi,
sparsi nel tempo
dolce il tuo profumo
nell'abbraccio
che ancora oggi
mi avvolge.
Fragile e forte
tu sei,
e il tuo cuore
sa gioire
d'emozioni
nel cogliere
la bellezza di un fiore,
nel guardare
la danza di fate immaginarie
su petali di una rosa rossa.
Donarti altre mille
emozioni
in un abbraccio senza fine
e nell'augurarti
che ogni giorno
ci sia rinchiuso
l'emozione più bella.
Composta domenica 8 maggio 2011
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    Scritta da: scricciolo
    in Poesie (Poesie personali)

    Vorrei

    Vorrei...
    Vorrei essere forte quando serve
    E non sempre mi riesce
    Vorrei chiedere scusa quando sbaglio
    E sto imparando
    Vorrei piangere di gioia
    Senza vergognarmi mai,
    è troppo facile farlo solo nel dolore!
    Vorrei addormentarmi quando sono stanca
    Invece che per non pensare
    Vorrei non prendermi sempre troppo sul serio
    E ridere di me e dei miei errori
    Vorrei uscisse fuori quella bimba che c'è in me
    E mi accompagnasse verso il mio domani
    Vorrei non stancarmi mai di imparare
    Perché ogni conquista sia sempre un regalo
    Vorrei non rimpiangere
    Ciò che la vita non mi ha concesso
    Vorrei saper cadere, perdere
    E arrivata al fondo aver voglia di risalire
    E ricominciare.
    Composta lunedì 12 marzo 2001
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      Scritta da: Ancimelor
      in Poesie (Poesie personali)

      Voglio urlare

      Voglio urlare
      Voglio urlare, fino a quando non mi si squarci la gola
      e le ossa delle mie mani stringendole si frantumino
      devo dar sfogo al pianto indurito da un ossessionante ricordo privo si sapore
      e ora, il sole si vergogni di me, nel darmi il suo calore e la pioggia non lacrimi più sul mio braccio nudo,
      perché non può distrarre il mio ventre che brucia di pungente dolore, che sale dal petto e mi spacca il
      respiro con soffocante e luttuosa rabbia.
      Ora la mia mente, ondeggia, mentre io, vorrei mangiare la terra
      poiché sono divenuto folle, stanco e folle e poi, ancora stanco.
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        Scritta da: Ancimelor
        in Poesie (Poesie personali)

        Sull'erba

        Ascolto echi nel vento cantare,
        e nel mio cuore, aspetto spruzzi di stelle.
        Sull'erba disteso, rinfresco il mio viso
        gli alberi grandi mi fanno un sorriso.
        Poi guardo lontano i campi di fiori e di grano
        Sopra di me, veli di nuvole, come carezze di mano
        la luce è violetta, e non c'è più timore
        e dal suo tenue colore io prendo vigore
        battiti d'ali, mi sento chiamare.
        Il cielo mi guarda e la luna bianca mi dice, ora è la sera.
        Un tepore mi avvolge il cuore come un abbraccio.
        Ora sono sereno.
        Poi dall'orizzonte sale il profumo di terra bagnata.
        Non vedo più l'oscuro nero.
        Mi sento sicuro, e vivo davvero!
        E da lontano, il rosa dei monti mi fà ricordare che adesso, è bello sognare.
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          Scritta da: Giuseppe Freda
          in Poesie (Poesie personali)

          Il cammello impazzito (canzone)

          Sulle sabbie d'Egitto
          passate a setaccio
          dal sole e dal tempo
          ho visto un cammello impazzito
          sedersi in silenzio,
          e giocare a scopone
          con l'astro nascente;
          poi ridere, alzarsi,
          e correre rapido
          tra i muti macigni
          corrosi dai secoli,
          e cantare a distesa:
          "tapùm, tatapùm, tatapù,
          io gioco a scopone col sole,
          tu guardi pensoso le sfingi
          e le mummie, laggiù;
          tapùm, tatapùm, tatapù,
          io corro e mi godo la vita:
          il nome orgoglioso di uomo,
          e il cervello, li hai tu".
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            Scritta da: Giuseppe Freda
            in Poesie (Poesie personali)

            L'alambicco (canzone)

            Evviva!
            È uscito l'uomo
            dall'alambicco,
            è uscito un essere
            con tre volti
            che piange e ride,
            uccide e prega,
            e vive e muore
            giorno per giorno.
            Certo si stanca:
            e si dispera,
            e vuol capire...
            Ma se lo illumini...
            oh, gran portento:
            non passa un attimo
            che piange e ride,
            uccide e prega,
            e vive e muore
            giorno per giorno.
            Che gran miracolo...
            Che giorno ricco!
            È uscito l'uomo
            dall'alambicco!
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              Scritta da: Giuseppe Freda
              in Poesie (Poesie personali)

              Perciò resto qui ad aspettare (canzone)

              Un uomo sedeva in silenzio,
              guardando una vetta lontana.
              Gli dissero: "Vieni, è finita".
              Ma lui rimase a scrutare
              le cime splendenti di neve,
              e ai prati deserti,
              ai fiori morenti,
              all'ultimo raggio di sole,
              all'ultima stilla divina
              rimasta a vedere la fine
              rispose:
              "Ho visto sbocciare una vita,
              ho visto sorridere un fiore,
              ho visto le stelle
              specchiarsi nel mare,
              ho udito il respiro profondo dell'onda
              baciare la riva bagnata di sole.
              Perciò resto qui, ad aspettare".
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                Scritta da: Ancimelor
                in Poesie (Poesie personali)
                Caldo, dolce, lavorato gridato, lievitato!
                Il pane!, cercato, voluto, sognato, amato e cantato.
                fragranza del tempi passati, il pane combattuto.
                Il pane affamato, desiderato, sputato, vissuto!
                sofferto sudato, rubato, diventato amaro!
                Il pane!, Il pane! Il, pane!
                Il pane buttato! Il pane ancora buttato! e sognato!
                non dato a una mano, lasciato a un'altra mano!
                Il pane, dannato, bruciato, scordato, il pane che sorride!
                anelato è pianto da piccole e grandi e vecchie nere mani...
                Il sapore del pane è un incerto futuro!
                Il pane mangiato! sprecato! prestato! e ammuffito!
                Il pane nero è passato!
                Distante o vicino, un pezzo di pane è sovrano!
                Il pane, formato, salato, imbiancato, profumato!
                Il semplice pane fumante, guardato, assaporato!
                Il pane, mondiale, il pane nazionale! siciliano!
                Un pezzo di pane strappato, respirato e allegro!
                Il pane! per tutti! per quelli! e per noi!
                Il pane, nella bocca di chi non lo vuole!
                Il pane, un boccone che sazia! il pane pesato!
                a casa c'è il pane! vogliamo pane! date pane!
                Il Pane col vino, godetevi il cuore del grano,
                il pane!
                Composta sabato 7 maggio 2011
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