Poesie personali


Scritta da: Brunason
in Poesie (Poesie personali)

L'amore è dei poeti?

Poeta è colui che ama comunicare.
Come un musicista, un pittore, uno scultore, un fotografo, un regista...
La comunicazione è una forma d'arte.
Chi comunica, può solo comunicare di sé, della sua interiorità, del suo vissuto.
Altrimenti è solo un attore che recita sé stesso (anche se il grande Shakespeare paragona la vita stessa a una recita: "Life's but a walking shadow, a poor player, That struts and frets his hour upon the stage" ).
Il poeta, poi, come il paroliere di stupende canzoni, svela il proprio sentire.
Perché lo fa? Narcisismo o ansia di rivelarsi, prima di tutto a sé stesso? Ognuno ha la sua risposta.
Ecco l'ampio bagaglio del poeta: emozioni, sensazioni, turbamenti, sentimenti, contorcimenti e, sopra-ttutto, l'amore.
L'amore donato, l'amore ricevuto, l'amore rubato, l'amore respinto, l'amore infelice, l'amore pieno, l'amore condiviso, l'amore gioioso.
Perché lo scopo della vita è amare.
Amare un partner, amare un figlio, amare un amico, amare un mendicante.
Amare un bambino, amare una nonna, amare un poeta.
Amare un cane, amare il mare, amare una giornata di sole o una notte stellata.
In genere, un poeta che parla d'amore, racchiude in pochi versi TUTTO il suo mondo, tutto il suo amore, andando ben oltre ai sentimenti che esprime, sublimando la stessa persona alla quale dedica i suoi versi.
Così, se parla dell'amico, racchiude in quel sentimento anche l'amore per l'amante o per il figlio, o per la vita o per l'amore...
Composta giovedì 31 marzo 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    Confessione

    Ta
    non credermi
    se ti chiamo spesso amore mio
    non credermi
    se ti applaudo davanti a tutti
    non credermi
    se ti faccio sorridere spesso
    non credermi
    se ti regalo rose rosse al tuo compleanno
    non credermi
    se ti porto a ballare a capodanno
    non credermi
    se parlo bene di te davanti agli amici
    non credermi
    se apprezzo il tuo modo di vestire
    non credermi
    se ti dico che mi piace il tuo modo di scuotere la testa
    non credermi
    se ti dico che apprezzo il tuo comportamento
    non credermi
    perché sono, infingardo, approfittatore, egoista, bugiardo, menefreghista
    sfacciato, testardo, millantatore, vanitoso, rognoso, falso e qualunquista.
    Questa è vera autocritica, momento di assoluta verità però
    fanne tesoro perché stai sicura, non si ripeterà!
    Ma sei sicura? cosa dici? che tutto ciò che ho detto lo sapevi gia?
    Per questo mi ami ancora? perché malgrado tutti i miei difetti,
    soddisfo la tua mania, le tue voglie e i tuoi diletti!
    E fatta, non c'è che dire ma tu sei proprio matta!
    Composta martedì 3 maggio 2011
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      Scritta da: Salvatore Coppola
      in Poesie (Poesie personali)

      Silenzi disperati

      Ci sono silenzi
      asfissianti, annebbianti
      biforcanti, sopraffan... ti
      che inquietano le menti.
      Ci sono silenzi
      partoriti dal rancore
      silenzi devastanti
      vili e indifferenti.
      Ci sono silenzi
      falsati e provocati
      da odi o gelosie
      silenzi scoraggianti.
      Ci sono silenzi
      patiti, sottilmente calcolati
      silenzi progettati
      dannosi e frammentati.
      Ci sono silenzi
      che non sono silenzi
      silenzi disperati
      che confondono gli amori.
      Composta mercoledì 4 maggio 2011
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        in Poesie (Poesie personali)

        Chiedere è lecito, rispondere è cortesia

        Ho chiesto
        amore, ho avuto sesso
        ho chiesto
        comprensione, ho ricevuto indifferenza
        ho chiesto
        amicizia, ho ricevuto interesse
        ho sempre fatto del bene
        ma ho ricevuto ingratitudine
        ho chiesto
        attenzione, ho ricevuto maleducazione
        ho chiesto
        partecipazione, ho ricevuto indifferenza
        ho chiesto
        di parlare, ho ricevuto noncuranza
        ho chiesto
        benevolenza, ho ricevuto cattiveria
        ho chiesto
        umilmente, ho ricevuto protervia
        ho chiesto
        benevolmente, ho ricevuto invidia
        ho chiesto
        per favore, ho ricevuto protesta.
        Mi sono reso conto che abbiamo creato un muro
        di egoismi che si erge contro noi stessi
        pertanto è inutile chiedere
        si passa soltanto per fessi.
        Composta mercoledì 4 maggio 2011
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          Scritta da: Giuseppe Freda
          in Poesie (Poesie personali)

          Il sentiero nel bosco

          Stradina snella
          che corri veloce nel bosco,
          mi vedesti felice,
          mi ritrovi uomo.
          Cammino, e sento
          il tuo fresco respiro
          baciarmi la fronte,
          e sfiorarmi le ali,
          ed attenderne il volo...
          Solitario sentiero
          amico degli alberi alti
          che vestono il monte,
          son tornato da solo:
          ed ho solo rimpianti,
          non più ali
          da tendere al cielo.
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            Scritta da: Andrea Lorenzin
            in Poesie (Poesie personali)
            Amico!
            Una parola difficile da dire,
            ma allo stesso tempo sprecata volentieri.
            Una parola che al solo pronunciarla, ad alcune persone gli si riempie il cuore,
            ed a altre gli si spezza.
            Non tutte le persone possono essere chiamate Amici,
            perché non tutte le persone meritano questo nome.
            Anzi direi poche persone possono essere chiamate così!
            Le mie si possono contare su una mano,
            e mi sa tanto che avanzo anche qualche dito.
            Usatela con cura questa parola,
            e sappiate che tante persone, troppe parlano a vanvera,
            o dicono cose inutili.
            Ma a volte un amico ti tira su il morale, o te lo tira giù se lui è triste.
            Tanti li usi o ti usano solo per andare fuori la sera, o per fare un cosiddetto giretto, ma alcuni di loro si possono dire davvero Amico sul serio, e esserci sempre anche quando ti basta il loro contatto per non lasciarti morire dentro.
            Composta domenica 1 maggio 2011
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              Scritta da: Giuseppe Freda
              in Poesie (Poesie personali)

              Il ladro di sussurri

              Un telefono squilla nella notte;
              e suona piano,
              tra le soffici coltri
              di una donna che aspetta;
              ed una mano
              ansiosa lo solleva
              dai profumati panni,
              perché lo squillo è atteso:
              è lui, il futuro sposo,
              come tutte le notti,
              ormai son anni.

              Son anni, ormai,
              da che è crollato il mondo
              dei nostri sogni,
              da quel mattino,
              quando l'alba spuntò
              senza un mio bacio,
              senza l'amore vero,
              senza il frugar veloce
              dei miei occhi nei tuoi,
              dei tuoi nei miei...

              La tua voce
              sussurra dolce
              una carezza breve
              che un giorno fu per me,
              ed oggi è per l'immagine,
              per l'ombra
              cui donasti il mio mondo:
              "pronto...
              pronto..."
              Ti risponde il silenzio.
              "pronto...
              pronto..."

              Non è il tuo uomo,
              felicità perduta,
              non lo sposo promesso:
              è il singhiozzo
              del bimbo innamorato
              che per la vita
              ti ha sposato il cuore;
              è il sogno
              che ritorna dal passato;
              è lo sposo di sempre:
              è il primo Amore.
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