Poesie personali


Scritta da: Ancimelor
in Poesie (Poesie personali)
Primavera
L'aria è pulita e la respiro

fresca e leggera si muove e i suoi odori espande

da un velo di vento cullati crescono i teneri rami

e la luce chiara attraversa i colori dei fiori

la discrezione esalta le piccole foglie

continui cinguettii rendono allegro il giorno

e tutto intorno giochi e risate riempiono il prato.

Che pace c'è ora!

una piacevole brezza accarezza il mio viso

Anche oggi il sole è già alto ed assiste

al meraviglioso parto della primavera.
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    Scritta da: Ancimelor
    in Poesie (Poesie personali)

    Autunno di Sempre!

    Autunno di sempre
    Nuvole di lana nel cielo grigio
    scivolano su verdi distese
    ancora di bianco pezzate.
    La luce tiepida è stanca
    accarezza e illumina
    i fianchi dei monti.
    Il vento fruscia tra rami nervoso
    sbattendo finestre
    e da tutto fugge e vaga.
    Fili d'erba incarnati nella terra fredda
    fanno compagnia ad alberi silenziosi e nudi
    dove pure si tormentano giovani vermi.
    E da sempre campanacci e belati spezzano l'aria
    ed echi di cani abbaiano ad ombre lontane.
    Lassù un vecchio rifugio
    dove un camino con pietre annerite
    recinge una fiamma che brilla agli occhi
    e l'ardente tizzone il viso accalora.
    Il profumo della resinosa legna
    inebria lo spirito e i ricordi
    accogliendo piacevoli sogni.
    Mentre un filo di fumo
    dissolve novembre
    con esso in alto scompare.
    Composta sabato 7 maggio 2011
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      Scritta da: Ancimelor
      in Poesie (Poesie personali)

      Innamorati

      Ho guardato mille volte i tuoi occhi
      e serenamente ho lasciato dentro di te i miei sogni
      ho accarezzato il viso tuo senza tempo e nel ricordo
      dei tuoi abbracci sono volati i miei anni
      ho stretto la tua mano fra le mie mani
      e tu mi hai parlato
      ho ascoltato il tuo gioire i tuoi sospiri e mi sono innamorato
      ho conosciuto il dolce segreto di stare insieme
      ho vissuto con te come in un romanzo d'amore
      io ti amo e ti conserverò sempre nei miei ricordi
      perché questo meraviglioso ieri
      farà immensamente radioso ogni mio domani.
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        Scritta da: Ancimelor
        in Poesie (Poesie personali)
        Toccatevi il cuore
        Addolcite il cuore con le vostre labbra
        però non gustate le amarezze di chi è lontano
        sopportate un fucile che spara
        eppure sapete che molti hanno paura
        siete sordi e calpestate la musica che ballate
        mentre altri senza le gambe la possono solo sognare
        guardate quelli che hanno fame
        e non ascoltate nemmeno le loro grida
        deformate la vostra bocca e stringete i vostri pugni
        ma poi i vostri stessi figli vi condannano
        di notte voltate le spalle al silenzio
        e vi addormentate per non ascoltarlo
        presto toccatevi il cuore!
        Si fate pure continuate a tenere le vostre idee nelle pozzanghere
        dove tutti sputano e arricciano le facce gocciolanti di fetore
        dove la pioggia insistente non basta a lavare le vostre mani
        vedo che non volete respirare neppure davanti al cielo aperto
        ora ho capito...
        Siete schiavi della vostra vergogna...
        ma quando vi rinnoverete con la saggezza della buona terra?
        toccatevi il cuore e liberatelo con la forza della dignità
        siate sinceri e non vi appoggiate su bastoni fatti di denaro
        ma perché tutti i vostri sorrisi ancora si inginocchiano
        sopra altari pieni di violenza e vi rifiutate di capire?
        presto toccatevi il cuore!
        E poi non fate lo sguardo perplesso voi che siete alti nella vostra testa
        scendete e sedetevi accanto al pensiero che vi spaventa
        e guardate attentamente i colori di ogni nuovo mattino e dopo
        scordatevi di voi stessi e annusate bene le rose belle e l'erba del suolo e
        il vostro spirito sicuramente diverrà leggero
        si più leggero di un corpo di donna esile che gioca col vento
        Io ho compreso perché ho toccato il mio cuore
        ho sfiorato i petali dei fiori con le mie dita pulite
        l'indice e il mignolo della mia mano ora danzano gentili
        e ancora una volta vi dico guardatevi il viso davanti a uno specchio
        che vi racconta il vero cosi potrete presto toccarvi il cuore.
        Composta venerdì 15 giugno 2001
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          Scritta da: Giuseppe Freda
          in Poesie (Poesie personali)

          Anfitrione splendido

          Anfitrione splendido
          che mi accompagni,
          ed avvolgi invisibile
          tra le vesti purpuree
          il cammino e le ansie,
          i sogni e le speranze mie,
          dimmi:
          può l'ultimo epigono
          della civiltà madre
          sfondare le barriere del tempo
          e ricongiungersi alfine
          ai suoi agognati destini?
          Può l'immortale immagine
          dimettere la sua divinità
          evolvendosi in carne terrena
          e poi sognare
          di riveder le ceneri
          risorgere,
          e rischiarar le tenebre
          del suo temuto futuro?
          Rispondi:
          possono il tempo,
          e lo spazio infinito
          pieno di mondi,
          e l'anima,
          e la mente,
          e le cose distinte
          riconquistare alfine
          la coscienza perduta,
          e amarsi,
          e abbandonar
          le false sembianze,
          e divenire Dio?
          Parli la tua presenza
          dentro di me,
          e mi accompagni,
          e contempli benevolo
          il cammino e le ansie,
          i sogni e le speranze;
          ma sempre taci,
          e ti nascondi all'occhio mio.
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            Scritta da: M. Spagna
            in Poesie (Poesie personali)

            Mai veduto

            ... OPERA fragile e attrattiva,
            mai veduto giostre sull'acqua e lascio sentire alla natura l'essenza di un sogno in viaggio...
            -Oggi qui, domani là, cosa farò e dove sarò nel mio sogno in viaggio? -

            Fuorché in sogno
            Non avrei mai creduto
            E veduto ciò appassionatamente già sognato

            E lo ripenseremo al sogno
            Perché l'indomabile essere offre interesse
            Solo nelle notti ammalate di desiderio
            Solo in cui la polvere della verità
            Viene a mischiarsi ad una sabbia di caldo fieno
            In cui qualche cocciuta sciagura della vita
            Diventa una molla di folla fantastica

            Fuorché in sogno
            Nel capolavoro
            La personalità è nel Mondo
            Inalterabile
            Sorto e risorto nell'ora dell'illuminazione del dubbio
            Ed entra nella nostra metafora della vita
            Nella nostra vita perquisita in cui
            Come la doppiezza di un indovino risveglio
            Vediamo con lui e in lui
            Le persone di cui avevamo amato...
            Ma veramente amato

            Indolore e indorato
            È il momento che possiamo riemergere noi stessi
            Concederci a loro che ci hanno aspettato fanciulli
            Sullo sfondo di un mare delicato
            E salato
            Come il silenzio più commovente dei venti stormi

            Fuorché in sogno
            Non ho mai avuto il tempo
            Non ho mai veduto
            La fragilità del più candido dei pensieri
            E i prestabiliti accenni della partenza...
            Più lunga.
            Composta lunedì 2 maggio 2011
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