Poesie personali


Scritta da: minnie
in Poesie (Poesie personali)

Sii benedetta

Sii benedetta, mamma
per quanto mi hai dato
con gesti e parole,
per avermi guidato
nel mio cammino,
per avermi dato
gioia, fede e speranza,
perché hai saputo perdonare
senza giudicare,
per aver sopportato
in silenzio,
per aver sofferto
a causa mia,
per avermi guardata
con amore
sempre,
anche nel dolore...
sii sempre benedetta.
Composta lunedì 2 maggio 2011
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    Scritta da: Violetta Serreli
    in Poesie (Poesie personali)
    Avevano un senso i mille rancori,
    le sopportazioni, le difficoltà.
    Le lacrime, quelle di gioia e quelle di tristezza.
    Aveva un senso non capirti,
    non riconoscerti,
    non sentirti vicino.
    Aveva un senso desiderare che tu
    mi volessi bene
    quanto te ne volevo io.
    Ha un senso ora
    aver trovato la più grande ricchezza
    nella mia forza, grazie a te.
    Composta mercoledì 30 giugno 2010
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      Scritta da: Violetta Serreli
      in Poesie (Poesie personali)
      Rannicchiato,
      rinsecchito.
      Ti ho trovato e non provo più schifo.
      Quasi non provo neppure dispiacere,
      ma un sottile, appagante,
      senso di vittoria e onnipotenza.

      A questo siamo destinati... quando non siamo graditi
      c'è sempre qualcuno che tenta di schiacciarci
      per eliminarci dal suo ambiente.
      E anche quando ci avranno distrutti,
      annientati,
      resi inerti,
      nessuno proverà pena

      per noi.
      Composta mercoledì 30 giugno 2010
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        CLVII

        Non è viuzza che non tiene ammanto
        d'uomini in armi assettati di guerra
        e lor nefandezza sangue solca terra
        e si gareggia chi uccide e quanto.

        Mai conosciuto avea sì tanto pianto,
        nemmanco visto padre che sotterra
        figlio e, con esso, pur suo cuor'interra;
        scena straziante ch'induce compianto.

        In tale clima di terrore incusso
        in nostr'orto a coltivare ortaggi
        uomini armati senz'averci escusso,

        dopo averci d'ogni bene concusso * derubato
        in nostra casa, in funzione d'ostaggi,
        ci fucilano a soddisfa d'istinti selvaggi.
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          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          CLVI

          Cotanta carità può Provvidenza;
          potere umano non puote sì tanto
          che sol Divinità può farne vanto
          e trarti pote da tant'indigenza.

          Quando morsa stringe Stato in violenza
          e se dell'equità perde suo manto
          popolo sol'allora conosce quanto
          pesa la dignità e l'uguaglianza.

          L'onesto cittadino è alla sbando,
          vive miseramente d'espedienti
          e solo triboli son'abbondanti

          Perseguitato, vessato e vilipeso,
          mortificato, malmenato e offeso
          pate pur pena di possente brando.
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            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            CLV

            Bel giovane d'aspetto signorile
            Passo deciso, modo disinvolto
            a noi s'appresta e con dire sciolto:
            Chi tra voi è la signora Gentile?

            Dovevo essere qui già in aprile
            Ma da tanto mala sorte m'ha distolto
            Chè sentier già corso è altra volta volto
            e da coste brasiliane sono in Cile.

            Ma son contento d'essere qua giunto
            Che molt'altri passati son per l'armi,
            altri seviziati in fetido recinto. * *carcere

            Quando, ormai, da stanchezza vinto
            e della triste fine già convito
            Una scialuppa giunge a ripescarmi.
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              Scritta da: Nello Maruca
              in Poesie (Poesie personali)

              CLIV

              Il solo realizzo è il lavoro,
              In esso abbiamo unico sfogo
              e gratifica la scritta in cima al logo
              Che soddisfa più di miniera d'oro.

              Il nome del caseificio "Teodoro"
              Sorretto da verghe simili spago
              Fuso d'acciaio, ferro e platino vago
              Che sol'essa scritta supera tesoro.

              Quanto in noi il mondo non può pattare
              Perché indelebile fisso è nel cuore
              e mai alcuno lo potrà cacciare.

              Tanto t'ho detto, Tina adorata,
              t'aggiungo che nutriamo grand'amore;
              il resto l'esporrà donna angosciata.
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                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                CLIII

                Parrà strana di certo nostra presenzia
                Altero preserva, però, significato
                e ond'intuirne appieno lo stato * *motivo
                Necessita ritornar pregressa scienzia

                Bisogna far ritroso a tua puerizia
                Rispecchiarsi entro tuo verde stato* giovane età
                Quando bel fiore eri appena sbocciato
                e quando bolliva* in te prim'amicizia. * nasceva

                Bel fiore troneggiava nel nostr'orto
                Alla ricerca del tuo grand'effluvio
                Finché la sorte lo porta alla morte.

                Allora il mondo ci pare contorto
                e da quel dì piangiamo amara sorte
                Che non è giorno che non è diluvio.
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