Poesie personali


Scritta da: Carlo Peparello
in Poesie (Poesie personali)

Azzardo

Fai la tua mossa più sporca
Usa una tattica contorta
Non lesinare colpi bassi
Nascondi la mano e lancia i sassi
Non t'aspettare sconti o carte scoperte
Guarda il cartaio e le sue mani esperte
Ti dirà dove andrai e quando morirai
È un'arte antica quanto fasulla
Predire un futuro scrutando il nulla
Non credere al fato che respira sornione
Cedi all'istinto, all'attimo e all'ormone
È pura passione quella che ci spinge
Non serve risposta direbbe la Sfinge
L'equazione primitiva ti dirà la verità
Mancato rischio e certo per l'incerto, rimpianti a volontà.
Composta lunedì 7 febbraio 2011
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    in Poesie (Poesie personali)

    Pensieri Parole

    La storia siamo noi, con le nostre poesie.
    Con le note sul pentagramma.
    Con i colori impressi sulla tela.
    Con il bimbo che nasce.
    Con il lavoro.
    Con i timori e le incertezze.
    Con i sogni e le speranze.
    Con l'aiuto disinteressato
    a chi è senza casa.
    A chi è senza cibo.
    A chi il dolore toglie il respiro.
    Noi siamo l'esercito
    che può cambiare la storia.
    Violenta e senza fine.
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      Scritta da: Raffaella Amoruso
      in Poesie (Poesie personali)

      E amore sia

      Come d'incanto appare
      nel bel mezzo del mare
      un puntino.
      A ben vedere
      ha due gambette che scalciano
      le manine piccine.
      Se si ascolta con attenzione
      mille cavalli galoppano...
      è il suo cuore.
      Colmo d'amore è questo istante
      nell'attesa di poterti abbracciare
      e odorare
      e baciare
      e stringerti forte al mio seno.
      I giorni passano
      e tu dentro di me
      stai crescendo.
      Il tuo cuore
      è nel mio cuore...
      ora e per sempre...
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        Scritta da: piumarossa70
        in Poesie (Poesie personali)

        Red Spirit...

        E dammi la vita, quella che io so che esiste,
        quella che ho dentro e che per anni ho accudito come
        se fosse una porcellana antica.
        E dammi quel soffio nelle narici, lo stesso che alita da bisonti
        che respirano prati.
        Gli stessi prati sconfinati che le mie pupille hanno sognato
        e annusato, le stesse praterie che parlano con il vento, che
        si raccontano di cavalli in corsa e di farfalle delicate su fiori
        gialli, piccoli come formiche e grandi come il cuore
        di un cervo in corsa.
        E dammi la tua mano, si la stessa che rugosa mi ha accarezzato
        la testa, la stessa che nei momenti di notte senza luna
        mi ha guidato in strade fatte di rocce e insenature illusorie,
        e fammi danzare al suono di quella nenia che la mia
        mente inconscia conosce, che forse le mie dita hanno suonato
        insieme al tuo insegnare.
        Devi fare in fretta Piuma, oh si così mi è stato detto... in
        fretta per conoscere un volto che tra le mani ha il mio
        spirito.
        E fammi colorare piume di rosso fuoco le stesse le vorrei
        spargere nel mondo, le stesse le vorrei intrecciare nei
        miei capelli neri... lo farò lo sento.
        E dammi quelle stelle che guardi, una brillava di raggi azzurri,
        so che la stiamo guardando mentre accarezziamo pelo di
        animale e so che le tue speranze sono più forti delle mie, e so
        che il tuo credo si tocca mentre il mio è ancora attaccato ad
        un ramo come un frutto acerbo, ma non smettere di
        donarmi il fumo della tua pipa.
        E dammi l'entrata della tua capanna... e accoglimi come un
        cane ritrovato e tienimi stretta solo come un padre sa fare.
        Composta domenica 6 febbraio 2011
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          in Poesie (Poesie personali)

          Noi che

          Indossavamo calzini bianchi a Pasqua
          ed uscivamo la domenica per andare a Messa.
          Noi che costruivamo bambole di pezza,
          dipinte a mano.
          Noi che il sedici di Luglio,
          ascoltavamo i cantanti:
          Morandi, Iva Zanicchi, Equipe 84,
          nascosti sotto il "palco"
          nella piazza grande di un piccolo paese.
          Noi che in Agosto suonavamo la chitarra
          tra gli alberi del bosco.
          Noi che, tra polveri di nebbia, sognavamo
          e dei sogni ne abbiam fatto realtà.

          Noi, proprio noi che...

          Regaliamo ai nostri figli, una grande realtà:
          la realtà dei sogni.
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            Scritta da: SAVERIO FERRARA
            in Poesie (Poesie personali)

            Sogno di un bambino

            Leggeri onde lambiscono la sabbia
            di questo angolo di spiaggia.
            Le acque bagnano, si ritraggono e poi ritornano;
            piccole colline si imprimono e poi si cancellano...

            Al sole tiepido del mattino,
            gioca con la sabbia un bambino.

            Come un piccolo principino, sogna la sua reggia.
            Un castello con tanti torrioni,
            un fossato ed al centro, un ponte levatoio...

            Gaio e spensierato verso riva corre,
            e non si accorge del tempo che trascorre.
            Raccoglie acqua col secchiello e da vero artista
            sagoma e compone le forme sognate alla sua vista.

            Stanco, guarda soddisfatto la sua opera.
            Le onde si avvicinano ed invadono il fossato.

            Un'onda più forte disintegra la struttura
            e trascinandola via con sé, il mare la cattura.

            Il bimbo scoppia in un pianto disperato.

            Una mano accorre prontamente
            ed asciuga le lacrime sulle sue gote calde.

            Vieni, non piangere amor mio,
            nulla è perduto, ti aiuto io.

            Un giorno capirai che era solo un sogno,
            era solo sabbia...

            Quando accade nella realtà,
            forse, non si può nemmeno piangere...
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