Poesie personali


Scritta da: ANDREA POLO
in Poesie (Poesie personali)

Tra te e la guerra

Quanto mi manca,
in questo vento
di sabbia
che mi sfrega la
pelle
che lo sento in
bocca
ed è amaro
il tuo campo di
viole.
Dove ti stendi
nei pomeriggi
freschi
sotto i cieli in
pace
e mi copri di
profumi e
piaceri e
mi sfami.
E tu mi manchi
più della pace
più dei fiori,
più dei colori
adesso che
sono tra questi
grigi piatti
e questo cielo
che nelle notti
pur mi affascina
di luce che è
luce ma non mi
sazia
delle tue distanze.

Corro dentro i
deserti
a volte tuona
il cielo
a volte trema
la terra
zappe arrugginite
che diventano
fucili facili.
Bambini che
scappano e
scappano i
sorrisi tra le
fessure
di denti caduti
cosi prematuri
per le lame,
per i ferri
roventi che
bucano gli
smalti
le cose più dure
e questa è la
guerra.
E quanti occhi
del loro tempo
felice
sono già spenti
per giochi non
vissuti
perché hanno
visto i burroni
sprofondare
ancor di più
per dolori
che spengono
candelabri
come la follia di
armi che sparano
contro
altri uomini.
È questa la guerra
e quanti non
potranno
dimenticarla per le
cicatrici
così profonde fin
dentro le anime.
In questi deserti
neri afghani che
non hanno angoli
il tempo
ancor galleggia
nel passato.
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    Scritta da: ANDREA POLO
    in Poesie (Poesie personali)

    Prima

    Dell'amore una
    stella
    non brilla mai
    sola.
    Come la margherita
    di
    campo bianca.
    Quale
    solitudine sarebbe
    un
    solo fiore in un
    campo.
    Il
    volo nuziale ha
    solo due
    occhi ma la regina
    non
    si posa mai su un
    fiore.
    Prima
    che il vento forte
    di
    nuvole nere oscuri
    il cielo.
    Prima
    che le onde spezzino
    i rami.
    Prima l'amore che
    i
    fiori si inginocchino
    che
    già ora, nel loro
    sbocciare, è tardi.
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      Scritta da: ANDREA POLO
      in Poesie (Poesie personali)

      L'acqua del torrente

      L'acqua scorre nel torrente da sempre.
      Inizia il suo scorrere dalle montagne dove
      la neve si scioglie.
      A volte, lungo il percorso, in alcuni punti
      sembra quasi fermarsi ma il suo scorrere
      è continuo e quasi sempre irrequieto.
      In certi tratti scende in modo tumultuoso
      e violento, si increspa tra le pietre,
      sbatte contro i sassi.
      Nel suo scendere, l'acqua non ha pace,
      e dopo tanta turbolenza si getta nel lago
      calmo e sempre piatto.
      Con dolcezza prenderà la via del fiume
      per perdersi alla fine nel mare.
      Ma quel suo scendere turbolento,
      a volte pericoloso del primo tratto
      è stato il momento più alto e più bello
      del suo scorrimento.
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        Scritta da: Nadia Cossuto
        in Poesie (Poesie personali)

        Oltre me...

        Per cercarti
        devo scorrere le pagine più belle
        della vita mia
        Ti trovo
        sei li
        immobile e fermo
        come una roccia solida nei miei pensieri
        Li dove a farti compagnia
        incontro il sole
        il bello
        la gioia e la serenità
        Oltre me
        posso bere alla tua fonte
        Oltre me
        il cuore va in frantumi
        oltre me
        dove ogni cosa
        desta mirabile sospetto
        che si possa mai avverare
        oltre me
        dove giri l'angolo
        e trovi il Paradiso
        oltre me
        dove ancora il rumore della cascata
        è forte e pulito
        dove
        tutto non ha un nome
        dove tutto è il poco di tutto
        dove le parole non sono mai uno specchio
        dove c'è la grandezza
        dell'inimmaginabile
        dove tu sei amore mio
        OLTRE ME...
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          Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
          in Poesie (Poesie personali)

          Sarà

          Forse non sarà per sempre
          o forse sì
          se siamo ancora qui
          sarà
          per le mie folli gelosie
          le tue false ingenuità
          per gli sguardi intensi
          e muti
          una forte complicità
          sarà nel sole del tramonto
          di una vita
          un viaggio sul mare in tempesta
          la siesta in un campo di spighe
          il canto dei gabbiani lontano
          lontano
          ma sarà.
          Composta mercoledì 2 febbraio 2011
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