Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

LXI

Ancora quattro mesi qui resteremo
Quel di giugno, luglio, agosto, settembre
Che tal altrove il clima non è salubre
Fortun chanco darem l'aiuto che potremo.

Noi due casa e verziere accudiremo
Dimodoché vostre menti restan sgombre
E non tormento abbiano di lor'ombre,
paghi ancor noi per quanto faremo.

Quant'all'impiego di maggior durezza
Cercate tosto bifolchi esperti
Che lo compenso loro è nostra cura.

essi opranno tutto con destrezza
Tutto cosa condurranno sicuri e certi
E abbrivio terrà per certo la coltura.

Voi non avete più che operare
Ma sol'indirizzare e controllare.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Nello Maruca
    in Poesie (Poesie personali)

    LX

    In specie a sera quando il quotidiano
    Mestiere è quieto, mentre lo frinire
    De l'infingarda cicala pena a morire
    Comodi, sul vellutato molle divano

    In dolce linguaggio di tono paesano
    Continua zia Sisina a disquisire
    Nei ricordi che vanno a svanire
    E in silenzio lacrima pian piano.

    A sera, quando il vento sibilava,
    ricordo il fiammeggiante focolare
    e babbo stanco, di freddo tremante,

    zuppo, avido al fuoco s'accostava
    mentre mamma con cuor d'amante
    lesta approntava il desinare.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      LIX

      Nel racconto dei due che presentano
      A noi d'altro mondo molto dissimile
      Da quotidianità ch'è inverosimile
      Alterne faccende che donne mordono

      Ci tuffiamo in geografia d'oltreoceano:
      D'Argentina federale accosta al Cile
      Di cui zio disserta con innato stile,
      dalle Ande e fino all'Altopiano

      di Punta Argentina e de la Pampa
      regno di greggi, agio di cerealicoli,
      di Terra, dice, del fuoco di Patagonia

      di Regione pari che non ravvisa rampa
      di colture ricca e immensi pascoli
      infra Fiumi c'accomuna Rio De La Plata.

      Disquisisce di Buenos Aires, di Rosario
      Dei grandi fiumi UruguaY e Paranà,
      di Rio de La Plata e l'Estuario,
      di Cordoba, Tucumin e Santa Fè.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        LVIII

        Ah! Quante volte ritornata in mente
        La stanza mia e di nonna, giovincelle,
        Quante rabbuffi per le marachelle
        Che, a turno, facevam continuamente.

        Ora ti ritrovo, mia stanza, finalmente
        E riascolto il garrire di rondinelle
        E rivedo beccare le gallinelle
        All'aprir la mano premurosamente.

        Tardi sono tornata e, or, son sola
        Che la compagna degl'ingenui giochi
        La Morte l'ha ghermita e in cielo vola.

        Se fosse qui, pur lei, con la sua mole,
        con l'intimità di cucina e fuochi
        a tutti prenderebbe per le gole.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          LVI

          Il rullo delle ruote sulla stradina
          Pietrosa richiama gli abitanti
          E tosto, entrambi, sono davanti
          Alla porticina che da sulla cucina.

          L'esile signora a mamma s'avvicina
          E dalle affusolate mani i guanti
          Sfila e tra lo sgomento dei presenti
          L'abbraccia e grida: Ecco la mia piccina.

          Mamma resta in forte turbamento,
          s'aggrappa alla signora e piange e ride
          con l'ansietà che cresce ogni momento

          grida: Sei proprio tu, sei tu la zia Sisina
          che mai quest'occhio mio più non rivide
          da quanto ti partisti in Argentina.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            LV

            Allorquando Diana di sua luminosità
            Sgombra le notturne ombre e lo cielo
            Rischiara squarciando lo disteso velo,
            Sbuca al cominciamento di sommità

            Della difficil'erta tra la frondosità
            Degl'alti tigli e del fiorito melo,
            Mulo che, edace, ingurgita lo stelo,
            Trainante grave carro in difficoltà.

            Ansimando s'arresta l'affaticato
            Mulo innanzi al bianco caseggiato,
            laddove smonta uomo agghindato.

            Dall'altro lato donna esile e snella
            Dal fare lento e molto garbato,
            rapita, mira zona come non quella.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Nello Maruca
              in Poesie (Poesie personali)

              LIV

              L'opera prosegue alacremente
              in sicurezza, senza titubanza,
              di vanga e badile hanno buon'usanza,
              prodigano sostanza voracemente.

              Pria che il sol s'affacci all'oriente,
              pronti che il tempo è poco, non avanza
              donano al bestiame prim'assistenza
              e, poi, finché il sole cala a ponente

              ora nell'orto all'annaffio di cicoria,
              ora l'aglio a zappettare e le cipolle,
              ora al fuoco, all'arte culinaria...

              Mai in cotanto poco tempo fu sì gloria
              Aver quell'orto due siffatte stelle
              Che di ciò tanto l'uomo manca memoria.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                LIII

                A sera un poco di sconforto adduce
                Mamma e lacrima cola sulle linde
                Gote confuse tra le chiome bionde
                Mentr'altra nello stanc'occhio già riluce.

                Il dispero nell'alma non fa luce
                Anzi lo poco chiarore scuro rende
                Ma da nostra volontà pure discende
                che lacrimando lo cor a pace induce.

                La nostra sorte, mamma, è stata nera
                Per lo voler dell'Essere supremo,
                è stata nera, sì, più della cera.

                Nessuno può, però, darle chiarore;
                sol Lui che regge barca col Suo remo
                potrebbe, se volesse, ridar splendore.
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Nello Maruca
                  in Poesie (Poesie personali)

                  LII

                  Perché la Scuola riapra i suoi battenti
                  Abbiamo ben tre mesi a noi davanti;
                  quanto a lavori d'orto sono tanti,
                  potremo tranquillamente ire avanti.

                  Ora non abbiamo di che fare stenti,
                  canco sappiamo degli espedienti
                  dobbiamo rimanere soltanto attenti
                  a non errare come l'anno avanti.

                  Sul pianerolo davanti al casamento
                  Pianteremo i migliori nostr'ortaggi
                  Dando l'acqua a dose e giusto momento.

                  Perché pure s'è calco o soffia il vento
                  Ancor pria che il sole dona i cocenti raggi
                  Ultimato dev'essere l'arrigamento.
                  Vota la poesia: Commenta
                    Scritta da: Nello Maruca
                    in Poesie (Poesie personali)

                    LI

                    Mettiamo lesto ogni cosa a posto
                    Per dar domani piglio alla fatica
                    Ch'essere solerti molto magnifica
                    L'opera di chi fa bene e presto.

                    Vivere nel campo, figlio, è l'opposto
                    Di abitare nella casa antica
                    In mezzo a conoscenti e gent'amica,
                    grida di bimbo e frignare mesto.

                    Di tutto quello, qui, più null'avremo,
                    compagno solo il cinguettio d'uccello
                    e lo frinire delle cicale terremo.

                    Il tavolo sta meglio all'altro lato,
                    distante da cucina e da lavello
                    meno lo spazio che viene occupato.
                    Vota la poesia: Commenta