Poesie personali


Scritta da: Foriero112
in Poesie (Poesie personali)

La notte Santa

Sul percorso da Nazaret a Betlemme
Per l'invito di Erode al censimento
sono in cammino attraverso i monti
Giuseppe e Maria con pochi cenci.

Freddo il sentiero di quel niveo suolo;
la comitiva arranca sulla tortuosa via
mentre Maria, dal freddo intirizzita
sta gemendo, di quel dolore intrisa.

Ecco un giaciglio su cui posare l'ossa
in quella locanda, lì, a poca distanza;
giunti: Giuseppe, chiede al locandiere
un posto caldo per passar la notte.

Quei gli risponde: "forse tu non sai
che spazio più non v'è in questi lidi
per la presenza non proprio usuale
dei tanti pellegrini da censire".

Così, riprende il camminare stanco
di quella coppia sempre più smarrita
fino alla prossima lontana locanda
mentre Maria, dal dolore è sfinita.

Dura è la salita, e nella notte Santa
un Angelo appare, alla coppia stanca;
"Fermatevi!" Intima ", in quella grotta;
scaldatevi e riposate! È giunta L'ora!"

Una grandiosa luce squarcia il cielo
in lontananza un suono di campane
e in questo tempo di sì grande Amore
è nato a mezzanotte il Salvatore.

Questo, è l'annuncio del Divino strale
che al pellegrino ha riempito il cuore
e tutti in viaggio verso questa luce
a osannare con canti e doni il Redentore.

È nato! Cantano alla porta del cielo
gli Angeli e i Martiri in coro;
è nato! Gorgheggiano i ruscelli
nel loro alveo scosceso e tortuoso.

La stella cometa indica la via
al pellegrino a trovare l'armonia
mentre Maria, sul giaciglio riposa
dalla fatica Divinamente affranta.

Egli disteso in una mangiatoia;
Lui, l'Agnello di Dio, il Salvatore
scaldato a fiato dal bue e l'asinello
per la gloria sulla Terra del Signore!
Composta martedì 20 dicembre 2005
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: laura74
    in Poesie (Poesie personali)

    Sordo tepore

    Passi lontani
    si avvicinano
    nel buio
    non si scorge luce
    pur fingendo un sorriso la Luna.

    Nel Tepore la Città si abbandona
    svanisce avvolta da una gelida nebbia.

    Solitamente

    suona solo il Campanile
    ormai privo delle sue campane

    Gira la chiave nella toppa
    si spezza...

    Passi vicini si allontanano
    smarrita è la via del ritorno
    sordo risuona intorno
    solo
    il Campanile
    ancora.
    Composta domenica 26 dicembre 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Marco Barone
      in Poesie (Poesie personali)

      Raggia

      Furia,
      brama,
      violenza,
      impetuosità,
      rabbia.
      Sì, raggia, virulenta per quel dì
      ove inebriato dal mosto di Bacco,
      accarezzata venne la freddezza umana.
      Raggia, sì, rabbia impetuosa
      avverso l'ipocrita aureola francescana da cui nacque un tempo non lontano
      il fior destinato alla sofferenza in tal teatro villano.
      Raggia, sì, ardente brama
      nell'infuocata violenza
      di patir l'ingiustizia vivente.
      Raggia,
      raggia,
      oh repressa rabbia.
      Eppur all'improvviso soave sorriso,
      fiume di vita,
      in tal silenzio
      echeggiante l'alba della nuova era,
      occhi sconfinanti l'oltre;
      ecco la raggia violenta, impetuosa,
      mutar in amor ribelle.
      Quella mattina d'autunno,
      l'abbraccio coccolato dalle lacrime di gioia del ciel figlio dell'estate mai vissuta,
      offrì al grezzo uomo che or sei
      linfa regale
      nel bacio astrale.
      Composta domenica 26 dicembre 2010
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Cristina
        in Poesie (Poesie personali)

        Istanti

        Dall'universo eterno agli inferi
        sull'altalena dell'illusione
        dove la ragione vive
        ma solo per un momento.
        Poi di nuovo il cuore
        a riportare lo strazio dell'anima ingannata,
        umiliata e delusa,
        nel corpo, nella mente.
        Sentimenti in guerra
        emozioni e lacrime
        nel delirio incoerente.
        Razionalità nel caos del vortice
        che inghiotte cuore e ragione
        in alternanze senza tempo.
        Occhi umidi cercano uno squarcio di sereno, una ragione.
        Non il tempo di asciugare il volto
        che subito ricomincia l'incubo
        nel buio del sentiero
        fitto di paura e dubbi
        vicolo dell'incertezza e della consapevolezza razionale.
        Nel fango di questa terra ostile
        nel sogno di una mano tesa
        di una via d'uscita verso l'amore eterno
        cerco l'abbraccio, il calore
        in ogni momento di luce e d'oscurità.
        Inaccessibili i sorrisi al nuovo giorno
        utopia la passione della notte.
        Stella sii tu la guida,
        la mano compassionevole
        lo squarcio di sereno.
        Illumina le notti d'amore
        nutri i sogni
        prendi per mano le solitudini.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: MiKela
          in Poesie (Poesie personali)

          Nel campo della vita

          Sbocciano fiori di un solo colore
          esili gambi protesi al sole
          sorride la luna alla notte ardita,
          Sognano i fiori nel campo della vita.

          Li cura il giardiniere con amore,
          li nutre d'innocenza e di fervore,
          disseta la gioia tanto ambita,
          Sperano i fiori nel campo della vita.

          Risplende il campo di luci e di colori
          intorno espande profumi e viole
          commossa la terra dall'onda lambita,
          Cantano i fiori nel campo della vita.

          Rompe l'armonia dell'incanto
          il falciator che passa con aria greve
          falciando in un istante sogni e speranze,
          dei fior troncando il loro canto.

          Il vento turbina al mondo l'orrore:
          "Fermate... Vi prego fermate
          la mano assassina
          è un piccolo fiore sbocciato alla vita!"

          Piange la natura sua rugiada,
          muta rimane la terra attonita
          un fiore manca...
          Nel campo della vita.

          Urla il giardiniere il suo dolore,
          S'innalza al cielo
          Un coro di preghiere:
          "Nel suo giardin ritorni piccolo fiore".
          Composta lunedì 13 dicembre 2010
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Simona D.
            in Poesie (Poesie personali)

            Siam fatti tutti di una sola materia: Lacrima...

            Siam fatti tutti di una materia...
            Non si può pesare pur essendo visibile agli occhi del mondo...
            Non si può misurare perché ciascuna di essa è unica e irripetibile...
            Profonda nell'Anima quanto nel Cuore...
            Il pianto di un essere umano è la tristezza, la gioia, il dolore, il coraggio, la serenità e la felicità... il pianto d'Amore...
            L'Universo piange lasciando a noi le stelle cadenti...
            L'Animale piange attraverso le lacrime...
            La Terra e gli alberi piangono con la rugiada...
            Dio piange con il cielo piovente...
            Siam fatti tutti di una Materia...
            Allora perché distruggiamo, perché uccidere la Vita...
            perché far piangere la Vita attraverso la Morte...
            perché discriminare... perché non comprendere...
            perché svalorizziamo, perché non rispettiamo,
            perché svalorizzare le cose più belle della Vita... Perché...
            Quando siam fatti tutti di lacrime?
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Antonio De Santis
              in Poesie (Poesie personali)

              Benvenuto Natale

              Benvenuto Natale

              Ogni anno puntuale arriva, il Natale.
              Benvenuto per lei che soffre
              per te che dormi sotto un ponte

              per te bimbo che guardi lo scintillio
              delle luci attraverso un vetro d'ospedale,
              per gli uomini di tutte le razze.

              Per chi crede ancora che il mondo
              può cambiare ed essere migliore,
              benvenuto Natale.

              Nelle case nelle piazze nei
              vicoli e palazzi benvenuto Natale.
              Nello sfarzo di vetrine colorate

              e nell'umile focolare di una povera vecchietta
              benvenuto Natale, è Natale per tutti, è Natale.
              Composta lunedì 13 dicembre 2010
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Roxana_Kat
                in Poesie (Poesie personali)

                Fantasia Portami Via

                La Notte...

                Chissà perché la nostra mente si affolla di pensieri la notte...

                Pensieri, ricordi, rimpianti...
                Sarà il silenzio che cala mentre il mondo dorme.
                Quindi riusciamo meglio a sentire tutto ciò che ci passa per la mente...

                A volte vorrei tanto che non calasse la notte.

                Per non pensare.
                Per non ricordare.
                Per non rimpiangere.

                Fantasia... portami via.
                Composta sabato 25 dicembre 2010
                Vota la poesia: Commenta
                  in Poesie (Poesie personali)
                  La stima è come un fiore, che pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna

                  Se sei disposto a dimenticare ciò che hai fatto per gli altri
                  e a ricordare ciò che gli altri hanno fatto per te...
                  ... se sei pronto a non tener conto di ciò che la vita ti deve,
                  ma a prendere nota di ciò che tu devi alla vita...
                  ... ma soprattutto, se riesci a capire che tu sei negli altri
                  e gli altri sono in te e che la cosa più importante della vita
                  non è ciò che riuscirai a prendere da essa,
                  ma ciò che riuscirai a darle...
                  Allora avrai imparato a vivere.
                  ... Il valore della vita non sta in ciò che fai,
                  ma in ciò che riesci ad amare di ciò che fai;
                  puoi fare tante cose, ma se non riesci ad amarle,
                  il tuo fare non serve a nulla,
                  e la tua vita non vale nulla.
                  Il valore della tua vita non sta in ciò che hai,
                  ma in ciò che sei;
                  perché in realtà nessuno non ha niente.
                  L'unica cosa che si può avere è se stessi,
                  se hai te stesso, hai tutto il mondo
                  e la tua vita vale più del mondo.
                  Il valore della tua vita non sta in ciò che pensi:
                  puoi pensare tutto il bene del mondo,
                  ma se non ti adoperi per farne almeno un po'
                  è come se pensassi il male,
                  e la tua vita non vale nulla.
                  Il valore della tua vita si misurerà
                  quando starai per perderla;
                  se lascerai il mondo un pochino migliore di come l'hai trovato,
                  allora sarà grande.
                  Sai vivere quando...
                  pur vivendo in questo mondo complicato resti semplice,
                  pur vivendo in questo mondo ingiusto resti giusto,
                  pur vivendo in questo mondo disonesto resti onesto,
                  pur vivendo in questo mondo falso resti autentico,
                  pur vivendo in questo mondo sporco resti pulito
                  Ma soprattutto, sai vivere quando...
                  Pur vivendo in questo mondo con poco amore riesci ad amare
                  Ma ancor di più sai vivere...
                  Se, nonostante tutto, amerai lo stesso questo mondo.
                  Composta venerdì 12 novembre 2010
                  Vota la poesia: Commenta