Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Prospettiva

Amore: sei tu l'anima casta
che solleva i miei stanchi giorni,
amore sconosciuto, ricercato,
sfuggito odiato, solo la morte metterà
fine al mio tormento alla mia solitudine,
per condannarmi a nuova solitudine,
a nuovo tormento.

Raggio di sole invitto,
sole magico, sole vivo,
illumina la mia esausta anima,
i miei ricordi sbiaditi.

Raggio vivificatore, raggio di luce,
eterno vivente, rinnova il mio spirito
la mia subita speranza, risciuscita
l'innocenza la spensierata
gioia dell'infanzia, l'irresistibile
volontà della vita, cancella
dal mio pensiero il peso del tempo,
l'inevitabile prospettiva della morte.
Composta nel febbraio 2009
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)
    Il nostro giubilo sei Tu Stella Mattutina
    che rischiari il mattino degli uomini,
    Sei Tu l'Anima Grande che accende di speranza
    il cuore degli oppressi dei sofferenti,
    di tutti coloro che hanno perso la speranza,
    la fiducia nell'umana giustizia.

    Il nostro giubilo sei Tu Amata Madre
    che da generazione in generazione
    accompagni il nostro perigrinare
    su questo esausto pianeta.

    Nelle periferie abbandonate
    preda di violenti e assassini,
    tra ragazzi disfati dall'alcol, dalla droga,
    tra disperata prostituzione, tra rifiuti e lordure.

    Tu che sorgi ogni mattina Amata Madre,
    illumina di pace di speranza i nostri cuori,
    rischiara le rose misericordiose i puri gigli,
    le innamorate margherite, abbraccia le nostre
    anime spaventate dal vento dell'apocalisse
    che già perquote le alte cime dei monti,
    gli antichi e santi Cedri del Libano che furono
    travi portanti del tempio di Dio.

    Illumina il futuro dei nostri ragazzi,
    proteggili dal male dai violenti, dai sicari
    che defraudano loro gli anni, il futuro.

    Proteggi le piante i nostri fratelli anima-li
    i primi ad essere concepiti dalla Mente
    Sacrosanta Onnisciente di Dio.

    Illumina Amata Madre le nostre anime
    addormentate, che la Tua Luce, sia
    foriera di risveglio, di liberazione.
    Composta nel agosto 2009
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      Scritta da: Gianmaria Negrini
      in Poesie (Poesie personali)

      Il nostro volo

      Volammo insieme, per molto tempo,
      al di là delle colline all'orizzonte.
      Attraversammo valli,
      costeggiammo il roccione lungo il fiume,
      godendo del vento, del sole e del silenzio,
      ed io della tua compagnia.
      A volte sparivi, ti allontanavi da me,
      ma sempre tornasti, e riprendemmo
      a volare spensierati e felici,
      tu una giovane aquila
      ed io un vecchio sparviero.
      Fino a che ci perdemmo
      oltre le montagne e le nubi,
      oltre i limiti del mondo,
      oltre i confini della vita,
      oltre noi stessi.
      Composta venerdì 14 marzo 2008
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        Scritta da: Marzia Ornofoli
        in Poesie (Poesie personali)

        Camminando attraverso il tempo

        Non ho provato nulla,
        no è esatto qualcosa ho provato,
        ho camminato attraverso il tempo,
        in un viaggio dove i romani
        hanno costruito una città.
        Capitelli di colonne ormai scomparsi
        fanno bella mostra di loro
        su piccole colonne che non gli appartengano.
        Volti scolpiti nella pietra bianca,
        volti che il tempo ha consegnato alla storia.
        Armi di soldati che hanno calpestato strade lastricate,
        legionari che hanno impugnato l'else delle spade
        ormai scomparse, solo il metallo è rimasto.
        Ho osservato i resti di una casa romana,
        sbucata da sotto le fondamenta di una chiesa,
        mentre guardo i mosaici geometrici,
        filtro tra i passi e i sussurri dei turisti,
        i passi e i sussurri di chi un giorno
        a calpestato quei mosaici con sandali antichi,
        passo poi a un epoca più recente e trovo
        una chiesa del settecento fonda da un re
        di nome Desiderio e di sua moglie Ansa,
        affreschi magnifici molto belli e poi
        e poi ecco il luogo dove le monache
        cantavano affreschi rappresentano la passione di cristo
        una tendina dipinta secoli fa,
        sembra volteggiare nell'aria eppure è muro
        sul soffitto arabeschi e non so dove guardare
        e così giro in tondo mi riempio gli occhi
        di tanta magnificenza.
        Passa qualche ora e un altro viaggio nel tempo,
        mi trovo ad osservare monili di civiltà che vengono da lontano,
        vengono dal Perù mi aspetto di trovare
        o prova forti emozioni, ma niente,
        oggetti belli preziosi perché d'oro
        ma il loro valore è storico
        collane pettorali maschere funerarie
        bicchieri finemente cesellati, ma niente emozioni.
        Finalmente torno a casa arricchita di conoscenza,
        dopo un viaggio nel tempo.
        Composta sabato 22 maggio 2010
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie personali)

          Dubbi

          Strada diritta senza ostacoli,
          strada sempre uguale,
          percorsa ogni giorno,
          occhi sono quasi chiusi,
          i piedi si muovano meccanicamente,
          ne conoscono ogni più piccolo sassolino.
          All'improvviso compare una nuova strada,
          i dubbi ora mi assalgono,
          cosa faccio?; non so,
          continuo sulla strada sicura,
          o percorro la strada sconosciuta
          mille dubbi mi assalgono,
          forse mi fermo ancora qualche
          qui su questo incrocio finché
          il cuore non capirà cosa devo fare.
          Composta sabato 22 maggio 2010
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            Scritta da: Marzia Ornofoli
            in Poesie (Poesie personali)

            Demone

            Nella oscurità della notte,
            si sveglia il demone che distrugge,
            sfiora con le sue tentazioni anime perse.
            Sussurra piano le sue parole,
            ride quando un'anima cade nella sua rete.
            La sua forza aumenta quando vede
            in un angolo di una strada un giovane,
            rannicchiato come un vecchio straccio,
            che ha cercato la felicità in un buco,
            e aumenta ancora quando vede
            una bambina truccata come una donna
            sale su una macchina sconosciuta.
            La sua anima demoniaca si nutre
            di fumo e di avidità dietro una pallina
            che cerca un numero o un colore.
            L'apice poi lo raggiunge quando
            una anima pura viene avvolta dalle tenebre
            e cade nel vorticoso tunnel da lui creato per lei.
            Composta sabato 22 maggio 2010
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              Scritta da: Marzia Ornofoli
              in Poesie (Poesie personali)

              Mani

              L'acqua trasparente scivola,
              solca le mie guance,
              cade forma cerchi geocentrici
              con l'acqua del tempo.
              Le mani sono vuote,
              stringono il nulla
              dell'indecisione della mente
              il cuore grida lo strazio del fuoco
              che arde nell'anima oscura,
              che scende nel magma infuocato
              di un respiro privo d'anima.
              Le mani sono vuote,
              non stringono il nulla,
              nuvole grigie si addensano
              nel mio cielo azzurro cupo,
              un grido mi sale dal petto
              fino alla gola, dove rimane rinchiuso,
              e le mani sono vuote,
              stringono il nulla dell'oscurità.
              Composta sabato 22 maggio 2010
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                Scritta da: Anna De Santis
                in Poesie (Poesie personali)

                Un batuffolo di pelo

                C'era una volta una dolce cagnetta
                in fretta partorì sotto un albero di mele.
                A stento con il suo calore
                accudiva i piccoli, frutto del suo amore.
                Passeggiando nel giardino
                mi accorsi con stupore
                che c'era come il pianto di un bambino
                quei piccoli batuffoli di pelo
                nati e protetti da un albero di melo
                avevano un dolcissimo musino
                e presi tra le mani il più piccolino.
                Una carezza fu sufficiente
                per avere in cambio tutto e niente
                amore a mai finire
                fedeltà da sprecare e calore.
                Da diciotto anni mi fa compagnia
                ed ha visto crescere i miei figli
                sembra che nel carattere mi somigli
                con gli occhi negli occhi ci capiamo
                ormai ha posto nella mia famiglia
                come una stranissima e dolcissima
                pelosa figlia.
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