Poesie personali


Scritta da: Marco Bartiromo
in Poesie (Poesie personali)

Questo amore

Ti guardo negli occhi
e ci vedo riflesso
lo specchio dell'acqua
di un lago incantato.
Il pensiero s'inoltra
e vago furtivo
tra valli e paludi
che fanno contorno.
Mi fermo sul viso
tra luci e bagliori
tra forme sgraziate
e linee confuse
create dall'ombra
di foglie al vento
filtrate dai raggi
che squarciano il bosco.
Resto turbato
dal muschio dei tronchi
che inebria l'aria
di un fresco profumo.
Mi fermo alle labbra
e bevo alla fonte
il succo vitale
di questo amore.
Composta sabato 1 maggio 2010
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    Scritta da: Marco Bartiromo
    in Poesie (Poesie personali)

    Senza pagare

    Il freddo mi prende questa sera
    la pioggia che batte, sui vetri del tram
    poche persone sono salite
    col viso triste, di chi non gradisce
    l'andazzo continuo di questo grigiore.
    La tipa mi guarda, lanciando un sorriso
    rispondo cortese ma giro la testa
    non ho tanta voglia di fare amicizia
    la noia mi prende e mi sento depresso.
    Appoggio la testa e chiudo un po' gli occhi
    e mentre il rollio mi culla deciso
    vengo sorpreso da un sonno leggero.
    Lo stridere secco del freno motore
    mi fà sobbalzare, mi sveglio impaurito
    e resto abbagliato dai raggi del sole
    che splende nel cielo, con fare altezzoso.
    L'aria è cambiata, fà un caldo bestiale
    la gente in costume che scende veloce
    rimango perplesso e guardo dal vetro
    un mare stupendo mi appare davanti
    non sò cosa fare, rimango seduto
    e guardo la tipa che ride gioiosa
    mi viene vicino, mi prende per mano
    mi guarda negli occhi e sussurra piano:
    "siamo arrivati nel posto fatato
    dove la mente ha un grande potere
    viaggiare sognando, senza pagare".
    Composta mercoledì 5 maggio 2010
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      Scritta da: Marco Bartiromo
      in Poesie (Poesie personali)

      Il tuo ritorno

      I giorni passano veloci
      gesti normali, solite manie
      la sveglia, la tracolla e corri via
      un timbro che ti dice che sei vivo
      e aspetti l'ora per tornare a casa
      una catena di monotonia
      con regole dettate e orari fissi
      che prima non mi davano pensieri
      quando mi svegliavi col sorriso
      e mi portavo il tuo profumo addosso.
      Adesso non rimane che il ricordo
      di quell'amore chiuso nel cassetto
      ma a volte, penso al tuo ritorno
      agli occhi tuoi che chiedono perdono
      spiegandomi di come possa chiudersi la mente
      quando la gelosia si fà presente
      di come non si guardi più al futuro
      se un chiodo ti comprime nella testa,
      fermarsi dentro l'aria di parcheggio
      piantare le radici nell'asfalto
      e credere di essere persuasa
      su piccoli dettagli inesistenti.
      In questo caso cerco di capire
      di come reagirei a tutto questo
      e non trovo risposta prematura
      ma sò che se tu fossi qui davanti
      e lacrime vedrei dentro i tuoi occhi
      ti butterei le braccia al collo
      e tornerei a sognare come prima.
      Composta venerdì 7 maggio 2010
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        Scritta da: Marco Bartiromo
        in Poesie (Poesie personali)

        La mia mamma

        Hai aperto le tue braccia
        come i petali di un fiore a primavera
        e come un aquilone mi hai tenuto
        legato da quel filo immateriale
        intriso di saggezza, di ansie e di paure
        di lacrime versate e non riposte
        un nodo tra le dita vellutate
        che segna con la Fede il tuo dolore
        nascosto da un sorriso un po' falsato
        un gesto che con gli anni ti fà onore
        ma chiude la tua porta ai desideri
        che rimarranno chiusi dentro al cuore
        celati di speranze non sopite,
        con deboli segnali di clamore.
        Chiudi le tue dita e stringi forte
        non lascerò che il vento mi allontani
        ne morirei se questo succedesse
        sei il dono più prezioso
        la mia mamma.
        Composta sabato 8 maggio 2010
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          Scritta da: Marco Bartiromo
          in Poesie (Poesie personali)

          Voglia d'amare

          I giorni si consumano
          forse risucchiati
          dalla nostra stessa ansia
          dalla smania di riuscire
          di arrivare, di esultare,
          per un traguardo
          che è sempre troppo lontano.
          I nostri desideri...
          i nostri sacrifici...
          li vediamo frantumarsi,
          come bolle di sapone
          che cercano di volare,
          sempre più in alto
          ma trovano sempre un ostacolo
          nel loro cammino
          che inevitabilmente
          le fà scoppiare
          ma niente e nessuno
          potrà mai distruggere
          la nostra voglia d'amare.
          Composta mercoledì 12 maggio 2010
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            Scritta da: Marco Bartiromo
            in Poesie (Poesie personali)

            Parole al vento

            Si perdono,
            ... facilmente...
            confuse tra le tante
            che ogni giorno pronunciamo,
            si nascondono
            e non lasciano traccia
            nell'archivio più grande,
            ... nell'atmosfera...
            Sono le parole,
            che affollano l'infinito,
            vanno alla rinfusa
            senza logica.
            Le trascriviamo,
            riportandole su fogli bianchi
            che con il tempo ingialliscono,
            chiuse tra migliaia di pagine
            che qualcuno sfoglierà,
            anche loro hanno un destino
            anche per loro, il tempo passa,
            allora, lasciamole libere,
            facciamo che sia il vento
            a trasportarle lontano,
            affinché trovino,
            la loro giusta destinazione.
            Solo parlando,
            possiamo comunicare.
            Composta domenica 16 maggio 2010
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              Scritta da: Marco Bartiromo
              in Poesie (Poesie personali)

              Occhi di gatto

              Sono lucenti
              come diamanti
              gemme preziose
              in cui specchiarsi.
              Bagliore nel buio
              che illumina il cuore,
              un'opera d'arte
              che dona emozioni
              e offre alla notte
              soltanto magia
              e come due stelle
              che brillano in cielo
              provochi l'ombra
              che avvolge il mio corpo,
              sento il calore
              e la mano tremante
              ma vedo solo
              i tuoi occhi di gatto.
              Composta lunedì 17 maggio 2010
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                Scritta da: Marco Bartiromo
                in Poesie (Poesie personali)

                Ti cercherò

                Ho spruzzato del tuo nome
                ogni angolo pulito
                con lo smalto rosso fuoco
                che ho sottratto dal mio cuore
                durevole nel tempo,
                indenne a corrosione,
                un marchio permanente
                scagliato nel futuro.
                Aspiro la tua aria
                dal filtro consumato,
                un fiume di tabacco,
                di foglie colorate,
                per stendere quel velo
                con l'aria del mio corpo,
                cacciare via quel fumo
                per anni mescolato,
                semplici graffiti
                che mai vedranno fine,
                sul muro solitario
                che scoprirà il tuo viso
                e scoppierà di gioia,
                vedendo il tuo sorriso.
                Vagando come un matto
                in cerca dei tuoi occhi
                colorerò le strade
                di suole consumate
                che lasciano le orme
                impresse nel selciato
                di un lupo che ha varcato
                il bosco dell'inganno
                e non si fermerà,
                se non ti avrà trovato.
                Composta martedì 18 maggio 2010
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                  Scritta da: Anna Amabile
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Sono sola

                  Sono sola nella mia stanza a scrivere
                  Qui posso commuovermi di nascosto dal mondo
                  Mi assale quel maledetto senso di vuoto che devo placare
                  Penso a te e una dolcezza infinita mi riscalda il cuore
                  Capisco che ormai vivo del tuo amore
                  Io senza te come una nave senz'ancora
                  Non so dove aggrapparmi
                  La mia anima errante sorride
                  Ora può riposare
                  Il tuo corpo ormai sua fissa dimora
                  Contemplo il cielo
                  Mi perdo nell'infinito
                  Ascolto il mio respiro
                  e ritrovo te
                  Mi lascio accarezzare dal tuo silenzio
                  Il desiderio di farti mio diventa più forte
                  Le mie emozioni sono le tue
                  Ho voglia delle tue mani
                  Che tracciano sentieri sul mio corpo
                  Sono sabbia che scotta
                  e tu il mare dentro me
                  Poi un'onda impetuosa annega la mia passione
                  Come acqua gettata sul fuoco
                  Mi spegne
                  Di quel momento solo il ricordo
                  Averti solo nel sogno.
                  Composta giovedì 28 gennaio 2010
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                    Scritta da: Anna Amabile
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Imparagonabile

                    Tu che mi leggi l'anima e la metti in musica...
                    Tu che sei passione e ossessione...
                    Tu che sei la mia vena di follia...
                    Tu che sei un Dio di carne e poesia...
                    Tu che sei il sogno che inizia nel momento in cui mi sveglio...
                    Tu che da maestro dirigi i miei pensieri...
                    Tu che sei l'infinito tra i miei desideri...
                    Tu che sei quel mistero inspiegabile chiamato... Amore...
                    Tu che esisti... ma non so come... né dove... né quando...
                    Tu che sei brezza di vento... accarezzi anche me...
                    Tu che mi lasci i sensi in subbuglio...
                    Tu che hai il potere di rendermi felice...
                    Tu che riesci a comprendere la gioia di un amore impossibile...
                    Tu che sei pietra angolare della mia esistenza...
                    Tu che ti slanci spavaldo oltre le righe...
                    Tu che affondi le tue tenerezze... come lame nel mio cuore...
                    Tu che sei la mia finestra sul cortile...
                    Tu che ascolti il silenzio gridare...
                    Tu che vedi il tutto nel niente...
                    Tu che scopri lo straordinario nell'ordinario...
                    Tu che sciogli le mie resistenze...
                    Tu che sei l'oro... non sarai mai come loro...
                    Tu sei... semplicemente Imparagonabile...
                    Nessuno, in questa o in qualsiasi altra vita, sarà capace di darmi emozioni più forti... Posso amare e lasciarmi amare, posso ricevere un bacio o un abbraccio,
                    ma niente e sottolineo niente si potrà paragonare alle emozioni che provo sentendo, anche per un solo istante, la tua voce...
                    Composta venerdì 29 gennaio 2010
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