Poesie personali


Scritta da: Antonio Prencipe
in Poesie (Poesie personali)

Dimenticare

Avanti per questa via maledetta
Avanti per una verità che mi uccide
Avanti per una strada senza orizzonti
Avanti per questa vita senza età
sesso senza amore
fumare per sentirsi bene
tatuaggi e piercing per sentirsi più forti
ora dico basta
ora chino la testa
ora mando a fan culo quel cielo bastardo
troppe stelle ho fatto cadere
troppo sangue
troppo amore ho gettato via,
Voglio quell'invito
voglio dimenticare ai bordi del cielo
voglio dimenticare
il sesso, le stanze d'albergo, l'amore, l'odio, le notti, il vino, le albe
le ombre, gli scherzi, le foglie, le luci, i giorni, i sogni
l'orgoglio
Grazie per aver frantumato il mio cuore
ora quel raggio di sole riesce ad entrare
Guardo avanti.
Accarezzo l'oblio e
sparisco nel paradiso.
Composta venerdì 14 maggio 2010
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    Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
    in Poesie (Poesie personali)

    Il vino migliore

    Ho comprato il vino migliore
    e rubato i fiori più belli
    ho acceso candele orientali
    pasticciato con i fornelli
    ti ho declamato versi speciali
    mi ispiri sempre quelli
    e mani nelle mani mi hai baciato
    abbracciato
    con labbra tumide hai chiuso gli occhi
    languida e poi...
    hai russato.
    Composta giovedì 13 maggio 2010
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      Scritta da: Marzia Ornofoli
      in Poesie (Poesie personali)

      Incontro con Catullo

      Nuvole bianche in un cielo grigio azzurro
      si mescolano a grigio verde dell'acque del lago.
      Antiche mura, vestigia di una antica villa,
      Roma conquistatrice la costruita,
      un poeta un filosofo vi ha abitato.
      Sentieri ghiaiati che scricchiolano sotto
      ai piedi dei mille turisti,
      guide che spiegano ciò che stato,
      macchina fotografica pronta
      a imprigionare quelle antiche pietre,
      un soffio di vento e una voce sussurra:
      "io ho vissuto qui,
      ho scritto dolci poesie d'amore
      per la mia amata Lesbia.
      Ma ora guarda come era bella
      la mia casa".
      Come per magia le mura cadute
      si ergono maestose, la grande terrazza panoramica,
      su un lago incantatore,
      i portici che correvano ai lati della casa,
      i mosaici, ma il viaggio nel tempo si ferma
      l'ingresso della villa e davanti a me,
      il vocio dei turisti hanno il sopravento
      sulla mia immaginazione.
      Mi giro ancora un istante verso
      quelle antiche mura,
      l'immagine di Catullo scompare
      mentre un ultima folata di vento
      mi sussurra "Leggi le mie poesie".
      Poi tutto scompare, rimane solo,
      le grida di qualche ragazzo,
      il rumore delle onde del lago
      che infrangono sulla pietra.
      Composta giovedì 13 maggio 2010
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        Scritta da: dax
        in Poesie (Poesie personali)

        Inno alla merda

        Di tutti gli elementi sei il più squalificato,
        ma sei tu che ridai vita al prato.

        All'effluvio dei tuoi miasmi puzzolenti
        s'inchinano i gigli riverenti.

        Sei tu che nell'orto nostrano
        concimi la terra: Ho! Prodotto dell'ano.

        È la tua puzza, la tua consistenza
        che schiacciata ci fa perdere la pazienza.

        Ma ripensandoci brevemente
        dicono che porti fortuna, sollevi la mente.

        Anche la medicina lo dice
        nell'abbondante smerdamento
        sta la salute, la vita lunga e felice.

        Merda benefica, merda salutare,
        che concimi il grano e pure il mare,
        nella giusta proporzione
        rinnovi della vita: la procreazione.

        Su! Defechiamo in letizia,
        madre, padre, cugini e prozia,
        poiché il giorno che più non defecheremo
        all'altro mondo c'incontreremo.
        Composta nel gennaio 2010
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          Scritta da: Luca Sant'Ambrogio
          in Poesie (Poesie personali)

          Condanna Eterna

          Non trovo un senso in questa condanna eterna,
          lasciatemi in un angolo
          schivate il rumore amaro
          della mia caverna.
          La libertà a me concessa
          è il buio della notte.
          Un antro stretto della casa
          denso di fumo e di libri.
          Lo spazio diviene musica.
          L'aria si fa pura essenza
          e si plasma:
          la dimensione evapora
          e prende altra forma incorporea.
          Corrono i passi di danze antiche,
          si sfumano sorrisi tra fiocchi e specchi.
          Attendo, come un guerriero attende la resa,
          la luce del sole
          a svegliare la crudeltà delle parole
          ed io, sarò pronto a cadere.
          Abbandono, di nuovo, la gente a ciò che dice.
          Morirò in quest'alba
          per rinascere fenice.
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            Scritta da: Antonio Dati
            in Poesie (Poesie personali)

            L'incognita della vita

            Lo specchio:
            l'immagine riflessa
            Un viso angelico
            Un viso amoroso.
            Assorta contempli
            Un corpo armonioso
            Seducente, un profilo
            Umile agli sguardi
            Una lacrima, si stacca
            Come una carezza
            Solca il tuo viso
            Guance vellutate come
            Petali di rose
            Bagnate di rugiada.
            Il cuore angosciato
            Avido d'amore.
            Specchio crudele
            Rifletti solo l'immagine
            Non vedi il dolore
            Che regna nell'anima.
            Il cuore dolente
            Un ombra appare
            La morte avanza
            Sempre più vicina
            l'immagine viene offuscata
            Nell'aria risuona
            Una musica, dolce
            Fluttuante, armoniosa
            Una musica,
            non di questa terra.
            Composta mercoledì 12 maggio 2010
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              Scritta da: Rocco Fierro
              in Poesie (Poesie personali)
              Sono qua, in silenzio.
              Tante cose mi parlano di te...
              Momenti felici che ora ricordo
              con tristezza...
              Attimi di vita vissuta e che,
              ora, dovrò chiudere in un cassetto,
              Quello che porto nel cuore
              e che aprirò quando, con tristezza,
              ma allo stesso tempo con gioia
              penserò a Te, caro amico
              che mi hai onorato della tua amicizia
              in questa vita che hai lasciato
              per intraprendere la via del nulla
              che diventerà infinito.
              Composta mercoledì 12 maggio 2010
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                in Poesie (Poesie personali)

                Poesia

                Potrei spegnere ogni tuo silenzio

                Potrei sfilare ogni filo
                dalla trama d'anima che ti presenta a me

                Potrei cambiare o coprire
                ogni colore che dipinge il mondo
                dove tu sei natura.

                Potrei togliere il cielo dove tu sei musica di stella.

                Potrei distruggerti se volessi
                tuffandomi in altro fiume di acque ancora chiare

                Potrei rinascere; perché posso farlo
                ma non voglio perdere la verità
                che salverà me stesso.
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