Poesie personali


Scritta da: Brunason
in Poesie (Poesie personali)

Povertà

Per un momento
i mie incauti passi
mi han portato sull'orlo.
Un terribile baratro.

Quasi cadevo!
Giù a precipizio
ignara avanzavo.
Una trappola odiosa.

Tu manchi di tutto
e spogli l'incauto
che si affaccia al tuo cuore
del suo limpido amore.

Ora ti vedo,
avido e misero.
Tu rubi qualcosa
che proprio non hai.

Io ricca d'amore,
grande in me,
generosa lo dono.
Sciocca che sono!

Ti vedo ora, vinto.
Prigioniero e ignaro
perfino a te stesso.
Tu rubi la mia libertà.

Freddo glaciale
sottrai il calore.
Nascosto e furtivo,
rifiuti la verità.

Così piccolo e misero.
Oh quant'è vero!
T'aggrappi tenace
all'altrui nobiltà.

Ora ascolta.
Sai che ti dico?
Non c'è nessuno
che vuole la tua povertà.
Composta mercoledì 5 maggio 2010
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    Scritta da: Umberto Zavagno
    in Poesie (Poesie personali)

    Le mani

    Quella mano scivolava e tornava
    e sul seno si fermava un istante
    come costretta a un incrocio
    subito rifuggiva inseguendo un brivido
    coprendo le distanze del tuo essere
    modellandolo quasi fosse creta

    quella mano cercava i tuoi sensi
    giocando con le tue estremità
    risaliva come il sangue nelle vene
    sino alle tue labbra
    non badava al sollevarsi del tuo seno
    spostava un ricciolo nero
    e si confondeva nei tuoi capelli
    continuava così come un soffio di vento
    con passione
    i tuoi sospiri e la tua pelle
    rispondevano come corde di un violino

    ma il violino è sparito, rubato disperso
    confuso il suonatore si guarda le mani
    sono io che ho perso le note?
    In quella mano
    ogni creatura si è persa
    dalla testa di un gatto
    fino all'orrido ramarro

    quella mano non conosce vendetta
    ora si perde seguendo strade diverse
    cede ad abbagli di idee senza colori
    fugge e si infila in fredde fessure
    per salire più in alto possibile
    cerca l'azzurro dove ci incontrammo

    fila di formiche si avvicinano
    forse con lo stesso pensiero
    emergendo dalle nuvole a valle
    visi sudati e occhi
    che l'aria piu'pura rende più chiari
    energie disperse si dice per niente
    ma il ridere ci ha resi diversi

    la nostra vita complessa aumenta gli scopi
    inseguendo questi fini ci si perde
    contando denaro e comodi oggetti
    dei quali noi schiavi ci rendiamo
    l'amore e il riso lo otteniamo comprando
    o in un rapido giro di danza

    non rinnego questi piaceri
    ma aspiro a qualcosa più puro
    qualcosa che metta radici profonde
    lacrime vere per chi soffre e a fame

    Russel diceva:
    "il meglio è chi sta in silenzio accanto"

    puoi stare in silenzio
    su distese di colline e mari trasparenti
    non se vedi le rovine che causiamo
    vorrei trovare mani diverse
    non tanto per suonare ancora
    solo tenere accesa la scintilla
    per un mondo migliore.
    Composta mercoledì 14 aprile 2010
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      Scritta da: Dora
      in Poesie (Poesie personali)
      A occhi chiusi seguo i miei passi,
      nelle tenebre di un sogno svanito mi rifugio
      le ombre che attraversano il mio cammino
      oscurano la mente ed i ricordi
      le orme tue dietro me, invisibili e estranee
      non mi inseguono in questo vagabondar
      senza una meta, senza un fine
      Spersa nel bosco della solitudine
      invoco la tua luce che non rischiara la mia strada
      perché tu faro della mia vita, la luce nella tua vita hai spento...
      Composta giovedì 28 maggio 2009
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Non fidarti di nessuno

        Non fidarti di nessuno...
        Non mi fido più di nessuno
        Non mi fido nemmeno della mia stessa ombra
        Anche anni fa non mi fidavo di nessuno
        Poi un giorno
        Uno stramaledetto giorno
        Nel momento in cui avevo tanto dolore
        Dentro e fuori al mio cuore
        Incontrai il diavolo
        Il diavolo in persona
        Travestito da uomo
        Mi fidai, cambiai, sbagliai
        Caddi, sprofondai, mi annientai
        Diventai un fantoccio
        Irriconoscibile, agli occhi degli altri, ai miei occhi, e a quelli del mondo
        Milioni di volte, volevo lasciare quella mano
        Non mi lasciava andare via
        Mi teneva stretta
        Una mano di fuoco, incandescente
        Una mano che agli occhi della gente
        Avevo tutto ma in realtà non avevo niente
        Riuscì a svincolarmi come per magia
        Corsi via di li, andai via
        All'improvviso, in un istante
        Una mano che divenne acqua, cascata, fiume, oceano
        che ridiede ogni giorno senso alla mia vita, che senso non ne aveva più
        Milioni divennero i pensieri quelli di oggi, quelli di ieri
        Oggi non rivedo quella figura
        Quella donna era spaventata, sola, da aver paura
        Oggi ricucio quello che resta
        Un rattoppo qua, e la, senza fretta
        Di quel poco, e niente che mi rimane
        Un consiglio ti voglio dare
        Di nessuno ti devi fidare.
        Composta venerdì 7 maggio 2010
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          Scritta da: S94#11
          in Poesie (Poesie personali)

          Amica

          Bella fanciulla,
          osserva dalla finestra:
          il tuo muto sguardo
          si perde
          nell'immensità del cielo.
          Arride la fortuna
          al tuo dolce cuore:
          oggi lui ti ha
          sorriso e tu
          gioisci al ricordo.
          Se solo l'ombra scura
          non ti toccasse mai!

          Amica mia,
          or sospiri e gemi.
          Quella finestra ormai
          si è oscurata:
          per lui di nuovo
          eri invisibile.
          Ma ben altri
          purtroppo saranno
          i tuoi patimenti!
          Nessuno merita
          il tuo triste volto
          al pensier suo.

          Giovane donna,
          alza lo sguardo:
          i giorni passeranno,
          le stagioni porteranno
          via i dolori, crescerai.
          Accanto a te sarò,
          mentre crescerai.
          Tutto muta:
          or piangi, or ridi,
          or speri ed ami.
          Non ti preoccupare,
          crescerai.
          Composta venerdì 7 maggio 2010
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            Scritta da: Paul Mehis
            in Poesie (Poesie personali)

            Prigione di lacrime

            Entrai nelle tue tetre notti senza luna...
            Ansioso di potertele rubare!
            Dilaniandole!
            Strappandole!
            Riducendole in brandelli!
            Digerendole e defecandole!
            Ma divennero una parte di me,
            divenni una parte di loro...
            ... Ed alcune notti,
            vanno solo vomitate dalla storia,
            insieme al volto,
            di chi non è riuscito a cancellartele...

            Ma bruceranno!
            Irradiate dall'Amore di una sincera nuova Luna,
            frantumando ogni sbarra salina che imprigiona il tuo cuore.
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              Scritta da: stellina1977
              in Poesie (Poesie personali)

              A mio figlio

              Hai riempito di urla e pianti
              le mie notti insonni,
              hai riempito la solitudine che era in fondo al cuore,
              inondando di luce i miei occhi socchiusi.
              Hai riempito dei tuoi giochi
              i miei spazi,
              del tuo calore
              i miei abbracci.
              Ti guardo dormire
              e so che sei l'amore che da sempre ho aspettato,
              mio piccolo miracolo,
              figlio mio.
              Composta nel luglio 2009
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