Poesie personali


Scritta da: Simona Giorgino
in Poesie (Poesie personali)

Parole povere posso donarti

Parole povere posso donarti,
che ti dicono l'amore, ma non la vita,
e come petali di rosa
le poserei sui tuoi palmi,
e delicate toccherebbero
la tua pelle.
Parole povere ti posso dire,
che escono da labbra amare,
parole leggere come un sibilo di vento,
labbra che non sanno più gridare,
parole nude, forse fredde,
tanto povere, che ti dicono l'amore,
e non la vita,
ma tu provaci lo stesso,
prova ad accarezzarle
come fossero davvero petali
di rosa, vellutati,
stretti nelle tue mani.
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    Scritta da: Francesco Sabatino
    in Poesie (Poesie personali)

    Regina dell'amore

    Regina dell'amore,
    Con te giacerei ore ed ore
    per nutrirmi del tuo corpo,
    della tua anima
    e del tuo cuore.
    M'inch'inerei al tuo cospetto,
    bacerei i tuoi piedi,
    leccherei le tue cosce ignude,
    soddisferei la tua voluttà
    e contemplerei estatico
    la tua beltà.
    Regina del mio cuore,
    vorrei avere l'onore
    di innaffiare
    il tuo fiore,
    di servire
    il tuo amore.
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      Scritta da: Francesco Sabatino
      in Poesie (Poesie personali)

      Il sole muore

      Il sole muore
      e in me divampa l'amore.
      Ti accarezzo piano
      e la mia mente vola nel cielo
      lontano.
      Se ti odo respirare,
      sento frusciare
      l'onde del mare.
      E ti lasci amare,
      e mi lasci giocare
      con il tuo candido fiore
      peccaminoso,
      facendo danzare il mio cuore
      romantico e burrascoso
      di piacere gaudioso.
      Il sole muore,
      ma la notte
      è illuminata
      dal tuo desioso canto,
      profumata
      dalla tua bellezza d'incanto.
      Il sole muore,
      ma in noi
      è nato
      Amore.
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        Scritta da: ametista
        in Poesie (Poesie personali)

        Ti amerò

        Ti amerò per quello che sei,
        perché sarai quello che io vorrei,
        ti amerò per quello che non sei,
        perché sarai quello che io vorrei,
        ti amerò per ciò che dirai,
        e anche per quello che non dirai,
        ti amerò per quel che farai,
        e anche per quello che non farai,
        Ti amerò perché il mio amore,
        non conoscerà frontiere,
        non conoscerà scorciatoie,
        non conoscerà autostrade,
        o viottoli di campagna,
        conoscerà solo te,
        e come un caldo maglione d'inverno,
        ti avvolgerà,
        e come pioggia nella calura estiva,
        ti rinfrescherà,
        e nella stagione mite,
        ti accompagnerà,
        sempre presente,
        sempre accogliente,
        Ti amerò nonostante tutto,
        ti amerò nonostante tutti,
        ti amerò perché il mio amore,
        so che è così,
        e un qualcosa che non so spiegare,
        è un qualcosa che non so analizzare,
        è un qualcosa che rende speciale,
        qualsiasi cosa,
        per questo ti amerò,
        e ancora ti dirò,
        queste parole,
        che sgorgano come acqua limpida,
        dalle mie mani,
        scorrono sulla pianura di questa tastiera,
        saltano da un tasto all'altro,
        libere e felici,
        fresche e leggere,
        come i miei pensieri,
        come la mia vita,
        che si schiude nuovamente,
        all'infinito di un nuovo giorno,
        che non morirà mai,
        finché saprò che ancora ti amerò...
        Composta martedì 27 aprile 2010
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          Siamo nati con gli occhi di primavera
          con un grido umano e luna piena.
          Cadevano colori d'arsenio e rose
          su quella notte di accesi dolori.

          Non esistono sogni appesi a ragnatele,
          non ci sono fantasmi in forma di chimera.

          Esiste un uomo solo nato nella notte
          insieme a sua madre in lacrime di gioia.
          È una tavolozza di colori e suoni
          la nascita di un bimbo al nuovo sole.

          Siamo nati nudi sotto le stelle,
          occhi chiusi nel caos del mondo,
          mani vuote toccando il cielo
          cordone ombelicale al vento.

          Cresciamo con gli occhi d'estate,
          agitando sogni nella bianca neve,
          ci inchiniamo al tramonto d'autunno
          per rinascere in una nuova primavera.
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            Scritta da: ciri fischio
            in Poesie (Poesie personali)

            Che cos'è l'amore

            Che cos'è l'amore

            l'amore fa brutti scherzi
            Ed al senso della ragione tu
            Senza volerlo un duro colpo sferzi
            Inutile ribadire, non ci casco più

            Sei succube di un sentimento
            Che sa come sei fatto
            e ti fa sentire perso in ogni momento
            Nulla più, è sbagliato o esatto

            Non c'è una regola o una spiegazione
            Qualcosa messo per iscritto
            Che possa dare un senso ad ogni tua azione
            Che ti possa far camminare dritto

            Inutile è la strada di mentire a se stessi
            Di tentar a non dar retta ai sentimenti
            Da una parte chiusi li abbiamo messi
            Ma essi tornan fuori prorompenti

            Un bisogno fisico rasenta
            Come mille farfalle sentir dentro
            e ognuna di loro rappresenta
            Del tuo cuore il bersaglio, il centro

            Non ti senti più avvolto
            Da quegli strati di velluto
            Che negli anni hai raccolto
            Ed intorno al tuo cuore hai tessuto

            Ora ti senti nudo ed in pericolo
            La tua anima ha visto la luce
            Dopo eternità di buio in un vicolo
            Ora lambisce e ti seduce

            Vedi sgretolarsi i tuoi paletti
            Quelli in cui hai sempre creduto
            Stavan lì fermi e sembravan perfetti
            Uno dopo l'altro hanno ceduto

            Vivilo fino in fondo
            Senza aver mai timore
            è la cosa più bella del mondo
            Questo è l'amore.
            Composta martedì 27 aprile 2010
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              Trovai il mio cammino

              In un giorno di quell'Agosto afoso
              mi dissi senza timore:
              se vuoi trovare il tuo cammino
              all'ombra, vai dritto al fiume,
              troverai pioppi verdeggianti,
              pini nostrani nell'azzurro,
              cicogne spigolando sulla riva,
              occhi neri pieni di malinconia.

              Camminai ascoltando il vento,
              giocando con i tristi giunchi,
              guardando l'acqua scendere
              su ciottoli del tempo.
              Camminai insieme alle nuvole,
              mi specchiai su diamanti di luce,
              lavai il giorno di sudore
              sotto un salice senza colori.

              Finì il calore di Agosto,
              finì anche il cammino
              pieno di more rosse
              e una lucertola amica.
              Trovai il mio cammino
              sotto pioppi centenari.
              Lasciai la mia bisaccia
              piena di silenzi e
              di passato.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)

                Sogno in maschera

                In un sogno senza volto
                passo la notte in una maschera.
                Le ombre riempiono di grandi ali
                la musica di un disco lontano.

                Il vento pulisce parole non dette,
                stringe il cuore su strade non fatte,
                apre valichi su montagne conosciute
                piene di orme su neve intatta.

                La notte non ha mani, né chiavi:
                vi sono porte aperte senza scale,
                i bambini giocano a occhi chiusi
                in questo silenzio pieno di fame.

                Il sogno cammina con la maschera
                su una barchetta fatta di carta.
                I rumori diventano bisbigli
                in un arcobaleno di gigli.

                Non ci sono ombre vaganti,
                non ci sono poveri nei portici:
                è solo un fuoco d'artificio
                a gettare comete nel pozzo.
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