Poesie personali


Scritta da: Luca Ferrè
in Poesie (Poesie personali)

Avrei voluto

Avrei voluto stringerti
Per l'eternità
Ma non credo sarebbe stato sufficiente
Avrei voluto baciarti
Una volta ancora
Ma Non credo sarebbe
Stato sufficiente
Avrei voluto coccolarti
Incollando le mie dita per sempre alla tua pelle liscia
Ma non credo sarebbe stato sufficiente
Avrei voluto nascondere i tuoi occhi profondi dentro ai miei
Ma non credo sarebbe stato sufficiente
Avrei voluto rapire i tuoi sospiri infiniti
Ma non credo sarebbe stato sufficiente
Avrei voluto conservare le tue lacrime pesanti
e le tue risate luminose
Ma non sarebbe stato sufficiente
Avrei voluto sorseggiare
Ogni goccia della tua vita
Ma non sarebbe stato sufficiente
Avrei voluto adorarti
Come una dea immortale
Ma non credo sarebbe stato sufficiente
Vorrei avere e vorrei essere...
Vorrei noi...
Per sempre...
Dimmi te amore mio
se tutto questo è sufficiente...
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    Scritta da: SweetNovember
    in Poesie (Poesie personali)

    Debito d'origine

    Sulle cime innevate
    ai confini
    della libertà
    e dentro
    ai suoi occhi
    ho visto
    la realtà finire.

    Nella notte più buia
    ai limiti
    della semplicità
    e in fondo
    al suo cuore
    ho visto
    l'umiltà fiorire.

    E nel pieno silenzio
    di questa vita
    tra stelle cadenti
    e pensieri d'amore,
    la sua energia
    infinita
    con grazia ho toccato,
    riscoprendo sempre
    il sorriso vero
    luccicante d'eterno
    di una serena buona
    madre.
    Composta nel aprile 2010
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      Scritta da: Gianluca Menegazzo
      in Poesie (Poesie personali)

      L'inizio della fine

      Era una bella giornata così semplice così normale,
      d'improvviso la luce si spense
      come se un sonno improvviso ha colpito i miei pensieri
      con la differenza che gli occhi sono aperti
      ma cosa succede, ho paura
      le gambe crollano, lo sforzo di tenerle tese è immane
      vedo davanti gli occhi il pavimento che si avvicina
      le braccia non si alzano
      sono caduto
      sento il freddo sul viso
      non ho sentito l'impatto
      la respirazione è strana
      non controllo più il mio corpo
      ho paura
      il cuore batte ma molto irregolare
      gli occhi si stanno chiudendo
      non posso controllare neanche quelli
      mi gira tutto quanto
      sento lo stomaco in gola
      la pelle mi brucia
      il silenzio totale copre il mio dolore
      sento che grido di forza ma non esce niente
      il fiato si accorcia sempre di più
      ora sono senza respiro
      a provo ad alzare le spalle.
      Composta giovedì 22 aprile 2010
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        Scritta da: Fiore1961
        in Poesie (Poesie personali)
        Il mio pensiero si ferma spesso sulla soglia della coscienza, che è dura da attraversare.
        A volte aspetto solo di ascoltarne la voce, che non sempre si fa sentire.
        Le mie recriminazioni sono forse figlie apocrife di una realtà virtuale, che si bea della sua sicurezza.
        Non raccolgo foglie e fiori di assenzio per farne bevanda che possa farmi perdere la testa nei momenti che contano.
        Ed è così che invece ascolto, ascolto e ascolto tutto il nulla che riesco a sentire.
        Composta mercoledì 21 aprile 2010
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          Scritta da: duska
          in Poesie (Poesie personali)

          È solo per amore

          Quando i miei occhi penetrano
          il tuo sguardo fino a leggerti dentro,
          è solo per amore.

          E mai vorrei vedere quei rivoli bianchi
          che occhio distratto non coglie
          che scendono piano sul volto
          e, come perle trasparenti,
          ti sfiorano calde le mani; e che lasci
          dissolvere distratto nel nulla.

          E mai vorrei sentire il tuo pianto
          non pianto, le grida soffocate,
          senza ali,
          che riescono a squarciare il cielo.

          È solo per amore che il mio amore
          ruba il tuo pianto al vento,
          muta le tue lacrime in musica,
          che riconduco a te:

          Per alleggerire la tua anima fragile.
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            Scritta da: duska
            in Poesie (Poesie personali)

            Sotto lo stesso cielo, sopra la stessa terra

            Oggi mi son vestita da Pierrot.

            Ho riposto la maschera di Arlecchino
            e Pulcinella; e Colombina, pure quella.

            Nell'aria limpida del mattino
            mi son seduta ai margini del mondo
            per osservare la vita che s'alza.

            Uomini come formiche
            spuntano veloci da ogni angolo.
            Volti grigi senza sorrisi
            su gambe, come bielle svelte,
            s'alternano al suolo senza sfiorarsi.
            Occhi assenti, labbra tirate, cervelli ingabbiati:
            inizia la corsa.

            Tutti uguali camuffati
            tutti uguali a camminare
            tutti pronti a sopraffare
            tutti pronti a condannare
            tutti in fila per pregare
            tutti pronti a sparare
            tutti uguali ad assicurare
            con i bla bla bla e l'amore a parole...

            Piangi Pierrot, piangi e cancella
            quelle finte lacrime nere col tuo dolore.

            E tu, uomo: rallenta la corsa,
            china la testa sulle tue spalle... e rifletti.

            Guardati accanto: c'è una mano protesa,
            scambia un sorriso col suo dolore.

            Riannoda i sogni persi nel gelo
            e falli volare alto come libellule.

            Ritroverai così lo slancio d'un sorriso
            seppellirai l'inganno e solo allora la vita
            sarà vera festa:

            d'Amore, generosità e... leggerezza.

            E tu, tu sarai uno diverso.
            Non più uno fra tanti nell'universo!
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              Scritta da: duska
              in Poesie (Poesie personali)

              Sogno di un'estate lontana (La trebbia)

              Sogno di un'estate lontana
              tra sogni sognati e fasci di
              grano ammucchiati

              Mani operose
              spighe mutate
              steli di paglia
              sull'aia recisi
              raggi di sole
              che brucia

              Fiume dorato
              di chicchi veloci
              vien giù dalla trebbia
              cantando
              e nuvola leggera
              di polvere odorosa
              nell'aria sospesa

              Lunghi crepuscoli festosi

              Gridi di bimbi
              suoni di tamburelli
              musica tremula
              di fisarmonica
              intrecci di balli
              e cuori palpitanti

              Sogno di un'estate lontana
              caldo soffio di un giorno generoso
              mai più ritrovato.
              Composta lunedì 21 luglio 2003
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                Scritta da: CHIARA MELETTI
                in Poesie (Poesie personali)

                Ti aspetto

                Ti aspetto in silenzio
                con gli occhi chiusi
                e le porte del mio cuore
                spalancate...
                Ti aspetto senza fretta
                con un caldo sorriso
                e un abbraccio pronto
                a stringerti...
                Ti aspetto serena
                con l'animo felice
                e il cuore in festa...
                Anche se di che tu
                non verrai!
                Composta mercoledì 21 aprile 2010
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                  Scritta da: Fiore1961
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Marianne

                  Lungo la Senna in una notte d'agosto
                  insieme agli amici passeggiavo distratto,
                  distratto com'ero da quell'atmosfera
                  che solo Parigi sa rendere magica.

                  Gli sciocchi discorsi all'improvviso
                  sono interrotti da un fugace apparire
                  di una visione di donna che solinga
                  attraversa la magica riva.

                  Che faccio? Mi butto? Pensavo tra me,
                  io quella donna la devo conoscere.
                  Mi abbandono all'istinto
                  e la seguo sicuro.

                  La scusa è banale, ma tant'è che basta,
                  lei mi si apre coi suoi modi forbiti.
                  I suoi capelli... ramati
                  smeraldo i suoi occhi, o Dio che belli!

                  Insieme camminammo stretti per mano
                  non so quanto né so per dove.
                  I miei amici dimenticati li avevo,
                  ormai non c'era nient'altro che lei.

                  Notte sempre sognata in una vita noiosa
                  notte piena di incredibili emozioni
                  notte che solo Parigi può propiziare
                  notte che l'amor di una vita sai regalare.

                  Giù sulla Senna sopra una panca
                  stretti e avvinghiati in dolci effusioni
                  attraverso gli sguardi di mille viandanti
                  si concretava il sogno in un magico rito.

                  Se Musa esiste e l'artista ispira
                  se il sogno diventa a volte realtà
                  questo sei tu per me, Marianne
                  e vivi sempre nel mio presente.
                  Composta mercoledì 20 settembre 1989
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