Poesie personali


Scritta da: Marhiel Mellis
in Poesie (Poesie personali)

Irreversibile malinconia

Questo cercare profili,
e sguardi
lungo vie,
quest'ansia
di strette di mani,
questo ingigantire
quel senso d'abbandono
che limita
ragionevolezza
degli innumerevoli
propositi
nel non voler intagliare
solo d'apparenza
il mio giorno...
Vado per vetrine,
luccichio inutile
di desiderio
di cose che poi
trascuro,
lasciando alle ore
tracce
del mio solitario
camminare.
M'apposto
in un angolo remoto
nella mente...
e piango
la mia irreversibile
malinconia di te.
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    Scritta da: Marhiel Mellis
    in Poesie (Poesie personali)

    Tu, essenza vitale

    Cosa mi ha stupito,
    forse la tua lucida pupilla,
    o le tue movenze,
    o il tuo intonare sinfonie
    nel tuo andare verso il mondo...
    Cosa mi ha intrigato,
    forse le tue umide labbra,
    il tuo avvicinarti ai
    miei segreti bisbigli...
    il tuo pensiero, la tua logica,
    il tuo appassionarti
    al tramonto promesso
    ai sogni...,
    la carezza materna che è in te
    o ancora il tuo farmi sentire felice
    nel mio esilio quando tu,
    pur lontano dai miei baci,
    sei ugualmente essenza vitale
    nella mia mente.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Il fontanone

      Il fontanone era così stracotto
      che
      si sentiva solo
      e
      preso dalla noia
      cominciò
      ad erogar barolo

      spicchi ceramici
      alloggiavano puntine
      senza gusto

      lo specchio
      messo ad arte per ingannar la vista
      mostrava spazio immenso... vasto

      l'attore
      e
      il produttore

      stremati dalle ore

      veli sul volto
      come fumo del vapore.

      C'era solo pane
      e non focacce.

      Mammamia!

      Che facce.
      Composta venerdì 19 febbraio 2010
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        Scritta da: Antonio Prencipe
        in Poesie (Poesie personali)

        Colpa mia

        Non affogo nel paradiso
        preferisco giocare con l'inferno,
        delusioni e amarezze rubate,
        stringo pugni,
        vite ormai deluse,
        paradisi sconfitti e
        purgatori chiusi per mancanza di personale,
        non voglio realtà,
        voglio guardare l'infinito,
        voglio abbracciare quell'angelo che mi ha maledetto,
        voglio ammazzare quel diavolo che mi ha salvato,
        ora e colpa mia,
        stringo la mia follia,
        abbandono le stelle e
        sparisco nell'oblio,
        la morte esplode di fronte a me
        in un vortice di luce che mi trascina via,
        il passato ha chiesto il conto
        il presente non ha lasciato la mancia
        il futuro aspetta di essere servito.
        Composta venerdì 19 febbraio 2010
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