Scritta da: Cleonice Parisi
in Poesie (Poesie personali)
Il primo fiore
Un pensiero prepotente
di quando avidamente
catturasti il mio cuore
e la mia mente.
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Un pensiero prepotente
di quando avidamente
catturasti il mio cuore
e la mia mente.
Le tue fantasie farò mie,
le tue audaci manovre,
non avran bisogno di prove
tutto è perfetto
ti aspetto...
Papà
avrai sempre
il sapore
di una lacrima mancata
asciugata dal sole
che lontani
abbiamo diviso
qualche volta.
Stazioni ferroviarie deserte
voci scolorite
l'alfabeto giallo dei semafori
corri forte
a misurare la tua immagine riflessa nelle vetrine
cerchi una risposta
ma nascondi un
perché?
Le mie giornate scorrono lente,
scandite da giorni senza anima,
notti tormentate senza fine.
Il sole non riscalda più il mio esistere,
la luna non eclissa più il mio dolore.
E io,
fluttuo nell'immenso mio quieto vivere,
portando nel cuore il ricordo di te.
Equilibristi su un filo,
sospesi tra scelte impossibili,
con la sabbia attaccata alle scarpe,
gravosa catena,
che ci tiene legati alla vita.
Dormi dormi mia bambina
fai la ninna, fai la nanna
tra le braccia della mamma
che ti guarda con amore.
Una lacrima di gioia il mio viso solca,
quanto sei bella!
Sei la mia vita, vivo grazie ad ogni tuo respiro,
ad ogni tuo sorriso,
ad ogni tuo piccolo passo.
Con te sono ritornata bambina,
con te crescerò e donna diventerò.
Vorrei regalarti un mondo di gioia e felicità
ma so che così non potrà essere...
avrai anche tu momenti più o meno buoni
ma non aver paura: io ci sarò.
Piangerò e gioirò con te,
ti prenderò per mano e ti sorreggerò
come adesso, piccola e fragile, tra le mie braccia fai la nanna.
Dormi dormi mia bambina
fai la ninna, fai la nanna
c'è la mamma che ti ama...
E non entrerò mai più in quella stanza.
Quella stanza vuota di te ma piena di parte di te.
Quando mi avvicino ovunque
mi appare l'immagine di te,
l'immagine del tuo viso sereno
ma morto.
Toccarti per l'ultima volta,
in quella cassa,
è stato tremendo
e bellissimo...
la tua pelle ruvida e liscia,
bianca, intorno ad essa mille colori...
le tue mani sul petto che stringono
il fazzoletto preferito da te
da me fatto ricamare mi ha fatto provare
felicità, paura e rabbia, ma soprattutto
non condivisione per ciò che fa parte della vita...
la morte...
Il tuo vestito bianco... i fiori...
ti hanno portata via sotto la pioggia e non capivi,
chiamavi e chiedevi aiuto ma non potevamo avvicinarci...
come se prendessero dei massi con un telo...
ti hanno presa... portata via...
parlerò con te quando nessuno sentirà e
tu mi risponderai in qualche modo ne sono sicura...
perché ci amiamo.
Nei Tuoi occhi
la luce e il senso
della mia vita.
Occhi, che
tutto vedono,
tutto conoscono,
tutto comprendono
e tutto perdonano,
Occhi d'aurora,
insegnatemi ad amarVi
quanto Voi meritate d'essere amati.
Per ogni lacrima
una scheggia
metterà sotto torchio il tuo cuore
Affinché tu sappia conoscere tale dolore.