Poesie personali


Scritta da: Carlo Peparello
in Poesie (Poesie personali)

Lisboa

Lisbona attendeva che i tuoi occhi si aprissero
Le Docas salutavano l'albeggio grondanti caos
Anche l'ultimo vicolo del bairro era abbandonato
Scendesti gli ultimi scalini inamidati di rugiada
i ciottoli levigati da passi dimenticati
quale dedalo avrebbe accolto il tuo cammino
Facce straniere d'enigmatica indifferenza
Lisbona come un silente calderone
atavico abbraccio di circostanza
Ondeggiava il veliero rimesso a nuovo
e il tram sbilenco seguiva il verme d'asfalto
Qualcuno stava già impregnando l'aria di aglio
e tu ti sistemavi alla buona la sacca sulle spalle
presto per una birra e tardi per un sospiro
Il giorno a Lisbona non aspettava rimpianti.
Composta mercoledì 20 gennaio 2010
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    Scritta da: mikele74
    in Poesie (Poesie personali)

    Il potere dell'ammorbidente

    Il tuo sorriso,
    la tua fiducia,
    il tuo sguardo,

    tutto crolla, tutto falso!

    Forte la delusione pulsa nella testa e nel cuore,
    non la trattengo...

    Eppure,

    conosco la vita
    conosco le persone che la popolano
    conosco i sentimenti che in lei si intersecano,

    eppure,

    credo nella vita
    credo nelle persone che la popolano
    credo nei sentimenti che in lei si intersecano.

    Eppure

    non trattengo il rivoltarsi delle mie viscere!

    Eppure

    credo di conoscere...
    ... credevo di conoscere!

    Sposto la delusione con un soffio,
    ed il polsino della camicia mi aiuta a cancellare le amare tracce sul viso,

    così

    prendo un profondo respiro,
    indosso una nuova camicia
    e sono pronto per nuovi sorrisi,
    nuova fiducia,
    nuovi sguardi.

    Ora è tutto chiaro, ora so...
    ... credo di sapere...

    Ma in fondo che importa,
    l'importante è avere fiato e camicie pulite.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Solitudo

      Come obelischi di solitudine
      proiettati verso un cielo vuoto.
      Come gabbiani scampati a una tempesta
      La meta è ormai perduta e poco c'importa.
      Vuoto e avvizzito è il nostro animo
      e con esso languono Speranza e Amore.
      Esuli in questo deserto (da noi stessi voluto)
      arsi dal cocente astro
      come torri solitarie
      godiamo della compagnia della nostra sola ombra
      che indifferente ci assisterà fino alla nostra caduta.
      Composta lunedì 18 gennaio 2010
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        Scritta da: Albertyno
        in Poesie (Poesie personali)

        Mio Padre

        Sdraiato sul mio letto impotente verso la vita,
        ho visto i miei giorni trascorrere uno dopo l'altro,
        come una vecchina sgrana il Rosario, la donna buona chiamata morte ha sgranato i miei giorni.
        Ed ora sono qui all'ultima Ave Maria contento di andarmene da questo inferno chiamato vita,
        contento che il mio Rosario sia giunto al termine.
        Chiedo all'infermiera di aprirmi le tendine e di spalancare la finestra,
        voglio per l'ultima volta vedere il sole senza filtri,
        voglio ancora una volta respirare a pieni polmoni l'aria gelida della vita.
        Ah quanti ricordi,
        quanti rimpianti,
        ma ormai non c'è più tempo, l'Ave Maria è giunta all'Amen,
        epilogo finale di una vita priva di significato tersa di egoismo donatomi dall'ignoranza Umana,
        l'aria gelida si fa ora più calda, ancora più calda, oserei dire bollente,
        i raggi del sole si fanno forti,
        fortissimi e mi avvolgono nel loro limbo per portarmi lontano dalle mie sofferenze,
        so già che quando richiuderò gli occhi tutto questo finirà, ma in fondo è tutto quello che voglio.
        Composta mercoledì 20 gennaio 2010
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          Scritta da: Mirka Naldi
          in Poesie (Poesie personali)

          Chiuso in un cassetto

          L'illusione di riuscire
          a distrarti dai tuoi pensieri
          invece tu li tenevi sempre più stretti,
          come se avessi paura a lasciarli andare
          nella convinzione che un domani
          sarebbero tornati ad esser realtà.

          Mentre ti sentivo scivolare via
          ho fatto di tutto per trattenerti,
          ma più tiravo verso di me,
          più ti allontanavi.
          Poi è arrivato il giorno in cui
          ho dovuto aprire gli occhi
          e capire che era solo un sogno.

          Era solo uno di quei tanti sogni
          da chiudere nel cassetto
          con la consapevolezza che
          non si avvereranno mai.

          Uno di quei tanti sogni
          da chiudere nel cassetto
          con la consapevolezza
          che solo lì potrà esser realtà.
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            Scritta da: Mirka Naldi
            in Poesie (Poesie personali)

            Urlo di speranza

            Provare a gridare
            senza aver nessuno
            disposto ad ascoltare.

            È in questo
            assordante silenzio che
            mando giù bocconi amari e
            respingo lacrime salate.

            Ripercorro il passato,
            analizzo il presente,
            ripongo le mie speranze
            nel futuro.

            In un futuro
            non migliore di adesso,
            né peggiore,
            semplicemente
            un futuro con te.
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              Scritta da: orange
              in Poesie (Poesie personali)

              Doppio senso

              Col piede solletico il piede
              le mani che toccano mani
              narici schiacciate a respirare lo stesso respiro
              e labbra che sfiorano labbra
              gli occhi che guardano occhi
              rifletto
              mi volto lasciando lo specchio alle spalle
              ritorno io al singolare...
              Composta mercoledì 20 gennaio 2010
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