Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Una farfalla

Una piccola farfalla
esce, inizia i suoi
primi incerti voli.

Una mano la prende
e la depone su di
un fiore, grande e meraviglioso.

La farfalla è felice,
put le sue ali
non sono abbastanza
cresciute
per volar via.

E rimane lì,
su quel fiore profumato.

In attesa di crescere
piccola piccola
rimane sola.

Una lacrima scende
e bagna l'odoroso fiore.

Perché l'hanno adagiata
su quel trono?

La sua bellezza era
più importante
della sua solitudine.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Il paese senza scarpe

    Tante piccole case,
    appena si entra,
    la testa vien formandosi,
    un po' arruffata,
    tinteggiata di rosa
    nelle guance,
    un po' di ombretto verde,
    i capelli sono grigi.
    Via via il corpo si flette
    dirigendo le sue membra
    verso la discesa.
    L'ampiapiazza gli fa da cintura.
    Il suo cuore palpita
    attraverso il vecchio campanile.
    Le gambe scendono giù,
    quasi radici
    dell'antico borgo,
    stanche, memori
    di tanti ricordi.
    In fondo... i suoi piedi
    sono nudi.
    È strtano...
    Non ha le scarpe.
    Un po' di tenerezza
    mi prende
    per quei vecchi piedi scalzi.
    Le scarpe ormai
    consumate dai secoli
    sono rotte,
    al loro posto macerie,
    tegole cascanti,
    ostinatamente aggrappate
    alle pareti
    di case cadute.
    Ecco... mi piacerebbe
    regalare a qusto vecchio
    tenero corpo
    un paio di scarpe nuove.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Cuore di ghiaccio

      Riempirti d'ignoto,
      di buio penetrarti i silenzi,
      bruciandoli in madidi pianti
      che parole taciute non tamponano,

      non sento il tuo battere sanguigno,
      non pulsa la purpurea stella
      dell'infinita amarezza
      nelle ore che fanno più male,

      scavami come sasso di fiume
      e trascinami
      in mari di brusche conseguenze,
      lanciami esiziali lame fendenti,
      per suffragare che ancora vivo,

      ad azzardare che dentro,
      questo mio sangue
      è ancora tiepido e cammina.
      Composta giovedì 7 gennaio 2010
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        in Poesie (Poesie personali)

        Album

        Laconiche foto,
        che più non m'identificano
        su immagini foderate da cenere,
        d'ingialliti ricordi,
        eclissati dal grande tiranno;

        eccomi, tripudiante,
        glorioso negli occhi,
        radioso nel sorriso,
        irreprensibile, nei brevi istanti...
        è un'altra vita catturata;

        m'invidio e mi secco;
        vorrei confidarti,
        ragazzino stolto,
        quanto male ti farà
        leccarti ferite tra le spine;

        l'immortalità della delizia tua
        presto avrà degna sepoltura,
        ma goditela, l'innocenza,
        gustala finché puoi,
        che il tramonto non tarda a venire.
        Composta giovedì 7 gennaio 2010
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          Scritta da: Violina Sirola
          in Poesie (Poesie personali)

          Morale & morte

          Sulla collina della fantasia
          ho visto l'erba crescere, germoglio
          tenero tra il canto degli uccelli.
          Nella valle riarsa, tra le pietre
          spaccate, il desolato pianto di chi vede
          l'osceno; impietoso il canto
          degli uccelli - nel garrire
          festoso dissonanza di cuori.

          Un cacciatore, in nome
          dell'onore - sotto un cielo d'arabeschi
          dorato - una cappa di piombo decreta.
          Non nasconde in pudore
          adesca e disorienta
          -morale e morte –

          Passerotti di un giorno, un cacciatore
          stringe forte un fucile!
          Composta nel 1985
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            Scritta da: Antonio Prencipe
            in Poesie (Poesie personali)

            Fulmine

            Ho visto nevicare,
            ho visto il freddo congelare il mio cuore,
            ho visto cadere la mia anima,
            ho cercato un fulmine,
            volevo quel fulmine,
            ho caricato pistole
            ho fatto scoppiare bombe
            ma quel fulmine non scende,
            rimane nel cielo,
            a chi aspetti,
            dai colpiscimi,
            vienimi addosso,
            colpisci il mio corpo
            la mia anima è già scappata
            non esitare,
            non resto ad aspettare,
            scappo via,
            raggiungimi prima che ricomincio a vivere.
            Composta giovedì 7 gennaio 2010
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              Scritta da: Violina Sirola
              in Poesie (Poesie personali)

              Semplicemente umano

              Desiderio
              d'eterno "Non si versi il sangue
              degli eretici".
              Si è squarciata la tela
              Comunista – Nazista
              Semplicemente - Umano - Sospeso
              tra le nuvole, a svelare
              la sublime ingordigia.
              - Ci si nutre della carne del figlio.
              Dal regno delle tenebre, alla luce
              del sole
              - Meraviglioso giorno!
              Composta nel settembre 2009
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