Poesie personali


Scritta da: kyrie
in Poesie (Poesie personali)

Pensieri nostalgici

Il mare... quante volte l'ho guardato,
perso tra pensieri nostalgici,
sperando potesse portarmi con il suo lento fluire la persona a me più cara,
ma ora che son cresciuto non mi allieta più.
Il cielo... quante volte me ne sono stato lì a fissarlo,
cercando tra le nuvole tratti familiari di una promessa ormai boccheggiante,
ma ora che sono cresciuto non mi meraviglia più.
E Te... quante volte ti ho fissato,
perso tra le linee di un profilo ormai a me così caro,
tanto caro da riportarmi alla mente i ricordi di quel mare e di quel cielo,
che un tempo fissavo speranzoso,
prima che la realtà divenisse inesorabile giustiziera dei miei sogni di bimbo.
In quei sogni c'eri tu, ora lo so...
su quelle onde avrei voluto giungessi tu,
in quei tristi tramonti avrei voluto scorgere i tuoi tratti,
Quel passato che di tanto in tanto torna con il suo incedere burrascoso
a puntellare la parte più nascosta del mio cuore,
non intende abbandonarmi...
Troppe volte ho versato lacrime di rabbia,
troppe volte mai una mano ne fermava il corso...
ora sono stanco passato... sono stanco tesoro mio...
non ho più voglia di lottare
non ho più la forza
mai più ci sarà quel mare,
giuro non chiederò più di vederti arrivare...
mai più ci sarà quel cielo,
giuro chiuderò gli occhi nel guardarlo pur di non vederti,
mai più ci sarai tu...
che quella sera ti persi e non riuscii più a trovarti.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Amici oltre un'anima

    È astratto e sconosciuto
    questo sentimento dedito a te.
    Singolare e anormale vita,
    lasciami filtrare nei cunicoli dei tuoi anni.
    Abbiamo redatto un insolito contatto,
    ma temiamo la voce
    e il bagno dei nostri occhi.
    Non calcolo l'esito del mio finale parere,
    ma questa femminea e cervellotica curiosità
    mi spinge oltre.
    Valichiamo l'essenza
    che ti possiede
    e andiamo al di là della tua triste anima.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Tempo che vola

      Sono miliardi di sfoglie
      questi anni che ci
      sostengono, ci coprono e ci annegano.
      Infrangibili sfogliamo
      le pagine di vite spezzate, disastri iniqui e guerre sterminanti.
      Il dolore non ci sfiora,
      e sorridiamo tornando nelle membra
      di questo mondo odierno,
      ignari che prima o poi
      risucchierà anche noi.
      Tanti, come gli anelli nel legno
      questi giorni che ci hanno posseduto e formato,
      ma il mondo ruota imperterrito,
      e nella maratona confidiamo sempre
      di arrivare prima di chi ci oscura.
      Tante ore sfumate per far recitare
      il burattino che abitiamo,
      ma mai un attimo per osservare
      gli ingranaggi che lo fanno muovere e danzare
      sul palcoscenico di questa Terra.
      Le nostre menti sono turbate
      dal probabile giudizio dopo questa vita che tocchiamo,
      ma siamo esseri incoscienti,
      perché la vita e il tempo vanno,
      ma non tornano mai sui loro passi.
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        Scritta da: mikele74
        in Poesie (Poesie personali)

        Normalità

        Radice di genziana che cresce nel vuoto delle mie pareti,
        stanze misteriose che celano la verità,
        piani infiniti con scale tortuose,
        immagini confuse e messaggi ingannevoli.

        Cerco nella convinzione di trovare ma consapevole della mia inconsapevolezza.

        Salgo e ridiscendo tra le vie del vero e del falso,
        studio ciò che incontro incontrando ciò che studio,
        ciò che ora è chiaro, domani o tra un minuto sarà il dilemma.

        Avanti nelle convinzioni dei padri incapaci di dimostrare il sentimento,
        ma convinti che esista l'epifisi della vita?

        Perdimento e sconforto si alternano a sicurezza ed euforia,
        che debba rientrare nel canone imposto? Forse... ma non riesco, non voglio!

        La corsa diventa passo, il passo ritorna corsa... oggi giusto, domani sbagliato.

        Confusione, ancora, sibila come gas, mi assorbe, mi riporta sui binari dei nostri padri
        mi accarezza il volto e sussurra comprensione. Tieni duro!

        Folle no, non lo sono, ma posso diventarlo se non accetto... la normalità!
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          Scritta da: Maria Savasta
          in Poesie (Poesie personali)

          Il mio Credo scolpirà l'Amore

          Sorgerò
          da ceneri azzurre
          dal pozzo
          di mia sepoltura
          di drammatica memoria,
          non ci saranno
          mani
          a modellare
          l'animo mio
          appiattito
          da bassi colpi
          di rovente stiro
          su infausti giorni.
          Il mio credo
          scolpirà l'amore,
          lo dipingerò
          coi colori del sole
          e attenderò
          che il suo sguardo
          lo trafigga
          ancora.
          Composta giovedì 15 ottobre 2009
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            Scritta da: vesna
            in Poesie (Poesie personali)

            Volto

            Quanti pensieri una mente può contenere, cattivi, meravigliosi, momentanei o duraturi, tanti, troppi a volte.
            Un'immagine li accompagna, una sublime immagine confusa, che diventa sempre più chiara ad ogni battito del tuo cuore, tanto da riuscire a coglierne l'innaturale bellezza che la caratterizza.
            Una melodia si sovrappone ad essa come a volerne esaltare la magia.
            Ed ecco quel volto, i suoi occhi, prigione di quella celestiale atmosfera che solo in un sogno puoi credere reale.
            Il suo spirito, animo nobile e profondo, dai modi gentili, ma forte al tempo stesso, forte e sicuro.
            Potresti dedicargli ogni parte del tuo essere, guardarlo tutte le volte come fosse la prima, amarlo dal primo istante fino alla tua morte, annullare te stessa pur di veder sorridere i suoi occhi.
            Ti basta solo stargli accanto per realizzare quanto meraviglioso sia vivere.
            Quante emozioni può suscitare un pensiero,
            quante emozioni può suscitare il suono di una voce, calore, sicurezza, dolcezza.
            È tutto così perfetto, rassicurante, coinvolgente, lui è in te, nel tuo cuore, nella tua mente, nelle tue vene... come gli si può rinunciare?
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              Scritta da: Maria Savasta
              in Poesie (Poesie personali)

              E Sarà Giorno

              Fermo respiro
              ascolta il tuo
              su auloròsa pelle
              del ricordo,
              veloci ritmi
              emozionali,
              palpiti
              d'anima notturna
              sola
              come libero aquilone
              reciso
              dal suo filo
              di passione,
              seduto
              su nube di cuscino
              enfiato
              da tenere lacrime
              e morbide orazioni.
              E verrà la Luna
              a rapire
              il canto del silenzio
              pel suo mar della tempesta.
              E sola resterò
              coi muti tuoi sorrisi
              di pace:
              e
              sarà giorno!
              Composta giovedì 19 novembre 2009
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                Scritta da: Nadia
                in Poesie (Poesie personali)

                Voglio dirti dove sei

                Ti amo e ti amerò
                non fino all'estremo respiro
                non fino all'ultimo battito
                bensì fino all'ultima perla di rugiada
                che s'asciugherà sui germogli
                del giardino della mia anima
                è lì che da tempo dimori
                non so se te l'ho mai detto
                lei è la tua reggia

                Ti chiedo allora
                "Potranno mai
                la rugiada ed i giardini
                morire
                senza mai mostrare la loro bellezza?"
                La risposta già la sai
                ma di più ti voglio dire
                essi non moriranno mai
                e basta.

                Silenzio

                Un punto alla fine
                della mia, della tua storia
                nient'altro aggiungerei
                se non che
                come le rose
                tu sarai l'eterno
                ed il sommo abitante
                della mia infinita rugiada
                della mia immortale erba
                della mia terra senza fine
                dei miei colori senza limiti.
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                  Scritta da: pifferaio
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'uomo col sigaro in bocca

                  L'uomo col sigaro in bocca
                  cammina strade metropolitane

                  e rombano le auto
                  lampeggiano i semafori
                  urlano i clacson
                  esplodono i gas

                  veste un doppiopetto grigio
                  e non sa dove va
                  se non che va
                  sempre

                  Non ha figli
                  non ha casa
                  non ha nessuno

                  Il suo viso non ha espressione
                  mentre rigira il sigaro in bocca
                  e non l'accende mai.
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