Poesie personali


Scritta da: ange
in Poesie (Poesie personali)

Luci

Pulsano all'imbrunire.
Parlano,
un brusio sommesso.
Chiamano
con voce indistinta
e confusa nel vento.
Il loro richiamo
giunge fino a me,
portato dall'umidità della notte,
una notte che scende piano,
che tinge di nero
gli ultimi colori del sole.
Brillano
e si spengono,
gemono,
urlano
e cantano.
Sono solitarie,
nel loro accavallarsi
si fondono tra loro.
Sono piccoli puntini di vita,
persi nell'infinità del buio.
A volte piangono
lacrime che non hanno,
e soffrono
il dolore del mondo.
Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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    Scritta da: Tamara P.
    in Poesie (Poesie personali)

    Il canto del mare

    Ascolto il tuo suono soave
    intanto i miei pensieri
    vagano per vie sconosciute
    ti guardo
    e mi perdo nella tua immensità
    quanti colori
    riflettono la tua bellezza sulla Terra
    il cielo
    si confonde tra le tue onde
    il sole e le stelle
    ti accolgono nel loro splendore
    il canto della tua linfa
    è vitalità per chi ti ascolta.
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      Scritta da: A. Mugno
      in Poesie (Poesie personali)

      Brezza leggera

      È come brezza leggera, la sensibilità;
      come ferita
      che si chiude e si riapre,
      senza rimarginarsi mai.
      È il vessillo di una fragilità
      mascherata che si plasma,
      si nutre delle svariate forme
      del divenire,
      sapendo di non volersi abbandonare
      al disagio del mondo...
      è invertire le assonanze dell'anima,
      non tradire l'impronta dell'essenza,
      svincolarsi dalla gabbia delle posizioni.
      La sensibilità è la ricchezza
      di un tesoro
      che concede ad una donna
      la speranza di sognare.
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        Scritta da: Gisel
        in Poesie (Poesie personali)
        Dio. Un sol nome puro.
        La speranza. La via. La giovinezza dei cuori. Il regno. Quel segno.
        Provar l'ebbrezza per l'attesa della sua venuta. Le paure si annullano dinanzi alla promessa. Il cuore batte di nuovo. La salvezza. Dio, sei sempre tu che bussi alle anime... rendici degni della tua parola, dona saggezza, quella che via mai vola.
        Fede, la fortezza che si vede. Opere per credere.
        Cristo Gesù, figlio di Dio, dammi la tua mano. Ed io mai più andrò lontano. Per te è devozione.
        Amore, coraggio e gloria al tuo nome con ammirazione.
        La vittoria della tua resurrezione, la tua venuta per sconfigger l'afflizzione.
        Vedo te, mia ispirazione... Fiducia nel tuo amore.
        Pace, riposo, risposte... la meta.
        Per aver la realtà della tua onnipotenza.
        Amen.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Dormi al mio amore

          Sulla curva di Semese
          s'ode il murmure del vento
          che confuso vibra sul vetroso
          cielo tra gli ultimi sprazzi
          del già celato sole.
          Sento il tuo dormire
          nello specchio del mio volto
          arruffato di bianca spuma.
          Dormi al mio amore
          sulla curva del castello
          nero Semese, al buio est,
          tra i riflessi raggi dell'anima
          nel traslucido fuoco leggero.
          Sospira morente il cuore,
          lenta agonia d'attesa, appeso
          al filo umido di ragno.
          Composta sabato 28 novembre 2009
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            in Poesie (Poesie personali)

            Rosa rossa

            Il tuo sguardo finito volto
            a scrutare l'infinito cielo,
            mi riempie di gioia.
            Veri gli occhi tuoi, ora,
            si illuminano nella propria bellezza,
            non turbata da effimeri sentimenti.
            Le tue labbra, labbra infuocate
            protese e silenziose sono tacito vulcano
            che ribolle nel cuore eventi incandescenti.
            Come sei bella nei turbinii
            di silenziosi pensieri che vanno
            tra galassie a cercare il tuo essere,
            terra ubertosa stracolma di vita
            in ogni respiro, e tu non sai
            che sei bella. Bella, io ti respiro,
            sospiro a distanza, rosa rossa;
            la tua fragranza mi inebria, mi tiene.
            Respirarti, amarti mi basta
            al là della siepe del tempo
            ove ti sei posta con i tuoi fedenti.
            Libera, ora, dalle mie oppresse voglie,
            decidi la distanza con il tuo colmo
            di spine. Godo nel vederti sempre bella,
            soffro a non sussurrarti vicino-vicino,
            le parole d'amore che amavi sentire.
            Mi consumo a non poter poggiare
            le mie labbra alle tue rosse,
            e la mano tua sul mio cuore,
            per non perdere l'ultima stilla di speranza.
            Composta martedì 27 ottobre 1998
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              Scritta da: Gisel
              in Poesie (Poesie personali)
              Gesù, dolce sogno.
              Un soffio d'or di spiriti beati, ci rende calmi e quieti nelle ore dell'attesa! Un'invincibile vittoria, gloriosa liberazione.
              La sposa per Gesù brama riposo, sogni sereni, senza mai più inganno. Voglia Dio protegger i sentier e per il vangel mai venir men!
              Grazie padre.
              Son figlia tua. Liberata dagli inganni, e da tutti gli affanni.
              Grazie padre. Salmeggiarti è il vanto, e amar Gesù con il cuor tanto. Sonno protetto da Dio, per quel dì del tuo incontro.
              Alleluia. Ti loderò in eterno. Amen.
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                Scritta da: Gisel
                in Poesie (Poesie personali)
                Il mio ricordo: il primo amor
                un messaggio vuol esser per tutti voi... a voi amici miei, che mi teneste per man fin al dì del vero si. Chiesi una preghiera da dedicar, e un messagger di Dio questo mi volle sussurrar: seguimi disse il buon Gesù, a lui dona tutto, e il dolor non lo vedrai mai più.
                Scelte importanti, quasi strazianti... Volevan far creder quel nemico,
                ma Gesù scese dal suo trono e mi si mostrò subito amico.
                Va! Mi disse. Il cammino è lungo. Tanto c'è dare, tanto da imparare.
                Ma i comandamenti mai non scordare.
                Guardo chi ero, e dissi, non mi piace.
                E ora che son qui a dirlo a Voi, quel dolore finalmente tace.
                Mirai dritto alla verità, per dar gloria a Dio per la sua maestosità.
                Giovani, a voi ora è il mio grido, non vacillate, date spazio all'amor e nella fede restate-nulla c'è di buon là fuori, non siatene attratti, chi vi parla conosce un mondo fatto di veri matti.
                Ma ora le catene son spezzate e nel nome di Gesù, sol benedizioni realizzate.
                Nostalgia è nel mio cuor, ma con fiducia vado avanti, confidando che io in voi dimori ancor.
                Siate ferventi e zelanti, di nulla mancanti.
                La venuta di Gesù è per tutti i Santi. Prego ch'io abbondi di saggezza e d'ubbidienza e di fede mai restar senza...
                Composta domenica 8 marzo 2009
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                  Scritta da: Gisel
                  in Poesie (Poesie personali)
                  L'incontro... l'eclisse... il miraggio...
                  il ricordo. L'arresto di un cuor!
                  Quello sguardo. Quel ritorno.
                  Riti ormai andati. Riti mai dimenticati.
                  Conferenza dei tempi. Del tempo. Quel maledetto inganno d'identità mai svelata. Un cuore fallito nell'ordigno d'un mondo mai nutrito.
                  I perché. Poi tu, misterioso re.
                  Chi sei? Io mi domando.
                  Mi chiedi che vuoi la vera me. Ma non risponde, ahimè, nemmeno a me.
                  Gli han bussato i re del celestiale segreto, lo han sfiorato le paure del mistico Amleto, ma dì ciò che tu domandi, non ne sento il sospiro, se non un rimpianto e doloroso ritiro.
                  È l'addio a quella me a nuove paure, e mai più nuovi se.
                  Solo io e te.
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