Poesie personali


Scritta da: Tamara P.
in Poesie (Poesie personali)

Perdonami

Ho pronunciato parole d'acredine
ho ferito colui che tacito
ha udito rabbia e dolore
discendere dalla mia voce
quale perdono
mi sarà dato questa volta
quale grande amore
dimenticherà senza rancore
conosco quel volto
il profilo dolce
il sorriso gentile
la mano avvolgente
che mi protegge da ogni eventuale pericolo
conosco il sogno che ci ha fatti incontrare
la consapevolezza
di poter perdere
ciò che tenacemente ci unisce.
Composta giovedì 10 settembre 2009
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    Scritta da: Sonia Dem.
    in Poesie (Poesie personali)

    Lui

    E mi volò negli occhi coi suoi candidi silenzi;
    muto di parole, carico di sogni e gesti.
    E mi volò negli occhi e coi suoi cieli immensi;
    carico di sguardi, accanto al mare,
    uomo di favole lontane.
    E mi volò negli occhi facendomi tremare...
    baciando le sue labbra,
    ninfee di primavere,
    brillavano nel cuore.
    Composta martedì 1 dicembre 2009
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      Scritta da: Sonia Dem.
      in Poesie (Poesie personali)

      Africa

      Notte d'Africa
      Dove il calore si sperde
      e il bimbo vuole diventare grande.
      Giorno d'Africa
      Caldo come è caldo il sole
      Collane di mosche che danzano sul cuore.
      Notte e Giorno...
      l'Africa si perde nel mondo.
      Il bimbo non ha più la sua casa
      La mamma col seno di mimosa
      Veglia sul mondo con il suo fiocco rosa.
      La pelle secca come una pergamena
      Brilla nella luce della sera
      E mamma e figlio sono una cosa sola
      Fame nel mondo
      Non è più un giro tondo.
      Composta martedì 1 dicembre 2009
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        Scritta da: Gilda Terrieri
        in Poesie (Poesie personali)

        Solitudine

        Ho sempre cercato di evitarti,
        ma senza neanche rendermene conto
        eri già presente in tanti momenti della mia vita.
        Certe volte mi hai terrorizzata ed io, spaventata
        mi rifugiavo fra la gente, fra le luci e i colori.
        Eri un tormento!
        Ma a distanza di tempo, ormai mi sento prigioniera di te,
        e non posso più vivere senza di te.
        Chi meglio di te mi capisce,
        mi ascolta,
        mi comprende.
        E non mi tradisci mai! Sei sempre con me!
        Ti dedico questa poesia... mia adorata solitudine!
        Composta giovedì 26 novembre 2009
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          Scritta da: Leomar
          in Poesie (Poesie personali)

          Oltre

          Coccolandomi del tuo Amore maledetto, fui rapito da un'immagine che mi portò in un luogo senza vita, vedendo ogni maledizione che questa meraviglia scatena nell'uomo, la sua felicità eterna o il suo inferno di ghiaccio.
          Questo luogo privo di aria, non mi dava nessuno tipo di sensazione, e lì riuscii a capire cosa poteva essere questo Amore;
          Fantasia, speranza odio, saggezza... vita.
          Niente porta l'uomo a unire il suo esistere come questa parola, io ne fui ammirato, ma ahimè non potei capirlo essendo uomo dannato dalla sua speranza mai ricambiata.
          Forse sono io che che ho dato a me stesso questo privarmi di una rinascita o forse non sono io che non ho conquistato questa porta eterna, comunque sia, non abbandonate mai il vostro destino, niente, che sia bianca o che sia nera, la verità potrà vivere in voi se non si dona almeno una volta la propria anima.
          Ecco finalmente ho capito, l'anima è il nostro Amore, un'amore che va aldilà della nostra conoscenza, e per questo solo in pochi possono leggere, attraverso altri questo destino senza fine.
          Amatevi, amateci, amateli.
          Composta venerdì 4 dicembre 2009
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            Scritta da: Amo un Angelo
            in Poesie (Poesie personali)

            Vento Struggente

            L'amore è come il vento, ti travolge, ti avvolge,
            lascia il suo profumo nell'aria, in un attimo ti rendi conto di essere felice,
            di avere la forza di affrontare tutte le difficoltà della vita, sapendo di aver trovato la tua metà,
            ciò che ti completa, che ti permette di essere unico almeno ai suoi occhi.
            Ma allo stesso modo, il vento dell'amore può distruggerti, portandoti via tutto,
            lasciandoti solo il vuoto, quel vuoto che senti nel cuore e che solo lui può colmare.
            Da invulnerabile, ad un tratto diventi fragile, le cose che prima ti sembravano facili,
            ora diventano impossibili, perdi completamente la fiducia in te stesso.
            E una maledetta sensazione di solitudine ti avvolge, ti soffoca;
            e chiudendoti in te stesso in un angolino, ascoltando casomai quelle canzoni che hai nel lettore
            che ti riportano ai momenti più belli ed importanti passati con lui, ti
            stringi tra le tua braccia, chiudendo gli occhi ed immaginando che quello
            sia un abbraccio della persona che ami.
            Riaprendoli però scopri che la verità è un'altra;
            è troppo tardi pure per pensare, che già le prime lacrime scendono rigandoti il volto.
            Il dolore cresce quando tu lo rivedi, avendolo a pochi centimetri da te,
            ti batte il cuore a mille, vorresti baciarlo, stringerlo a te e sentirlo solo e unicamente tuo,
            e soffri sapendo di non poterlo fare.
            E capendo che quei bei momenti non torneranno mai più,
            senti il tuo cuore frantumarsi in migliaia di pezzi,
            sapendo che prima o poi la ragione della tua vita potrebbe essere tra le braccia di un altro.
            Bisogna però rispettare le decisioni degli altri;
            oggi piango, ma forse un domani, mentre guarderò le stelle sorriderò sapendo che tu sei felice.
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              Scritta da: Antonella
              in Poesie (Poesie personali)

              L'amaro in bocca

              Attonita e assorta
              mi abbandono a insoliti esercizi
              di taratura.
              Potrò calcolare
              quale il dolore più greve
              quale il giogo più angusto?
              Le parole irriverenti
              o il buoi del silenzio,
              arma tua affilatissima,
              che contro me scagli
              con volontà d'offesa?

              I conteggi del cuore
              fan difetto dell'acume
              necessario alle stime,
              i conti non tornano mai
              c'è sempre una carenza
              o un eccesso.
              Preferisco l'eccesso,
              posso incontrare
              con chi spartir
              quel che resta.
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                Scritta da: Antonella
                in Poesie (Poesie personali)

                Evasioni

                Il silenzio della sera
                nella dimora deserta
                senza fretta
                mi avvolge,
                concedendomi il ristoro
                di momentanea quiete.
                Mirabile prodigio,
                all'umana creatura concesso,
                navigar nelle anelate terre
                con viaggio etereo e lieve.
                Anch'io quieti mari solcai
                quando intorno la tempesta vessava,
                anch'io le stanche membra distesi
                quando intorno la fatica stremava.

                Da quel peregrinar
                sempre ritorno feci.
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