Poesie personali


Scritta da: Valentina Sogna
in Poesie (Poesie personali)

Nerozero

Io mi guardo, e vedo Nero
come quella notte in cui la luna
a malapena si vedeva
lei a brillare ci provava
ma non ci riusciva
e poi a nessuno, sai, glie ne importava

Nero
come se pensassi a quel colore
che un silenzio può spiegare
quell'assurda sensazione
fare finta di star
bene, e poi morire dentro, dentro al

Nero...

Nero, macchia impertinente
nero, cieca ambiguità
Nero, questo nero
quanto male fa
Nero, sempre più frequente
nero, quotidianità
nero, come il nero
che mi assorbirà.

Mi riguardo, e vedo Zero
come quello che mi attribuisco
quando sbaglio, e non capisco
perché se tra diecimila
io non sono neanche
l'ultima, in gara non ho posto

Zero
come zero son le volte in cui
ho tentato di rialzarmi
me ne stavo inerme a terra
tanto lo sapevo
che sarebbe stato tempo perso

Zero...

Zero, numero fasullo
zero, a cosa servirà
zero questo zero
quanto male fa
Zero, sempre più frequente
zero, quotidianità
zero, ed è uno zero
che mi annullerà.

Però penso che sia vero
so che in fin dei conti basta poco
ceto, non è affatto un gioco
ma chissà quante persone
come me si senton
fragili, frammenti di cristallo

è vero
che la gente spesso è un po' insicura
vede il mare, ne ha paura
ma si butta nonostante
le correnti sono
forti, nuotano controcorrente

Spero
di riuscire ad essere migliore
da chi lotta, imparare
che alla fine il gioco vale
la candela, e dunque
tiro avanti, non c'è Nero e non c'è
Zero, dentro me.
Composta mercoledì 7 ottobre 2009
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    Scritta da: Fiore1961
    in Poesie (Poesie personali)

    Ho bisogno di te

    Ho bisogno di te quando mi sveglio.
    Ho bisogno di te mentre lavoro.
    Ho bisogno di te nei miei sogni inquieti.
    Ho bisogno di te e dell'anima tua.

    T'ho cercata attraverso mille rovi di spine.
    T'ho amata in cento letti stranieri.
    M'hai riempito le notti con soavi pensieri.
    M'hai lasciato il cuore in penosa tensione.

    Si, bramo una donna
    che nulla chieda al mio fianco;
    una donna che sappia capire
    che soltanto così io esisto.

    Un passerotto mi sento se chiuso in gabbia;
    un passerotto in gabbia non avrà che la morte.
    Non c'entra l'orgoglio o un altro motivo,
    ma di questo mi nutro: spero tu l'abbia capito.

    Vorrei tanto volare e librarmi nell'aria
    per poi fermarmi nel tuo splendido nido
    e poi volare, volare fino a stancarmi
    cantando felice per tutto il tempo restante.
    Composta domenica 13 ottobre 1991
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      Scritta da: Anna Vitale
      in Poesie (Poesie personali)

      Zingara

      È una zingara la mia anima

      Scappa girovaga,
      danza,
      scalcitra,
      annega se la inondi,
      urla se la lasci,
      sputa se la offendi.

      Occhi neri e profondi ha
      la mia anima,
      vellutati ed aggressivi,
      forti e dolci,
      bui e luminosi.

      Cerca carezze la mia anima.
      Composta domenica 2 dicembre 2007
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        Scritta da: Antonio Catolla
        in Poesie (Poesie personali)
        Hai mai visto l'amore?
        Hai mai visto l'amore?
        Greco, immacolato,
        dittatura di un pensiero

        Hai mai visto l'amore?
        Hai mai visto l'amore?
        Creatura multiforme,
        attesa di un suono amico

        Hai mai visto l'amore?
        Hai mai visto l'amore?
        Silenzi di una passeggiata,
        mura consumate nella città nuova

        Hai mai visto l'amore?
        Hai mai visto l'amore?
        Di tempo e spazio assassino,
        della verità prestigiatore, a bocca aperta il bambino

        Hai mai visto l'amore?
        Hai mai visto l'amore?
        Occhio nell'occhio, pensiero nel pensiero
        comunicazione divina

        Hai mai visto l'amore?
        Hai mai visto l'amore?
        Io l'ho visto
        in via Ponchielli, e avevo gli occhi chiusi.
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          Scritta da: Serena Lamagna
          in Poesie (Poesie personali)

          L'onda del mare

          Proviamo a dimenticare...
          Ma il cuore non ne vuole più sapere di amare.
          La mente si abbandona al tempo,
          e la speranza cerca di curare le ferite.
          Ma sono troppe
          come le onde del mare.
          Adesso non restano che
          frammenti,
          piccoli pezzi che non possono
          nemmeno essere sfiorati.
          Ormai hai fatto la tua scelta e nessuno
          dei miei sforzi è servito.
          Ti allontani come un'onda mentre
          io come la sabbia aspetterò
          per l'eternità un tuo ritorno.
          Arriveranno altre onde con piccole gocce di te
          ed il resto sarà un nulla che rifiuterò.
          Il vento ti spingerà lontano da me,
          gonfiandoti di gioia, ed io sarò felice per te
          anche se non potrò riaverti
          continuerò a sperare che la vita non ti tradisca mai.
          Cullerai tanti corpi tra le tue braccia,
          amerai tanti posti mentre io resterò a guardare
          augurandoti d'aver trovato la giusta isola
          quella che da sempre cercavi,
          e se tu non l'avrai ancora trovata piccola onda,
          io sarò il vento che ti spingerà verso i tuoi sogni,
          un barca che scivolerà su di te,
          un delfino che giocherà con te per non farti mai annoiare
          sarò tutto ciò che vorrai e non smetterò mai d'aver bisogno di te!
          Composta sabato 11 novembre 2006
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            Scritta da: Simona Raschi
            in Poesie (Poesie personali)

            Ti porterò in alto

            Ti porterò in alto
            dove nessuno potrà vederti

            Ti porterò dove le nuvole sono schiuma
            dove il sole splende ma non acceca

            Ti porterò nel mio mondo
            Dove il tutto racchiude ogni cosa

            Ti porterò in alto
            dove l'aria che respirerai sarà il mio respiro
            dove il calore che sentirai sarà quello del mio cuore

            Ti solleverò
            sino ad arrivare dove nessuno potrà ferirti
            dove nessuno potrà colpirti

            Ti porterò dove tutto è magia
            quella vera
            quella pura
            dove l'amore trionfa.
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              Scritta da: Simona Raschi
              in Poesie (Poesie personali)

              Né carnefice né vittima

              Né carnefice
              né vittima
              ma è difficile
              staccarsi con dolcezza
              come fare
              per non insanguinarmi con la ferita del tuo cuore?
              Staccarsi facendo un passo alla volta
              come fare
              per non sentirmi strappare il cuore dalle carni?
              L'amore è laddove c'è evoluzione
              troverò la mia nuova evoluzione e tu troverai la tua
              con amore ti cedo ad altri
              con amore mi abbandonerò ad altri
              così semplicemente
              né carnefice
              né vittima.
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