Poesie personali


Scritta da: Serena Lamagna
in Poesie (Poesie personali)

La possibilità

Se c'è una possibilità che Tu non puoi mostrarmi,
non dirmelo,
taci e fingi,
sorridimi e tienimi al tuo fianco,
non lasciarmi
stringi la mia mano nella tua e
continua a camminare
lascia che io possa camminare con te,
che io guardi quello che vedi tu,
anche se non ci sono
possibilità o ragioni, tu non dirmelo.
Non guardare i miei fallimenti
Non chiedermi di farmi forza
Potrei fallire,
tienimi solo accanto a te
anche se io dovessi mostrarti
ciò che non vuoi vedere
tu amami sempre.
Quando sentirai che
Il mio cuore non batte più Come prima
Dammi respiro fingendo che
Ci siano delle possibilità,
anche se queste non ci sono
tu fingi e sorridimi,
sei la mia forza la mia possibilità
felice e spensierata,
Anche se dovessero separarci
le distanze i pianeti il cielo
so che ci sei e che sei la mia possibilità.
Composta venerdì 17 ottobre 2003
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    Scritta da: Roberta Bevilacqua
    in Poesie (Poesie personali)

    Navigatrice solitaria

    Navigo qui, solitaria dai sorrisi,
    Navigo qui, solitaria dai sogni,
    Navigo qui, lontano dalle luci della città
    che si spengono in questo cuore vuoto.

    Navigo qui, in questo mare di lacrime dolciastre
    di questo cuore che ha le labbra salmastre.
    Navigo qui tra nuvole di fittizio cotone bianco,
    Navigo qui ove una lacrima bagna un sorriso erroneo.

    Navigo qui, da sola in questo immenso buio,
    Navigo qui, senza remi né mani, senza cuore, ne'ali
    senza gioia né dolore, né gaiezza in questo cuore.
    E navigo senza te, faro della mia notte, luce del mio giorno,
    e navigo qui, in quel cuore in cui non so farci ritorno...

    Navigo ormai con stanchezza, con le braccia penzoloni l'acqua,
    col volto rigato dalle lacrime del mio passato.
    Navigo lontano miglia da questo dolore, che non è più bagliore
    ma solo una lama acuminata nel sorriso del mio cuore.
    Composta giovedì 10 dicembre 2009
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      Scritta da: Roberta Bevilacqua
      in Poesie (Poesie personali)

      Frammenti d'anima

      Ci sono attimi nella vita in cui ti senti sola,
      triste, incompresa, diversa...
      Ci sono attimi nella vita in cui ti senti piccola,
      fragile, impaurita, senza cuore.

      Ci sono attimi nella vita in cui il mio cuore è mesto,
      mi guardo intorno e sono e mi sento diversa,
      dissimile al mondo per la mia fragilità, la mia anima,
      e non so ancora se amo me stessa, o se sia riuscita a trovarmi.

      Se mi guardo con occhi estranei vedo una ragazza dagli occhi grandi,
      ma che dietro raccontano tanta vita, raccontano tanta tristezza,
      tanta di quella felicità che forse per lei non arriverà mai,
      perché in quegli occhi non riuscirà mai pienamente ad esprimere
      quella persona che nessuno conosce.

      Quella che piange davanti ad un film che parla d'amore,
      quella che sogna nonostante sia ormai cresciuta,
      quella che non smetterà mai di farlo finché il suo cuore
      le ripeterà di essere ancora una piccola principessa.
      Composta giovedì 10 dicembre 2009
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        Scritta da: nina.*
        in Poesie (Poesie personali)

        Luna

        Ti guardo e vorrei perdermi
        in quel profilo di luce

        Luna... sola.

        Tra tante meteore di piccole luci
        tu domini le tenebre
        Ora sorridi, ora sei triste
        Ti culli tra venti
        ti lasci accarezzare
        da una nuvola passeggera
        Oh luna!
        Veder sparir una parte di te

        Mi soffermo al momento
        aspettando una luna nuova
        e... tu lì... bella, lucente, tonda

        Chiudendo gli occhi, son lì con te
        io dentro, rannicchiata
        mi perdo in un sonno di stelle.
        Composta venerdì 19 agosto 1994
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          in Poesie (Poesie personali)

          Bavanera

          Elettiva vertigine espressiva
          scintilla aurea che mente solchi
          guizzo creativo figlio dell'estro
          poesia sei o poesia ti proclami?
          Nuova, luccicante o sbiadito reperto
          dormiente in crestomazie ingiallite
          se ci dai pazzi voli e ci tuffi nella luce
          convinti noi ti diciamo: poesia tu sei!
          Ventata di armonia, melodia di Musa,
          gaudente assonanza, sempre in alto
          tu porti il cuore di chi umile bipede
          devoto innamorato ti ascolta!
          Filigrana d'anima invisibile
          taglio e cucito di suoni
          trama di ritmi, tintinnio
          tra percossi precordi,
          distillato e infuso di emozioni,
          sorpreso ti conobbi
          quando ad un inaspettato
          risveglio su uno schermo
          di immagini mi sorridesti.
          Come radiosa alba
          spuntata da un lucernario
          ebbro di sole poi ti guardai,
          per tanta intensità di luce
          il cuore si smarrì nel tuo incanto
          gli occhi di lacrime si bagnarono
          quando il nettare che ti nutre
          si discioglieva sangue nelle mie vene.
          A lustri nomi, con te imparentati
          chiesi forma, senso e lineamenti;
          non iniziato e privo di talento
          con goffe esibizioni e fallimenti
          accanito adulatore ripetutamente
          tentai di riprodurti essenza.
          Volevo affidarti il raccolto
          maturo dei miei sensi cresciuti
          ciò che intendevo del mondo
          e a cui non sapevo dare voce:
          saghe di sogni, convergere di pene
          torreggiar di amori, intrecci di illusioni
          martellar di sconforto, pozzi di dolore
          avvisaglie di paure, nomi su croci!
          Dalla balaustra celeste
          dove talvolta l'anima s'affaccia
          per l'invito di voci lieti o atroci
          che s'alzano dal mare umano
          quante nasciture meraviglie
          emergono dalle tue spume
          quali ambizioni di immanenza
          allatti generosa col tuo seno!
          Riparo e confidente sei
          per coloro che sanno e vano
          insorgono e ancora gridano
          contro i misfatti del tempo
          tempo che passa come la vita
          preda di un risucchio eterno
          che risparmia solo te e la tua prole.
          Oh Musa dammi ancora fiato
          per umilmente renderti omaggio
          prima che la morte mi sfiati!
          Composta giovedì 8 ottobre 2009
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            in Poesie (Poesie personali)

            Scaduto o mancante è ogni altro sogno

            Non urla di vento o di umani
            o altro accidente possibile
            aggirante per il vulnerabile corpo
            mi fa veglio in questa notte
            lunga e vivissima di ricordi.
            Nel buio silenzio che regna
            mi accerchiano e opprimono immagini,
            si appressano e mi calpestano
            fatti trascorsi come zoccoli di cavalli sfrenati,
            nelle mia povera mente indifesa
            transitano profili di volti indecifrati
            or verginali or dilavati di ogni leggiadria
            sorgivi di lampi or benigni or astiosi
            si accampano poi sullo schermo vitreo
            della finestra libera di tendaggi.
            Che sobilla il cuore, che mi agita
            e intorpidisce un me furioso
            che mi fa infermo di quiete d'anima?
            Oh i ricordi tristi e durevoli
            i sentimenti di ieri, gli istupidimenti
            di sogni che si assembrano
            e come serpi si attorcigliano
            fino a soffocarmi nell'incredibile.
            Primeggia la tristezza che fu
            e ritorna in questa oscurità, spirante
            la odo e mi affatica, prende più forza
            se un accenno è in me di allontanarla.
            Via fantasmi, creature del passato
            che allattate altri consanguinei
            andate via! Sono stanco e voglio dormire:
            cessi il vostro imperio e si colmi
            di pace questo vuoto di assenze.
            -Scaduto o mancante è ogni altro sogno-
            così sbuca e recita l'informazione che espio
            così mi dice l'insonnia ogni sera
            se male assortito è il dosaggio
            di ricordanze tristi e liete.
            Composta martedì 1 dicembre 2009
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              Scritta da: Maria Di Grumo
              in Poesie (Poesie personali)

              Baci e carezze

              Ad un uomo o ad una donna,
              al bimbo o all'anziana madre,
              all'amico dei vecchi ricordi,
              il dono di un bacio o di una carezza.

              Dono d'amore o simpatia,
              brivido di gioia,
              brivido di tenerezza.
              Carezze e baci,
              sprazzi di luce come arcobaleno dopo un temporale
              gioiosa riconciliazione,
              al seguito di infinito amore.
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                Scritta da: Maria Di Grumo
                in Poesie (Poesie personali)

                Nel vuoto e nel silenzio

                Il silenzio è rotto
                dal rumore di chiavi.
                La casa vuota mi accoglie.
                Nel silenzio
                la coltre disordinata,
                la biancheria da stirare spiegazzata,
                il suono sordo, incantato, di una vecchia bambola rotta.
                Nel silenzio non sopporto nulla,
                mi affretto allora a spalancare la finestra.
                Finalmente il vuoto si riempie, il silenzio svanisce piano.
                Entra luce, entra l'afa di un'estate interminabile
                tutta da dimenticare,
                il fischio del treno,
                lo schiamazzo di bimbi che giocano di sotto,
                ed ecco,
                finalmente,
                la vita che vorrei,
                nella gioia delle voci,
                dei suoni e dei rumori.
                La vita riprende.
                Senza, vita non ho.
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                  Scritta da: Maria Di Grumo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Ragioni del vivere

                  Vivere,
                  devo,
                  anche quando penso al buio dei giorni tristi,
                  che scorrono senza sorriso.
                  Vivere,
                  devo,
                  anche quando i sorrisi fuggono lontano,
                  come su un treno imprendibile che corre
                  su un binario distante.
                  Vivere,
                  devo,
                  per i pargoli,
                  innocenti creature nate dall'amore di giorni felici.
                  Vivere,
                  devo,
                  per loro e non per me,
                  devo,
                  sforzandomi di sorridere ancora.
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    I giochi del pittore

                    Senza nome, in un angolo
                    da cui niente era visibile nitidamente
                    stava seduto, ritratto
                    al posto che la Natura gli aveva riservato.
                    Come un invitato immobile
                    ma a suo agio tra gli ignoti.
                    Portava vesti stinte
                    e i graffi della vita
                    in quelle tele dipinte
                    e tra le pieghe delle dita.
                    Ad ogni passo che s'accostava
                    ad ogni freno che sibilava
                    lo sguardo del pittore crucciato
                    s'incassava nel profondo
                    e restava solo nel suo viaggio
                    Fuggendo alle sirene notturne e agli strazi
                    in cerca di pupazzi e di falene.
                    Oggi la sua sedia è ruggine,
                    i suoi pennelli formicai
                    e i colori li han sciolti nell'erba le stagioni.
                    Ma in mezzo ai fiori in dono sempre freschi
                    c'è ancora l'estro che ha guidato l'uomo nel miracolo.
                    Oltre l'argine non un fiume ma il mare
                    nella magia dell'onda
                    e all'altra sponda aquiloni e gabbiani di nuvole.
                    Il camino fumoso della Centrale
                    un faro per le navi e i cavi della luce
                    fili sottili per maestri d'equilibrio.
                    Così nascosta nell'ombra
                    sembra una casa che splende la sua tomba.
                    Composta lunedì 30 novembre 2009
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