Poesie personali


Scritta da: Mariluce
in Poesie (Poesie personali)

Care Maestre

Care maestre, che state leggendo,
A voi, al vostro cuore ora stiamo scrivendo...
Un anno, il secondo, abbiam superato,
E questo è il racconto di quanto imparato;
ma prima di andare avanti a narrare,
Vogliam tutti quanti voi ringraziare:
le cose imparate son tante davvero,
Ma più d'ogni altra, partendo da zero,
abbiamo capito che esser vincenti,
Vuol dire esprimere i nostri talenti
e unendoli insieme, in gioia e armonia,
scaliamo anche il monte più alto che ci sia!

Già solo che ognuno, a ruota, sia stato
il capo di classe in diritto assegnato,
è solo il primo, tra i tanti segnali,
di quanto noi abbiamo maestre speciali!
Ma questo non basta, vogliamo elencare
tutti i motivi per potervi elogiare:
fin dall'inizio, ci avete accolto
amandoci tutti, ci piace molto!
Con voi, i programmi da studiare
son stati percorsi da assaporare:
schieramenti, operazioni,
tabelline, ripartizioni,
nomi, verbi ed aggettivi,
fiabe e testi descrittivi;
da decine a centinaia,
le nozioni son migliaia!
I giorni, i mesi e l'orologio
abbiamo appreso senza indugio,
geo, inglese e religione
abbiam studiato con passione;
grazie all'arte ed al disegno,
ognun di noi ci ha messo impegno,
scoprendo, in ogni attività,
l'importanza della creatività!

Care Monia e Rosa Marina,
Care Emanuela e Massimiliana,
il vostro lavoro, ogni giorno impariamo,
lo fate davvero col cuore in mano!
Non ci insegnate solo nozioni,
non solo con testi e interrogazioni:
voi avete aperto le nostre menti,
scoperto la forza nei singoli intenti,
insegnato che, per restar felici,
dobbiam rispettarci ed essere amici!
Poi che sappiam, siam tutti a voi cari,
gli alunni in seconda A, scuola Rodari,
vi auguran splendide feste d'estate...
E che orgogliose di ognuno voi siate!
Composta martedì 12 giugno 2018
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    Scritta da: Mariluce
    in Poesie (Poesie personali)

    Una mano al tuo cuore

    Qual gioia, qual dolore
    al tatto lieve...
    Ed un sospiro
    ed un lamento
    è il flebile tormento
    di chi adesso non può
    non osa
    non chiede
    se non più di un sorriso
    un'attenzione
    un istante d'emozione
    ancora un poco
    ancora un'ora...

    Respiri incerti
    e gli occhi accesi
    nel buio opaco d'una triste stanza
    nel muto scorrere d'un tempo incerto...
    "È il momento, lo sento"
    par d'udire quasi etereo
    aleggiar tra i muri e i corridoi
    di questa bianca, grande Casa
    Madre, culla d'inermi cuori
    di corpi inerti e sofferenti
    E silenti lor speranze
    solitarie in queste stanze...

    Scorgo l'Anima
    - mi chiama –
    là, in quegli occhi inumiditi
    da un secreto mesto pianto.
    - Il dolore lo so è tanto –
    Non sorprende quel lamento...
    Ho da vivere, lo sento,
    per voi tutti è la mia mano,
    nuova luce in firmamento
    nuova stella a quel richiamo...

    In ogn'uomo è l'energia
    è la forza
    è l'armonia
    Tutto il mondo è un girotondo,
    ruota il tempo insieme a Lui
    - Giorni lieti ed altri bui –

    Caro bambino,
    seppur invecchiato,
    ti vedo così
    oltre il corpo ammalato;
    bambini siam tutti
    parlando col cuore:
    giochiamo ora insieme
    a scacciare il dolore....
    Composta sabato 30 settembre 2006
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      Scritta da: Mariluce
      in Poesie (Poesie personali)

      Musica tu ed io

      Da moto incauto
      e tenera follìa
      prender Vita,
      nota di diamante
      sul rigo ancòr intonso
      ove poggiano le dita
      sacre tue,
      e infinite melodìe
      si prospettano silenti
      ai sensi tuoi incantati...
      La Danza scorre fluida
      su linee ombrose
      e incerte,
      potenti le tue mani
      destano
      amore ed odio in me,
      incandescenti abbracci
      il tocco posano
      e divengon suono
      in un istante,
      e fate ed angeli in volo
      tra i respiri della notte...
      Sì lievi gemiti
      i tasti colgono,
      e sensuale ritmo,
      onnipotenti incedono
      sui miei eretti muri;
      ed eletti adepti
      accorrono estatici
      al musichiere mio...
      Ora Nota divengo,
      al tuo cosmo appartengo;
      fusioni insolite
      d'ardori impuri e suoni,
      tra illusioni e indomite visioni
      il mio esordio sul
      tuo palcoscenico...
      Smarrir la via
      di ogni lucida follìa
      s'odo l'urlo
      dè tuoi palpiti secreti,
      ché Arte su di me da te s'innalza,
      da massa informe
      Armonia infinita
      è la coltre
      sugl'occhi impauriti...
      Indomìti gl'anni passano,
      pè i tempi e l'onde
      fradicie illusioni
      tue mie
      s'accordano,
      e musica tu ed io,
      ci accquieta l'ordine in letizia.
      Maestosi imponenti battiti
      d'arpe e viole
      e piani e corde,
      se l'anima duole
      è sordo il corpo
      ad ora...
      Tu,
      signora Musica,
      a noi la mano tendi
      se indocili i capelli estirpiamo
      alla cenere terrena
      e impenitenti le dita mie tue s'incrociano
      a divenir rete inestricabile
      d'alcun uomo che terra conceda
      alla sua vita misera...
      Tributo a Te,
      io d'ora innalzo,
      ché a te l'anima concedo,
      e corpo fervido reclama il tuo,
      purché di sogni e speme
      sia sempre rivestito...
      Io e le tue note fate,
      intorno a un fuoco assieme
      armoniche danziamo,
      Coccinella giunge in volo
      e poi d'Iris s'intinge il cielo,
      è il tuo profumo...
      Poesia e Musica,
      ritingo il mondo in canto
      e danze
      e colori splendidi...
      e tu che suoni armoniche
      e violini pian piano,
      tu e il piano
      che forte qui giunge
      e punge lo spirito mio indocile
      e inquieto.
      Sia lieto il momento,
      tu vibri
      lo sento,
      tu notte, tormento
      mio infinito...
      Il sole è partito,
      lascia incauto il destino tuo mio
      alle tenebre materne,
      "perché no" è il quesito,
      perché lanterne non possano
      alleviar quest'oscuro grido
      d'eterne note?
      S'infocano le gote tue mie,
      Maestro,
      e con estro inventiamo allora
      il cielo,
      talora intonso,
      talora cieco d'aurora nuova...
      Se chi cerca sol trova,
      perché mai t'ho cercato io
      eppur ti trovo ad ora?
      Il tuo responso è Musica,
      ed io continuerò a danzarla all'infinito...
      Composta venerdì 30 novembre 2007
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        Scritta da: Mariluce
        in Poesie (Poesie personali)

        Malinconia

        Qual splendida Notte!
        2 millimetri mi separano
        dall'Eternità.
        M'osserva una stella,
        sola visibile
        dal firmamento cupo;
        ed è l'Assurdo...
        Un brivido m'assale,
        ché una fresca brezza
        primaverile
        mi scompiglia
        dolcemente
        i capelli...
        Esprimo un desiderio
        E il mio cuore
        Si tinge d'Ebrezza.
        Ammiro lontani
        I suoi raggi infuocati
        irradiarsi all'Infinito:
        sembran volermi
        abbracciare.
        Accogli le mie vaghe
        Tenzoni,
        oh astro celeste
        che or solo me riempi
        di gaiosa Letizia!
        Dischiudi quest'ali
        al seguito della tua
        Fiammante chimera.
        Sublime sensazione
        d'Immenso,
        le mani della mia Fantasia
        a te son legate,
        e mi sfiora l'Aurora.
        Profondo il mio sonno
        da illacrimarmi gli occhi:
        un oceano senza orizzonti,
        una distesa senza confini,
        un malessere senza confronti...
        Ma ecco risplendere
        L'astro vagante,
        com'una gemma
        dal raro valore,
        ricolmando la mìa vaga spème
        d'un intenso profondissimo ardore;
        Il nostro calore s'incontra,
        si fonde
        si perde
        tra la quiete del cielo
        e la notte.
        Nostalgia d'un sogno incompiuto,
        un desìo perduto nell'Universo;
        lo sguardo vagante nel vuoto,
        alla ricerca d'un ideale perso...
        La stella s'allontana:
        ed è una notte
        di Malinconia.
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          Scritta da: Mariluce
          in Poesie (Poesie personali)

          Barriere

          Porti nostalgici
          d'attesa
          sovrastano l'asfalto
          infocato,
          nel vuoto dè piacèr
          d'ogn'ora con Te,
          impavido messèr del mondo
          che tue anèli
          tal fragili parvenze,
          senz'ombra che veli
          l'arcana tua freddezza.
          Nella mente mia
          Memorie e melodie,
          e mistico sospir d'autunno
          infrange i vetri
          alla finestra
          della Vita.
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            Scritta da: Mariluce
            in Poesie (Poesie personali)

            Vorrei

            Vorrei essere come l'Acqua:
            agile,
            limpida,
            ingenua,
            sgorgare tra i problem'
            liberamente;
            senza mai fermarmi,
            conoscer mondi nuovi
            ogni giorno,
            varcando dolcemen'tuttì
            confini.
            Immortal sempre
            rinascere,
            cullata dalla madre mia
            Natura;
            intoccabile,
            inafferrabile,
            scorrere via.
            Così.
            Misteriosa e leggiadra,
            piacevole alla bocca d'ognuno,
            scorrere via,
            scorrere via,
            non morire mai,
            per sempre.
            Composta mercoledì 30 novembre 1988
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              Scritta da: Mariluce
              in Poesie (Poesie personali)

              Respiro

              Bianca sensazione d'Immenso
              mi pervade
              mentre contemplo
              le vette d'indomabile statura
              coccolate da un vellutato
              abbraccio verde...
              Fresco infinito
              sotto l'àssolato cielo
              che sopisce
              in un torbido tepore
              l'armonia d'un magico ricordo:
              e il tempo svanisce
              eterno.
              E in un attimo ritorna,
              avvolgendo il mondo
              in un istante
              Infinito.
              Composta martedì 31 agosto 1993
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                Scritta da: Mariluce
                in Poesie (Poesie personali)

                Notturno Pensiero

                Volteggio tra l'onde
                d'un sordido cielo,
                infinito,
                e un desìo inesaudito
                riappare di notte,
                alla luce incostante
                d'una stella cadente...
                Esprimo,
                e immediato reprimo
                tal sogno perpetuo:
                dischiuder l'ali
                in volo libera,
                per poi cader,
                leggiadra,
                quan'di stelle
                non s'avrà più
                Luce
                ch'illumini la Notte...
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                  Scritta da: Mariluce
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Cioccolata

                  Cioccolata
                  è la mia vita
                  con te:
                  dolce amara
                  pizzica fervida
                  il palato,
                  e malato
                  è il mio cuore
                  per te.
                  Ritorna forte
                  la mia voglia
                  di posar le labbra
                  sulla tua dolcezza...
                  Intero ti scioglierei
                  sulla lingua
                  per sfogar remote angoscie!
                  Cioccolata è questa storia,
                  passione e delizia
                  sorrisi e segreti
                  tra me
                  e questo sapor sconosciuto
                  che sa tanto di buono...
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