Poesie personali


Scritta da: Mariluce
in Poesie (Poesie personali)

Sassolino

Si plasma un sasso
lentamente,
ad ogni battito,
ad ogni lacrima,
per un silente sospiro
che malinconie avvolge
in pavido segreto...
Com'un ombra riveste
ogni incònfessata speme,
giù in fondo,
pè i sentieri dell'anima...
Accenno il riso alla folla,
che pur osserva
com'incanto assorta
il mio fluìre indòmito...
Rifuggo dal mio vivere,
ogni palpito è un pianto,
custodito cauto
tra i miei gemiti inconsueti...
Par vera la follia,
seppur ognun vi crede,
par sincera quest'anima,
finché nessun la vede...
M'inchino al mondo,
sorrido ironica al Destino,
se il mio cammino è questo
io mi acquieto con gioia,
senz'ombra d'amarezza riserbare
Né rancore
né inquietudine
potranno mai svelare
la durezza sì pur fragile
di tal sasso,
che sopito se ne sta
dentro me,
immoto all'infinito,
seppur sazio mai non è.
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    Scritta da: Mariluce
    in Poesie (Poesie personali)

    Per amarti ancora

    Le mie mani
    Onde fragili sul tuo lido impervio
    primule dischiuse nel secreto tuo giardino
    Noi pavide creature
    tra i ricordi e le paure
    ed i rifiuti del mondo...
    Armonia immèmore
    al respìr dè tuoi respiri
    e carpire il magico
    tra i Silenzi tuoi infiniti
    In simbiosi noi,
    che Amor chiediamo ancora
    tra incolti frutti
    di vivide illusioni
    Perpetui disincanti
    tra le mie le tue emozioni...
    Reo tu
    d'occultar lo Spazio
    dè celati miei pensieri
    come ieri tu
    arrogante mio Signore
    sì risali in un istante
    a luminar il buio grido
    a divenir incanto lieve
    Ed il Tutto or or non conta,
    l'alba spunta
    il sòl tramonta
    nulla muta nulla arresta
    la mia spème
    il mio desìo
    Infinito è il mio vagare
    per poter Amarti ancora...
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      Scritta da: Mariluce
      in Poesie (Poesie personali)

      Piccole Anime nell' Oscurità

      Potenti due braccia
      innalzano audaci
      lo Spirito al cielo
      silente e dolente
      nell'Oscurità.
      Pagò la sua Morte
      Angoscia ispirando
      con pàurosa sete
      d'Amore e di Gioie
      perdute
      lontane e infinite
      nell'Oscurità.
      Soffrire ci fa
      quest'Ansia di vuoto
      che spinge all'Assurdo
      nel mondo inquinato
      ch'osserva noi tutti
      e Immenso ci annulla
      nell'Oscurità.
      Soltanto una Lacrima
      scenderà piano
      sul volto infangato
      da mille amarezze
      umiliato segnato
      deriso angosciato
      proteso all'Eterno
      nell'Oscurità.
      Pazzìa la nostra umiltà,
      gioiosa quest'Anima
      al giorno ridesta
      ch'innalza il suo Volo
      al chiaro Infinito
      di un Cielo nuovo
      ch'abbraccia con noi
      testardi ribelli
      quest'Urlo infelice
      di Rabbia e passione
      nell'Oscurità...
      ... S'ode un canto
      nel Pianto,
      un bagliore improvviso
      ci acceca lucente
      e illumina il viso
      nell'Oscurità.
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        Scritta da: Mariluce
        in Poesie (Poesie personali)

        Inno a un libero sospir di quiete

        Sola nella folla
        seduta sull'asfalto
        ascolto:
        il canto degli Angeli
        triste e perenne,
        avvolta dal velo
        d'un candido sospiro...
        ... respiro,
        gemendo d'Emozione
        al tocco d'un Immenso spazio,
        Infinito e incontrastato,
        disìncantato fragile
        tra i ricordi e le paure.
        Sepolta tra la cenere,
        la mia carne gelida
        ed ànsimante ancòra;
        tremo e m'acquieto,
        timida e pensosa
        immota contemplando
        l'Armonia assoluta
        dè più svariati Mondi...
        alla Natura e all'Artificio
        tende il mio Inquieto Spirito,
        si culla e s'annulla
        il mio pianto silente,
        placato dal Sogno
        d'un libero rifugio
        là dove trova
        la sua sconfinata Quiete...
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          Scritta da: Mariluce
          in Poesie (Poesie personali)

          Lieve

          ... par vero
          tal sussurro di delfini
          ove Oceani Infiniti
          s'abbracciano maestosi
          ove danzano le onde
          al fluìr d'ogn'ora incauto...
          ... par d'udire
          il canto etèreo di sirene
          nel soffuso lieve scorrere
          dei miei cenci di memorie
          là nel tiepido tepore
          di quel mondo ormai remoto...
          ... par di gioia
          il saluto mio perpetuo
          mentre scruto gli antri miei
          mentre parlo al cuor sì candido
          con sussurri d'amarezza,
          per sorridere sardonica
          dall'eretta mia Fortezza...
          ... par sussulto,
          ed è certezza:
          dai miei voli d'oltreoceano
          malincònico è il ritorno...
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            Scritta da: Mariluce
            in Poesie (Poesie personali)

            Piccola Luna

            Piccola Luna,
            a piedi nudi
            sulle asperità del mondo
            te ne vai.
            Sciogli i nodi ai capelli,
            viso d'angelo
            con animo assonnato,
            silente rassegnato,
            E lasci i fardelli,
            Puoi elevarti in volo.
            Impressa nelle terrene miserie
            quell'immagine tua,
            or bellezza immortale,
            da lasciar senza fiato.
            Ci si sfiora per caso
            senza tracce lasciare:
            Quanti abbracci mancati
            Quanta voglia d'amare.
            Quanti occhi nel mondo,
            Quanti sguardi non dati.
            Manca il tempo, la gioia,
            Il senso, la voglia.
            Poi tu balzi un istante,
            serri gli occhi ed apri i nostri:
            Quale tempo, qual gioia,
            Quale senso, qual voglia
            Son reali? Sol mostri
            d'annientare,
            per poter ricominciare,
            solo questo ora
            Conta.
            A piedi nudi,
            e i pugni chiusi,
            Te ne vai.
            Nel tuo silenzio odo un urlo assordante,
            il messaggio più potente
            che abbia mai ricevuto.
            È il mio ultimo saluto,
            Selene.
            Composta venerdì 28 luglio 2017
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              Scritta da: Stefano Medel
              in Poesie (Poesie personali)

              Notte insonne

              Un'altra notte insonne,
              non dormo, penso,
              penso troppo,
              la notte non vola adesso,
              passa lentamente con flemma
              da testuggine;
              luci fioche e ombre notturne;
              silenzio senza suoni,
              dormienti,
              cortile deserto,
              frescura notturna,
              settembre ancora caldo,
              ma quando arriverà
              la pioggia, e le foglie per terra.
              Composta giovedì 20 settembre 2018
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                Scritta da: Stefano Medel
                in Poesie (Poesie personali)

                Notte di settembre

                Notte di settembre,
                il buio arriva presto,
                le giornate si accorciano,
                di notte c'è foschia,
                e fa un fresco lino conturbante,
                arriva l'autunno, prima o poi,
                foglie per terra,
                non ancora tante,
                portate dal vento,
                nuvole gremiscono il cielo,
                cade una pioggetta, finalmente,
                autunno dove sei.
                Composta martedì 18 settembre 2018
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                  Scritta da: Stefano Medel
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Meriggio a settembre

                  Meriggio di settembre
                  cielo pieno di nubi
                  isolate,
                  che transitano, alitate
                  dal vento,
                  sole settembrino, ancora forte,
                  la vendemmia non è ancora finita,
                  trattori coi rimorchi portano gli acini
                  al sicuro;
                  l'estate resiste, ma il tempo
                  passa,
                  e poi verranno le piogge, finalmente,
                  e le foglie caduche.
                  Composta domenica 16 settembre 2018
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                    Scritta da: Stefano Medel
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Sabato di fine estate

                    Sabato sera,
                    odore di festa,
                    gruppuscoli di gente
                    negli angoli e davanti ai
                    bar e i ritrovi;
                    le gelaterie piene di gente,
                    caldo settembrino di fine estate;
                    dei clacson strombazzano nella notte,
                    le auto illuminate,
                    vagano nel buio,
                    in cerca di divertimento,
                    chissà dove vanno,
                    che fine faranno;
                    i semafori fanno passare i pedoni,
                    coi pantaloni corti estivi
                    e i pinocchietti,
                    belle donne si intravvedono,
                    defilate nell'oscurità.
                    Composta sabato 15 settembre 2018
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