Poesie personali


Scritta da: Patrizia Cona
in Poesie (Poesie personali)

I miei pensieri profumano di te

Mentre guardo un'altra notte accendersi
ascolto i sussurri del cuore
che mi parlano di nuove sensazioni,
e le emozioni prendono forma nelle sfumature di un arcobaleno
cosicché il mio cielo si colora del tuo pensiero...

Il profumo che hai e che mi lasci addosso
è l'unica prova schiacciante per me...
che sono colpevole di volerti vivere.
E così capita che attraverso il tuo odore
ripercorro i tratti del tuo corpo
e le mie dita come abili pennelli
ridisegnano la tua immagine.

Mi vestirò di tempo
e seduta su di una stella aspetterò la prossima notte
che complice dei nostri desideri
tornerà ad unirci e farci ritrovare...
... mentre l'alba di un nuovo giorno,
ci scoprirà ancora caldi
l'uno dell'altra.
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    Scritta da: Patrizia Cona
    in Poesie (Poesie personali)

    Emozioni sospese

    Ma quante lacrime restano ancora da versare?
    Quante ancora chiuse negli occhi...
    copiose come una pioggia invernale,
    bruciano le calde gote dove l'ombra di un sorriso
    si scorge appena.

    S'adagia così un fuoco oramai consumato
    e sotto una pelle di bianca cenere,
    rimangono i bagliori della brace ardente.

    Labbra roventi asciugano quell'umido dal sapore
    di sempre.
    Composta sabato 25 aprile 2009
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      Scritta da: Patrizia Cona
      in Poesie (Poesie personali)

      Ho scelto te, per bagnarmi il cuore di parole

      Te ho scelto, per concedere un sussulto di vita;
      te ho scelto, per poter accarezzare con mano delicata e
      domani stringere con forza;
      te ho scelto, per confessare una lacrima e lasciare
      che si asciughi sul tuo vestito leggero;
      te ho scelto, per impedire al tempo di sbiadire
      il mio ricordo e cancellare i passi;
      te ho scelto, per trasmettere un'emozione che il cuore
      da solo non può contenere;
      te ho scelto, per condividere una malinconia densa
      che mi sovrasta nei giorni più deboli;
      te ho scelto, per poter amare ed odiare
      e vivere di questi contrasti;
      te ho scelto, perché ogni volta che ti sfioro
      assapori la mia passione senza condizioni;
      te ho scelto, per quietare i moti dell'anima ora deliranti,
      ora in estasi;
      te ho scelto, come custode di infiniti pensieri
      per raccontare la mia storia oggi, domani e per sempre.

      Ho scelto te perché taci, ma il tuo silenzio è il solo
      che lenisce un dolore o arroventa il sangue,
      e nella tua stanza senza rumori si nasconde
      l'eco delle mie parole.
      Ho scelto te, un foglio bianco da sporcare d'inchiostro...
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        Scritta da: Concetta Aielllo
        in Poesie (Poesie personali)

        Dissodare

        Solca il vomere
        il cuore arido,

        accarezzo con l'erpice
        zolle secche
        le animo,

        passo tra la terra nera
        su e giù dissodando.

        Sementare il terreno,
        affondare la vanga lucente

        incalzando
        germogli d'amore.

        Rastrello fra sterpaglie
        e antichi dolori,

        tra lo stabbio da allargare
        libero la mente in voli arditi,

        e compiaciuta attendo la luna.
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          Scritta da: Andrea Spartà
          in Poesie (Poesie personali)

          L'amoRe ha la "r" Moscia

          Vorrei essere il brodino che sorseggi all'aperto mentre fuori piove
          per trovarmi dentro di te ed esserti indispensabile per vivere...
          Vorrei essere la cintura dell'amore, quella che ha un buco solo
          e che riesce a chiudersi esclusivamente intorno al tuo stomaco...
          Vorrei essere l'unica fata in cui riesci a credere con gli occhi aperti
          per vivere il massimo della magia che un mondo razionale può donarti...
          Vorrei essere il pesce che salta fuori dall'acqua sotto il tuo sguardo
          per ricordarti che con me puoi avere la più grande libertà del mondo...
          Vorrei essere la tua adorata e amabile erre moscia
          in modo che ogni volta che pronunci la parola "amore" la mia presenza risaltare più di ogni altra cosa possa...

          Vorrei potermi trasformare, cambiare, mutare, esplodere e sorridere.
          Vorrei poter volare, cantare, saltare, esplodere e piangere.
          Vorrei essere o diventare qualsiasi cosa abbia a che fare con te
          perché, alla faccia di Parmenide, il mio essere è quando ci sei e quando non ci sei non è...
          Così come non hanno motivo di esistere le mie mani se non possono sfiorarti
          le mie labbra se non possono parlarti e baciarti
          i miei occhi se non possono vederti
          la mia anima se metà di sé non può regalarti
          le mie gambe se non possono raggiungerti
          i miei sogni non possono di te esser fatti
          le mie braccia se non possono proteggerti
          il mio futuro se in sé non può comprenderti
          e le mie parole...
          se la persona più importante e speciale della mia vita non possono renderti.
          Composta lunedì 16 novembre 2009
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            Scritta da: Concetta Aielllo
            in Poesie (Poesie personali)

            Il grido

            Grida di dolore il poeta.
            Esterna nell'urlo
            il veleno della vita
            della sua guerra mai finita.
            Angeliche figure,
            rosse fioriture,
            presenze antiche le pagine
            uniche amiche.
            Lacrime stilla il cuore,
            segna il tempo del dolore.
            Il sole all'improvviso,
            perso tra le sue labbra
            un debole sorriso.
            Rilegge il suo vissuto
            si perde tra le righe
            in quell'amore muto
            Muore
            il grido nella gola muto
            che a liberare l'anima
            lo aiuta.
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