Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Ti penso così...

Ti penso così...
Come l'amore di una vita,
cercato e trovato.
Come lo specchio
nel quale specchiare la mia anima.
Come l'amore puro...
Come quando anche tra quarant'anni,
scherzeremo e rideremo di noi...
tenendoci per mano...
dicendoci ti amo!
Composta lunedì 16 novembre 2009
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    D'ora in poi

    Non piangerò più per te.
    Non verserò più una lacrima per te,
    per una persona che non mi ama
    per una persona che non mi merita.
    Non mi umilierò più per te.
    Non accetterò più di essere la tua amante.
    Non ti permetterò più di trattarmi così,
    con superficialità e noncuranza.
    Non accetterò più d'ora in poi di non essere amata.
    Composta lunedì 16 novembre 2009
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      Come è possibile?

      Continuamente penso a te,
      alle emozioni che mi ha regalato,
      ai momenti indimenticabili che con te ho vissuto,
      all'amore che per te ho provato,
      alle dolci parole che mi hai sussurrato,
      ai baci che mi hai regalato,
      alle carezze con cui mi hai sfiorato,
      ai brividi che mi hai provocato;
      e poi mi chiedo come è possibile che
      a tutto questo tu hai rinunciato.
      Composta lunedì 16 novembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Carlo Peparello
        in Poesie (Poesie personali)
        Mi immagino a fumare in silenzio
        scontroso col mondo e preda dell'ozio
        seduto scomposto e piedi incrociati
        Scaccio fantasmi e ideali smarriti
        Ascolto il vento che ghermisce e scappa
        la chitarra vibra e ci mette una toppa
        Troppi strappi in un'esistenza scucita
        sospeso tra futuro acerbo e giovinezza sfuggita
        Tutto mi passa attraverso
        e in ogni elemento sono immerso
        Faccio parte del tutto assoluto
        e del nulla straniero e muto
        Sono figlio di nessuno in particolare
        sono succube dell'assurdo vagare
        La meta è dentro a cancelli chiusi
        litri di sogni che scorrono sfusi
        Mi alzerò quando dormiranno le gambe
        per volare nel buio o scornare le onde.
        Composta lunedì 16 novembre 2009
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Ritratto in seppia

          Cannella e mandorle, primo bacio.
          Ore di luce lieve, occhi negli occhi.
          Mai provata una simile lentezza, ti mordo piano, sei buono.
          E foglie di colori più dolci non ne ho viste, abbracciati stiamo bene.

          Malinconico autunno che scandisci piano il mio tempo.
          Amarti è destino, è la mia pancia che lo dice.
          Ritornerei mille volte a viverti, se vuoi rendermi felice.
          Io che amo partire, da te vorrei solo tornare.
          Oggi ti chiamo per nome, Amore.

          Narciso morì specchiandosi nel suo riflesso.
          Ebbe poco da conoscere l'amore.
          Senti invece questo cuore come batte.
          Sinfonia della vita, fugge.
          Un cavallo al galoppo sfrenato.
          Non si fermerà, questo è il suo viaggio.
          Ora che ha scoperto la strada, puoi solo pregare ch'io non cada.

          Mi vien voglia di dondolare nell'aria.
          Aggrappata alle corde del tuo cuore.
          Io di te amo tutto.
          Composta sabato 13 settembre 2008
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Claudio Rendina
            in Poesie (Poesie personali)

            Frenesia

            Corri come se non dovessi più smettere,
            impara a osservare il mondo:
            sai che non ti aspetterà.
            Ruba il tempo e consacralo alla tua strada
            propizia,
            innalza altari ad ogni sosta.
            Non ci sarà un domani
            se ti fermi.
            La vita corre
            anche se non vuoi accorgertene.
            Inizia a correre!
            Non tardare,
            non lasciare indietro la tua essenza.
            Abbi il coraggio di rimanere integro
            nella tua folle corsa,
            come se non ci fosse un domani.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Mario De Rosa
              in Poesie (Poesie personali)
              Quasi melanconia mi prende
              avvolto nella nebbia d'un fine Ottobre,
              d'oro per le chiome dei pioppi,
              serpi di luce, che rivelano il percorso
              del fiume alla campagna.
              Qualche raro lampione, spande cauto
              l'aureola, ed è quadro irreale
              per un paese del sud, nei valloni
              di detriti e nei pini un po' più usato,
              dal soffio di venti fieri ad esser flagellato!

              Si posa così un sentire quieto
              e scambia nascondigli, con l'incerto
              dei rami, che a stento affiorano
              là, dove la coltre la presa un poco
              allenta.
              E sono d'Autunno gli umori
              e i linimenti che la riarsa terra
              spalmano, e già scioglie i capelli
              la natura che nuda si adagia su un letto
              di foglie e di colori, come ninfa
              nella sera, già pronta per l'amore.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Mario De Rosa
                in Poesie (Poesie personali)

                Altri ritmi

                Su Morano imperversa
                la bufera di neve,
                e le case si stringono
                a cercare riparo
                dalle mani invisibili,
                che a miriadi incombono
                con freddi aghi pungenti.

                Il silenzio irreale
                solo rompe un badile,
                che alle case vicine
                apre piccole vie.
                In sfrenate battaglie
                di palloni di neve,
                i ragazzi si sfidano
                finché reggon le mani
                rosso-viola del gelo.

                Poi a casa, il camino
                con il ceppo di brace
                per asciugare i vestiti,
                ha un calore di pace.

                Scendeva copiosa la neve
                con i padri per casa
                i vicini e gli amici,
                e le madri a parlare
                e a gustar col caffè
                sentimenti sinceri.

                Presto giungeva il buio
                e brillavan camini e lucerne,
                e la neve posando scandiva,
                tempi e ritmi eterni!
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Samuele Bovini
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Angoscia

                  Ancora un altro rischioso passo
                  in bilico sul ciglio,
                  vedo mani come artigli affilati
                  che vogliono prendermi le gambe
                  e trascinarmi giù, in fondo al baratro.

                  Resisto, faccio fatica, un passo dopo l'altro,
                  ma tutto intorno solo arido deserto
                  senza fine, senza inizio, senza senso.
                  Arranco ancora un po',
                  ma ormai è finita, scivolo giù.

                  E subito un tuffo al cuore,
                  poi il deserto si trasforma nell'oscurità:
                  è il buio? O è il nulla?

                  Le invisibili particelle della stessa oscurità
                  si stringono intorno a me, sempre più strette,
                  e quasi mi soffocano senza pietà dentro me stesso;
                  è l'angoscia: sono io che vivo
                  bramoso di conoscere,
                  ma consapevole di non sapere.
                  Composta nel novembre 1998
                  Vota la poesia: Commenta