Poesie personali


Scritta da: Rosazzurra
in Poesie (Poesie personali)

Estate

L'incontro è dovuto:
una cervo assetato
s'abbevera alla fonte
dolce ristoro d'arsura
e d'amor.
Cantano l'allegria
i cuori innamorati,
il cervo s'ammira e rimira
il dardo è scoccato
l'amore è sbocciato...

Il risveglio del bosco
è completo,
s'accoppiano gli animali
tutto un fermento
pronto il nido
l'estate si prepara
per accogliere la prole:
tenera sinfonia di
morbidi batuffoli.
Composta mercoledì 1 luglio 2009
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    Scritta da: Rosazzurra
    in Poesie (Poesie personali)

    Luglio

    Campi di grano
    sotto il sole di luglio
    cantano le cicale,
    si aspetta l'evento
    tutto è pronto
    per raccogliere il frutto:
    il grano maturo
    è pane sicuro.

    Tutto è raccolto,
    è rimasta la paglia
    giaciglio morbido
    per l'inverno venturo.

    Danzano uccelli
    quando è scesa la quiete
    e formiche operose per
    il chicco rimasto.

    Ma, le cicale cantano
    sotto il sole di luglio;
    aspettando l'inverno
    incerto futuro...
    Composta domenica 13 luglio 2008
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Magica emozione

      I dolci temporali di passione
      che si rincorrono
      nei cieli del mio cuore
      inondano d'amore
      il mio sentire

      le piene d'emozione
      straripano
      allagando dolcemente
      i prati dell'amore

      e... tu
      sei fiore che ogni giorno
      sboccia... dentro me
      ed io mi nutro
      di questa sensazione

      grazie

      stupenda donna che colora
      la mia vita

      grazie

      per questa magica
      emozione.
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        Scritta da: Carlo Peparello
        in Poesie (Poesie personali)

        Un Fiore

        Ti regalo un fiore per ogni promessa mantenuta
        per ogni esperienza con te condivisa e vissuta
        Un fiore per ogni desiderio esaudito
        per tutte le volte che al volo mi hai capito
        Un fiore per tutte le volte che mi hai perdonato
        per ogni sole che mi hai regalato
        Un fiore per ogni tuo gesto spassionato
        per ogni incomprensione che hai gettato nel passato
        Un fiore per ogni tua lacrima asciugatasi in fretta
        per il tuo modo semplice di essere perfetta
        Un fiore per non farti mai dimenticare
        che basta un tramonto e uno scorcio di mare
        e un fiore al momento giusto tra le tue mani
        per rendere unico il nostro domani.
        Composta domenica 19 luglio 2009
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Cavie

          Siamo miliardi
          di cuori in movimento
          di lampi d'emozione
          d'amor
          di sentimento
          siamo
          caratteri... di stampa
          nel libro della vita
          siamo corteccia... pietra
          magnete... calamita
          inutli dilemmi
          amici oppur... nemici
          candido tufo... dove
          non attecchiscono radici
          siamo l'amore ricercato
          prestampato... l'usa e getta
          siamo soltanto i figli
          della fretta

          e quando ci accorgiamo
          nonostante tutto
          di saper usar le ali...

          il nostro nome può diventare

          Ebola... Aviaria... H1N1.

          Siamo soltanto cavie
          per le multinazionali.
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            Scritta da: nina.*
            in Poesie (Poesie personali)

            Toccare il cuore con le dita

            Toccare il cuore con le dita
            di chi soffre, provare a sentire
            il suo dolore.
            Impazzire di fronte a immagini
            scioccanti, non avere un filo di voce
            per urlare:
            immaginare di essere lì, con lore,
            e provare quella sensazione di sentirsi persi,
            immobile di fronte all'atroce paura
            che cinge tutto il tuo corpo.
            Strapparsi ogni pezzo di pelle sino
            a provar disgusto di sé, sentirsi
            inutile.
            Una lacrima si cala, greve,
            e mordersi con rabbia, il labbro,
            di fronte a queste scene,
            ... perdere il coraggio.

            La nascita di un guerriero
            con la sua morte vicina
            senza medaglie,
            Soli sul selciato, soli nella melma,
            guerrieri senza vita,
            nessuno li riconosce.
            Nessuno sa
            chi sono,
            una croce senza nome,
            i loro sguardi senza lacrime,
            verso noi sopravvissuti,
            solo il cuore piange,
            piange lacrime di sangue.
            Composta nel ottobre 1996
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)

              Freccette d'emozione

              Il mio pensare a te
              è fatto di granella
              zuccherina

              di gioie di sorrisi
              di lino steso al sole
              che saluta la mattina

              di un susseguirsi magico
              d'immagini d'amore
              di un freddo ormai sconfitto
              dal caldo... del tuo cuore

              di ripide risate
              che non trovano freno
              di gradinate senza numero

              dal candido tuo seno

              di freccette d'emozione
              scoccate
              in continuazione.

              Il mio pensare a te
              mi fa ruggir
              come un leone.
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                Scritta da: Cristina Gemmati
                in Poesie (Poesie personali)

                Il cane e la volpe

                Il cane e la volpe si presero per mano
                e insieme camminarono.

                Erano amici così sembrava...
                Ma poi sempre qualcosa li allontanava!

                Il cane era bravo, sincero, affettuoso,
                La volpe era furba, incostante e... chissà!

                Questa era la loro diversità!

                Ma poi sempre insieme si ritrovavano...
                Un gran bene si volevano;
                più di prima si sorridevano...
                Anche se modi diversi avevano.

                E il cane ogni volta, sperava, sperava...
                Che la volpe diventasse più brava... più brava...
                e che la loro amicizia cresceva... cresceva...
                e mai si perdeva!

                Ma la volpe,
                un giorno c'era...
                un giorno non si sà.

                Questa era la loro diversità!

                E allora come prima...
                Erano amici... Così sembrava,
                Ma poi sempre qualcosa... li allontanava!
                Composta lunedì 14 maggio 2007
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                  Scritta da: nina.*
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Canta mamma canta.

                  Hai il tuo piccolo stretto
                  fra le braccia,
                  il suo corpicino, gracile, senza forze.
                  È appena nato, ha pochi mesi di vita.
                  Tu mamma di mille sofferenze.
                  Stringi a te e canti al tuo piccolo
                  una ninna, nanna
                  Alzi la tua mano verso il cielo,
                  in cerca di pietà
                  Tu vivi tra mille dolori,
                  nei tuoi occhi non c'è lacrima
                  ne una smorfia di compiacimento
                  guardando il tuo bambino.
                  Non poi nutrirlo
                  il tuo seno è vuoto
                  come il tuo ventre, lo tieni tra le tue
                  braccia e tu,
                  canti /
                  Giovane donna!
                  Piccolo senza futuro in mezzo a rovi,
                  cerchi uno spiraglio... un eco
                  per gridare il tuo dolore.
                  Un inno al tuo piccolo.
                  Cosa vuoi cantare, dove cerchi
                  le parole quelle giuste per il tuo canto.
                  Come puoi perdonare, a chi dare una
                  una colpa, per avere scagliato
                  questa guerra.
                  Canta mamma. Canta
                  il tuo grido giungerà fino
                  a noi per gridar con te.
                  E mutar così la gioia
                  del tuo cuore.
                  Canta mamma
                  il tuo inno.
                  Composta nel novembre 1999
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                    Scritta da: nina.*
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Lamento di un poeta

                    Io esisto, e piango nella mia solitudine...
                    di lacrime di sangue, perché
                    la gente e i miei amici sono scomparsi
                    ed io son qui viva.
                    Chi non fu ucciso dalla fame
                    fu massacrato dal fucile
                    ed sono qui, in questa terra lontana,
                    a vagare tra la gente gioiosa che dorme
                    su soffici letti e sorride ai giorni.
                    Io sono qui a vivere nell'abbondanza
                    e nella pace... è questa una grande
                    tragedia, a pochi preme assistere
                    a questo dramma.
                    Il peso dei giorni bui sui miei
                    occhi incavati. Al mio cuore piangente
                    e alla mia anima ferita.
                    Colui che condivide con la sua gente
                    il dolore e il tormento
                    riceverà il supremo conforto che solo
                    può dare il sacrificio della sofferenza.
                    Io sono viva, gente affamata e perseguitata,
                    verso il martirio.
                    Vivere all'ombra della serenità
                    e la gioia della pace.
                    Quale valore per loro può avere
                    il lamento di un poeta assente.
                    Impugnando la spada della verità
                    s'immortalerà a fianco della Verità
                    Eterna, perché la vita è più debole
                    della verità.
                    Cosa si può fare per coloro che
                    stanno morendo.
                    I nostri lamenti non appagheranno
                    la loro fame, e le nostre lacrime
                    non estingueranno la loro sete.
                    Composta nel settembre 1999
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