Amabilmente disposte Nell'ordine Scompigliato Che dal cuor è dettato E dall'amor Vengon incise Sul candido Foglio Della storia Di chi Per passione O desiderio Dedica versi Con la speranza Che rimangan impressi Nell'animo di chi Si fa legittimator Di siffatta beltà
Muse Angeli Dei Madonne Da sempre Ispiran La coscienza di chi Di passion si perde E d'amor si ritrova In quel marasma Trasfigurato dal far poetico Isola Anelata D'ogni naufrago che con coraggio trascorre gli attimi chiamati giorni
Dono Che se Da giuste parole Vien ornato Saprà dischiuder Un flebile Ma inarrestabile Alito di vento Che nel profondo D'ogni cuor Penetrerà E come l'acqua Trasformata in vapor Al ciel farà ritorno Cosi Quel soffio Di vita Si fonderà Con ogni briciola Dell'esser Che destinatario sarà E trasmutar ogni l'acrima dell'animo saprà In un dolce e amabil sorriso Che infiammerà L'esistenza E la sostanza Di chi Di quei lemmi S'innamorerà.
Per non dimenticare i sorrisi spenti, gli occhi dei bambini senza futuro colpevoli solo di appartenere ad un mondo normale, uguali nell'anima, ma ritenuti diversi agli occhi folli di esseri supremi che nulla avevano di umano, stipati come bestie in attesa di entrare nell'ultima camera prima della morte.
Per non dimenticare i sogni spezzati, i boati di morte, le raffiche di mitra che spezzavano il silenzio, le urla di dolore, le sottomissioni ad un potere incontrastabile che ha tolto la dignità di essere umano anche a coloro che pregavano Dio.
Per non dimenticare che certi orrori accadono tutti i giorni provocati dall'indifferenza, dall'avidità, dall'apparire superiori gli uni verso gli altri, ma inconsapevoli che un giorno tutti, indistintamente, saremo giudicati dalla volontà di Dio.
Per non dimenticare che fare un gesto nobile non può far altro che bene al nostro spirito, per far si che il passato non sia il presente... per tutti i bambini che non sono diventati uomini.
Tu che scambi il suo amore per possesso e la donna al tuo fianco per lo sfogo delle tue frustrazioni e debolezze: chi sei tu, vile, per spezzare le ali ad un angelo? Chi sei tu, insignificante nella vita, per soffocare la sua voce -repressa ed impalpabile- tra le tue mani -esangui ma inesauribili-, ingabbiandone ogni sua speranza nel tugurio della tua coscienza? Come puoi scaricare sulle sue esili spalle il fardello d'umiliazioni e vergogne della tua morbosità? Come puoi seppellire l'emozione nella fossa vuota del tuo cuore, e - dopo tutto- avere ancora il coraggio di guardare!?
Farfalla dalle ali spezzate, fuggi dai resti di questa vita, sciogli ogni laccio ancora teso al cuore, rompi il silenzio e libera il tuo represso pianto in urlo colmo di libertà! Anche se un arcobaleno in bianco e nero copre il cielo grigio di solitudine, mira oltre il tuo sguardo denso di pudore, fallo ora, adesso, per sempre! Nessuna gioia potrà sanare le ferite di un cuore irrimediabilmente spezzato, come pane sconsacrato... nessuna rinascita potrà ristabilire l'equilibrio di un'anima appesa a un filo... nessuno potrà ridonare la luce perduta al tuo ormai secco viso, scavato dal tempo e dalle lacrime... Ma dove non puoi giungere domani, in un batter d'ali, potrai arrivare negli anni, sui piedi e con la testa. E se scegliendo la nuova strada, seppellendo il tuo passato, proverai paure, sentirai rimorsi, lasciati andare, che tu sia quel che veramente sei, scopriti da ogni telo, perché non esiste vita migliore di quella che vogliamo e non c'è motivo per non desiderarla! Come da un seme scippato a un fusto può nascere un fiore, così da un presente sottratto a un destino vile può nascere la speranza di un domani migliore! E finché non riacquisterai il dono del sorriso non saprai mai quanto bene possa farti un semplice sorriso.
Ti sento qui seduta accanto a me e questo... da gioia al mio vivere ma ancor di più meravigliosa sensazione quando di sento nelle mie mani e sei parte di me... nello scrivere.
Quando gli anni con noi saran severi la memoria sederà a noi dinanzi ricordandoci emozioni nate ieri della nostra gioventù poveri avanzi
In questa vita noi dobbiam sapere ricordare dell'infanzia la felicità e quando i nostri giorni andran scadere renderemo a Dio la nostra umanità
Fiorirà una nuova primavera tra gli alberi liberi nel vento la nostra gioia sarà sincera quando udremo la Sua Voce in un sol momento
Rivedremo i nostri monti il mare la pianura il fiume che la bagna ed emozionati scopriremo com'è bello amare senza l'ipocrisia e la menzogna
Noi che l'abbiamo ucciso e costruito l'illegalità le sue parole abbiam taciuto per lasciar trionfare l'iniquità
Con amore ci farà capire che il potere non è civiltà ci insegnerà rispettare noi stessi gli altri la natura la sua fragilità solo così progrediremo verso l'immortalità.
Sola, da anonime lontananze, arrivo. E già Rosaria mi regala tavola imbandita. In spazio di libertà con sua chitarra amica Livio accarezza note di preghiera, mentre risa di bimbe cantano speranza. Trepida bevo acqua di pace, mastico pane di gioia. Oggi, risplende nell'albero di mia vita la nuova perla di amicizia sacra.
Robotizzati non si sa più... da quale attesa i fari delle macchine ravvivano le ombre di una generazione... ormai arresa di sabati e domeniche stipati dentro i centri commerciali e pochi sono lì... per far la spesa.