Metallo sagomato intrappola la mente anime lucidate a nuovo sanciscono sentenze trofei mostrati con orgoglio colmano nuove giornate ridicoli gli abbracci nei gesti del dovuto onori riportati con le cadenze giuste ingrassano le bianche buste articoli già letti non sanno più colpire niente cambia al di là se niente può cambiare metallo sagomato nella mente... va ad arrugginire.
Giorno triste di una notte infinita, danza la mente nell'oblio della disperazione... Triste la notte questa notte dove il canto del gallo desta da un torpore denso; pensieri imperfetti per trovare il senso. Un canto antico: Caino e Abele si abbattono di nuovo, lucida follia nelle strade del mistero, oltre il silenzio: il suicidio dell'anima.
Nell'acqua scura un mostro emerge scrutando la melmosa riva
Fra strisce di nafta e di petrolio tra batteri piombo, l'arsenico che brucia i fondali uccidendo il pacifico balbo la saettante striscia il lucente tremolo: il saggio cavedano
Un vecchio pescatore ancora getta l'esca nel suo fiume ricordando la loro giovinezza, la vita trascorsa fra i sassi bianchi e la musica d'una lontana balera
Gorgoglia il fiume piangendo alla luna mentre il pescatore s'addormenta sulla riva silenziosa.
Grande terrore sulla terra! Straziatori della vita assassini della creazione
Gridano d'orrore gli anima-li massacrati muggiti nitriti belati barriti ruggiti s'alzano terrorizzati verso il cielo accavallandosi alle grida dell'umanità abortita violentata sfruttata depredata assassinata tutta la creazione in balia di sadici aguzzini arroganti di potere
Uomini che trasudano odio armi oro petrolio mascherati sotto le bandiere delle ideologie o delle religioni
Lucidi criminali che sacrificano a Dio comunque lo concepiscono e servono uniti sull'altare di Mammona
Ecco i più umili dei miei figli s'alzeranno dalla preghiera e con la forza, con la Mia Forza di misericordia annulleranno i loro piani perversi
Voi potenti che vi mostrate sorridenti al mondo i vostri cadaveri marciranno nelle tombe dimenticate
Gioite bambini della terra deboli peccatori alla ricerca dell'Assoluto Vostra Madre è in mezzo a voi le Mie Mani nelle vostre mani cammineremo sulla strada dell'amore verso la nostra casa nei cieli
Ma la nostra casa è questa terra poiché essa è nei cieli nell'universo sconfinato
Riprendiamoci la nostra casa le nostre vite la nostra dignità e camminiamo con la Mamma verso l'infinito.
Sogno di essere sdraiata su di una foglia sospesa nell'aria, ma all'improvviso mi sento scuotere da un vento impetuoso, comincio a minacciare il vento, ma la foglia ormai mi butta giù, mi lascia cadere nel vuoto, me la prendo anche con lei per il suo orribile gesto, lei se la prende con me perché stanca non riesce più a reggermi, il vento è minaccioso, vuol dirmi qualcosa ma non lo capisco. Mi sveglio finalmente, ripenso al sogno, ripenso a ciò che avrebbe voluto dirmi il vento, Ma certo! Ci sono... ecco cosa voleva dirmi... Mi sento scossa in questo periodo, proprio come lo ero nel sogno Ma non avevo capito che con la mente si può volare, per non cadere dalla foglia, spinta da quel pazzo vento... ecco però cosa voleva dirmi: "Vola, Vola e non cadrai!"
Si sono strappate parole d'amore che erano vive in me. Tutto brusco mentre stringevano la paura, di più, e ancora di più, allontanate volate via negli spazi liberi che il paradiso conserva. Per l'amore nato e mai pronunciato, in esilio a far compagnia ad un Dio che con esse vive e sorride per gli inganni che l'uomo stesso di crea.