Muore il secolo: lentamente s'assopisce seminando speranze paure; scoprendoci nuove universi di luce oppure precipitandoci nel terrore di nuove epidemie
Gemono i cuori nella notte mentre la preghiera sale alle labbra, finisce il secolo; un nuovo anno mille santi e diavoli si contendono le coscienze
Il tormento e l'estasi si congiungono carne e speranze di purezza si mescolano inscindibili come le mani di due amanti che s'intrecciano
Finisce il millennio portandoci novità la vita è strana e si ripete il nuovo secolo sarà come il passato
Il Sole sorgerà come sempre e gli uomini chiederanno ancora il pane
Ma ci sarà ancora il pane ma ci sarà ancora il Sole
Vogliamo aria fresca per il futuro gettiamo le meschinità gli egoismi le malvagità; stanno bene nella fogna le nostre ipocrisie
Con un mattone dopo l'altro ricostruiamo la nostra via, avendo sempre scolpito nella mente la nostra meta: vi sia pace e salute per gli uomini e per la terra.
Grazie per chi mi ha amato. Grazie per chi mi ama. Grazie a quell'amore incondizionato che ogni giorno ricevo da te. Grazie Dio per avere io ancora oggi respiro. Grazie per avermi regalato la maternità. Grazie per la forza che ogni giorno ricevo da te per superare il male. Grazie al male che mi fa vedere quanto è più grande il bene. Grazie Dio che mi aiuti a sopportare le pene, e a dirmi mi voglio bene Grazie madre, sorella, padre mio. Un abbraccio ancora dal profondo mio. Grazie sole, luna, stelle mare, cielo che l'amore scenda sul male come pioggia a catinelle Invada i cuori di chi non sa più amare scompaia ogni male
Sto provando a sciogliere i nodi dei pensieri, anche i più intrecciati... con frenetica forza... con dita, unghia e denti... Sperando ogni volta che tra tutti i nodi intricati il prossimo nodo sia l'ultimo nodo da sciogliere e cioè colui che mi impegna la mente. Poi mi chiedo: Al di là della fatica fatta per salvare la mia intricata mente cosa sarebbe e cosa significherebbe la vita se non richiedesse sforzi e intrecci mentali se non ci ponesse ostacoli da superare occasioni da misurare? Solo intrecciandoci i pensieri riusciremo a combattere le avversità della vita... esternando coraggio da leoni abilità ed intelligenza...
La vita a volte ci mette davanti strani problemi per metterci alla prova e ci invita a combattere contro le avversità che siano belle o brutte. Noi ce la mettiamo sempre tutta per continuare a vivere sereni... Perché la vita è un'arte e noi dobbiamo riuscire a colorarla almeno con immagini astratti... e se non ci riusciamo allora vuol dire che non sappiamo fare manco gli artisti...
Quanta voglia avrei di gridarti quanto mi manchi! Ma mi ritrovo ad urlarlo infinitamente dentro il mio cuore facendo eco nella mia testa. E non mi fa dormire... mi contorco cercando di afferrare la mia ansia per un piede. Devo stare attenta a non farla fuggire, chissà altrimenti cosa potrebbe fare! Non so quanto ce la farò ancora a respirare senza che le parole disertino dalla mia bocca. Ma che differenza potrà mai fare un grido di dolore soffiato dentro una sfera di finissimo cristallo o nello spazio di infinite distante!?
Immersa nello stupore di occhi incomprensibili, come se il nulla dominasse l'indomabile. Esita la mia capacità di comprendere, troppa nebbia e ombra, offusca lo specchio di quello sguardo.
Cosa c'è di bello nel mondo se porti un fiore nel giorno del dolore a chi non fa ritorno. Dai ad un uomo il tuo sorriso quando è ancora vivo in viso. Dai ad un uomo il tuo rispetto perché non sei giudice e non emani alcun verdetto.
Perché un giorno Dio ci ha detto - c'è un luogo in cui vi aspetto - e quando saremo al suo cospetto non sarò io un inetto perché non ho posseduto un tetto e tu un signorotto perché hai bottoni d'oro nel cappotto.
Non ci sarà alcun uomo corrotto che ti darà il passaporto per farti entrare in un mondo dove niente è distorto.
Affondare nei ricordi, rimescolare i sensi e perdersi in un respiro, ascoltare il frastuono e lo stridere incessante di pensieri spigolosi e frenare il cuore all'improvviso. Tremano le mani e bruciano le lacrime amare che scendono giù a rovesciare e stravolgere inconsistenti castelli di carta accatastati su un cumulo di false certezze. Scivolare senza appigli, senza un filo di voce per implorare qualcuno, qualcosa, chiunque, qualunque cosa. Fiamme quasi spente anneriscono e lentamente muoiono, cieli tersi si velano di terrore, anime stanche si accasciano.