Poesie personali


Scritta da: ODIOSA
in Poesie (Poesie personali)

Sfera di cristallo

Dentro la mia piccola
sfera di cristallo
ho guardato
ci ho visto Dio
che era un po'
assonnato
tu eri seduto
sulla sua mano
mentre io sull'altra
mi ci dondolavo
si è distratto
un attimo
e mi ha lasciata andare
mentre tu sei
rimasto ad spettare
il tempo poi
non si è fermato
e invano io
ti ho cercato
e se adesso
sei arrivato
il giorno
... è ormai passato.
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    Scritta da: Rolla Gabriele
    in Poesie (Poesie personali)

    L'Amicizia

    Sentimento sublime
    Arde nel cuor
    La cui fiamma divampa
    Alimentata
    Dalla più raffinata forma d'amor

    Mille le specie
    in cui divien concreta
    donando un appiglio
    all'animo di chi
    silenzioso
    chiede una mano
    per superar
    forse sfinito
    ma mai finito
    quell'ostacolo
    che attanaglia i suoi giorni
    impedendo
    al suo animo
    di spiegar le ali
    per volar alto nel cielo

    Amicizia
    Quel vento
    Debole ma costante
    Che dona sollievo
    Nei giorni in cui
    La vita s'accende
    Di fatica e dolor
    Nei giorni in cui
    Si fatica persino a camminar
    Negli infiniti attimi
    In cui a volte si vorrebbe persin sparir

    Amicizia
    un dolce pensiero,
    un coraggioso gesto
    un umile aiuto,
    una silenziosa preghiera
    un disinteressato favore
    una dolce poesia,
    un dono della vita
    fin ad arrivar a volte
    a trasformar la vita in un dono
    per chi
    gioioso
    con animo forte
    rimarrà
    e d'ogni suo giorno ora godrà
    Amicizia
    Amplificatrice
    Dell'animo felice
    Che eleva al ciel
    La sua melodia
    Divenendo
    Autor
    D'una musica
    Soave
    Infiniti
    Accordi
    Congiungeranno
    I giorni
    D'ogni uomo
    Che tenderà
    L'orecchio del suo cuor
    Per ascoltar
    Il motivo
    Di cui diverrà
    Membro d'un coro
    D'umani angeli
    Che uniti
    Intoneranno
    La più bella opera
    Mai composta
    Il cui titolo è: "Vita!"
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      Scritta da: Guido Vicentini
      in Poesie (Poesie personali)

      Sogno

      Finalmente evado.
      Ora affogo nei meandri
      dell'inesplorato inconscio,
      posso fare viaggi e esperienze
      che l'esistenza con le sue dure leggi
      m'impedirebbe.

      Che strani mondi, bizzarri viaggi;
      quante emozioni invadono il cuore;
      eppure so, eppur mi vedo e mi sento!
      Riesco, di nuovo,
      ad assaporare l'esperienza.

      Che strani mondi, bizzarri viaggi;
      quante emozioni invadono il cuore;
      eppure so, eppur mi vedo e mi sento!
      Apro gli occhi e...
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        Scritta da: Gerlando Cacciatore
        in Poesie (Poesie personali)

        L'Italia

        La vita.
        Cos'è la vita?
        Si potrebbe raccontare
        in brevi secondi,
        oppure, non si potrebbe
        raccontare affatto.
        Ma una cosa è certa.
        In questo sporco mondo,
        si deve soffrire.
        La vita si deve saper prendere,
        per non soffrire,
        dicono i borghesi.
        Cosa ne sanno loro!
        Sono nati, in un letto di piume;
        mentre noi siamo nati,
        in un letto di angustie.
        La vita, si è data a loro.
        Mentre noi,
        dobbiamo conquistarla,
        come si conquista una donna
        bella e perversa.
        Errano i borghesi!
        La vita, non si deve saper prendere,
        ma è la vita che deve prendere noi.
        Ma queste parole,
        possono sembrare eresie,
        ai borghesi.
        Perché loro, sono nati,
        in un letto di piume.
        Perché loro, sono nati,
        con il sole che gli sorride.
        Mentre noi, siamo nati,
        in un letto di angustie.
        Senza il sole che ci sorride.
        I figli dei nostri figli,
        confermeranno queste parole.
        Composta domenica 30 novembre 1975
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          Scritta da: dax
          in Poesie (Poesie personali)

          Io Sono

          Io Sono!
          Il braccio sollevato

          Io Sono!
          E sarò sempre
          la rondine che vola lontana
          la foglia, il fiore teso verso il sole

          Io Sono!
          Il fiume virile
          che abbraccia lentamente
          la pianura boscosa

          Io Sono!
          Il ruggito che s'agita
          nella savana

          Io Sono!
          L'onda che sferza
          la roccia maestosa

          Io Sono! Il grano vivo
          che santifica la terra
          le mense dei popoli

          Che sacralizza gli altari
          delle antiche cattedrali
          che rigenera la vita eternamente.
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            Scritta da: dax
            in Poesie (Poesie personali)

            Il Re

            Baciammo le Tue
            Sante Piaghe

            Fissammo i Tuoi occhi
            morti eppure viventi

            Onorammo il Tuo Corpo
            sacrificato, il sangue salvifico
            bagnò la terra riarsa

            Aspettammo sulla soglia
            di quella tomba vivente
            il terremoto che né scardinò
            la massiccia pietra

            Vedemmo la Gloria dell'Onnipotente
            occupare la volta del cielo

            Ecco: il Signore torna
            già s'odono le trombe del giudizio
            suonare in lontananza

            La creazione tutta gioisce
            sentendo vicina la liberazione

            Mentre i potenti uomini non avvertono
            la Brezza Viva che sferza i loro volti insensibili
            non odono gli angeli suonare
            nell'aria la benedizione degli innocenti

            Vieni Signore Gesù i bambini t'aspettano
            il desco è imbandito di tutti i frutti
            e le vendemmie della terra

            Il pane e il vino
            attendono la Tua Benedizione

            I piccoli gli animali tutti
            gridano Osanna! Osanna!
            Nel più alto dei cieli
            il nostro Re è tornato
            mai più i violentatori
            ruberanno i nostri cuori

            Il banchetto comincia
            la veste bianca è indossata
            i cagnolini mangiano il pane
            caduto dalla mensa del Signore

            Fuori nel buio tra pianto
            e stridor di denti
            i violentatori della terra.
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