Un amore finito... Lacrime... lacrime che racchiudono segreti, speranze, momenti felici, fiducia, amore. Cuore infranto da quella malattia che non ha medicine per alleviare. E ancora lacrime... lacrime che bagnano il viso lasciando un solco indelebile. Lacrime che si portano via tutti i ricordi più belli vissuti con te. Quando poi non ci saranno più lacrime allora sarà il momento per ricominciare una nuova vita... senza te.
Non mi toccare, lo penso, non lo dico, brutto bastardo che prendi ciò che nego, aliti in faccia uno sporco respiro non sei un uomo, sei solo un vampiro.
Succhi l'anima di una donna qualunque, non importa chi sia, conta che arrivi al dunque, le metti addosso il tuo corpo schifoso, prendi di lei il domani che ormai ha perso.
Ritmi lenti scandiscono le preghiere di te che senti senza vedere, meglio abbassare le tue difese così presto speri ti lasci in pace.
Una donna diventa un oggetto se non è guardata con rispetto, se in lei vedi solo lo sfogo di un istinto, sei un animale, credi di aver vinto.
Sorvola e perlustra pure le creste i mari e le voragini del paesaggio dell'anima mia, come un libro aperto tu legga il fondo dei miei occhi sconosciuti, un sorriso si erga poi dalle cime dei tuoi pensieri se una dolcezza aerea li ispira. Ricreduta e rinfrancata porta via l'appartato tuo cuore dall'orlo del burrone del dubbio su cui sospettosa quasi sosti quando indugi tra opposte congetture, la rosa di un petardo di magia con il suo bagliore muti il segreto ritmo del tuo petto e lo confermi l'accento gioioso di implose tue accoste parole. È nell'istante ripetibile che ti illumini che io sono: è in quel frangente la piena che inonda languida e fluente l'ubertosa piana della speranza arsa che vuol rifiorire. Tornami un caldo brivido di vita risorgente! In quel frangente, in me rincuorato, un canto si diffonda come suono soave di campane in un consacrato giorno di festa. Esploderà sai una primavera dopo l'inverno che vita nega aspetterò che al primo sole la tua lontana mano esitante forte e sicura si stringa alla mia: al primo appuntamento come una farfalla tra fiori alla mia corolla prossima acceso il tuo sguardo io senta in cerca del suo bersaglio di polline e di linfa.
Dalla mia finestra, ho guardato il riflesso del sole illuminare un nido freddo e abbandonato, dalla mia finestra, ho guardato il riflesso della luna su una terra amata e odiata, ho guardato sorgere un'alba amorosa, e un inverno caloroso, ho giocato coi rami piegati da venti colorati, ho sentito il rumore di un tuono divenir un delizioso suono, ho osservato gli umori del tempo scandire ogni mio silenzioso momento, ho gustato il pensiero di un nuovo orizzonte, lasciandomi trasportare su un mare di incantevoli onde... la, fuori dalla mia finestra, ho legato il mio piccolo sogno su una stella argentata, rendendo la notte magica e desiderata, ho guardato negli occhi un uomo, che ama una donna lontana, un bimbo felice tra passati spietati, ho guardato negli occhi l'amore, e non ho mai più avuto paura.
Mi capita spesso di chiudermi in me stesso e isolarmi dal mondo e di ogni cosa che mi circonda, di pensare che ogni negatività presente nelle persone che mi stanno accanto sono io la causa. Vorrei uscire da questo stato di solitudine che mi fa prigioniero nel corpo, nell'anima e nella mente e non riesco a trovare il coraggio di abbattere ogni ricordo che mi tormenta e mi rende solitario, triste, e senza armonia. Spero di riuscire a vincere questa dura battaglia per non essere mai più solo ed essere come fin d'ora non lo sono mai stato e cioè, gioioso di avere una Vita e di essa fare un grande Tesoro.
Qui nessuno è superiore, siamo uguali se scriviamo col cuore, nessuno è giudice di un altro, non c'è potere, non essere scaltro.
Le nostre storie sono tante, normale quotidiano gente che ha una vita, se hai paura ti diamo una mano, questo luogo, per fortuna, ci accomuna sotto lo stesso chiaro di luna.
Leggere senza commentare non è segno di prevaricazione, ma solo un silenzio che racchiude un'emozione, che non è facile esprimere se scrivi delle parole, magari poi pensi che in quel momento sei solo attore.
Se leggi una poesia e non la senti tua è che forse che in quel momento sei solo controvento, allora aspetti che il mare sia in bonaccia per scrivere il giusto e non fare una figuraccia.
Chi scrive con il cuore non merita un diniego, non puoi sapere quel che prova, non so se mi spiego, non c'è il più bravo, neppure il cattivo, io scrivo quel che sento altrimenti non vivo.