Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
Se solo
Se solo per un attimo
riuscissi a trasformarmi... in ladro
io ruberei per te questo stupendo cielo
che sembra un quadro.
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Se solo per un attimo
riuscissi a trasformarmi... in ladro
io ruberei per te questo stupendo cielo
che sembra un quadro.
Come vorrei che tutti quanti
rivolgessimo uno sguardo
senza ricercare fini
mi piacerebbe che ogni tanto
ci guardassimo
con gli occhi... dei bambini.
Amore, te lo devo dire,
mi costa tanto,
e soffro da morire,
ma non si può fare,
sono tua madre,
mi devi sentire,
non posso acconsentire,
non sei pronto,
stavolta dico no!
Cerca di capire.
I tuoi sogni sono splendidi pieni di colori
fanno vibrare i cuori
Chiudi gli occhi ti siamo tutti vicini
altro non posso fare che stare qui a scrivere e raccontare
Che al di là
del vuoto
del buio
della notte
c'è sole
cielo
terra
e mare
E tu che ti devi amare.
Chissà dove mi tieni,
nascosta nel più recondito dei luoghi
come un sogno in una scatola.
Apri quando vuoi,
con un sussurro mi chiami,
mi accarezzi silenzioso
mentre il tempo è così vicino
e così nemico.
Il nostro castello di sabbia
a poco a poco
con le nostre parole
incollate l'una all'altra,
si tengono vicine per non perdersi
mentre l'aria è rarefatta
e il nostro tempo spalanca la bocca
e ci inghiottisce,
mai sazio
mai abbastanza per scoprirci,
per entrarci dentro
scavarci
come se là in fondo
ci attendesse un tesoro
costruito prima di trovarci.
Mentre viaggi nel cuore
non sapresti trovarmi,
tanti sono i luoghi dove ho dimora,
ma il tuo respiro non sa fiutare
la presenza di me,
mi conoscevi un tempo
ed ora
la mia pelle estranea ti sfiora con il vento
e tu cerchi
e guardi
e ascolti un odore
che vorresti fosse mio.
Le mie labbra ti attendono
conosco il tocco
che mi aprì gli occhi.
Bivio,
dolore:
due porte.
Immobile,
non apro,
fuori è gelo!
Dentro:
paura.
Vigliacco: piango.
Quando,
quando
quando.
E che cos'è la vita se non un fiocco di neve?
Scende, si appoggia delicatamente al suolo,
brilla il suo splendore e poi si scioglie...
scorrendo come una lacrima fino a scomparire.
Forse un giorno crescerò,
quel giorno imparerò a vivere
quel giorno il mio amore per te crescerà
quel giorno capirò tante cose
qualcuno quel giorno mi chiederà
perché ringrazio il mondo.
Quel giorno risponderò che il mondo
mi ha donato te.
Non riuscivo ad immaginare come sarebbe stato,
e carezzavo il grembo,
il seno mi scoppiava, l'avrei allattato,
e stretto al mio cuore.
Ancora non mi rendevo conto,
del miracolo che mi portavo dentro,
ora scalciava, si muoveva e si addormentava.
Parlavo sola, sapevo che mi ascoltava,
gli raccontavo favole, sicuro mi seguiva,
il desiderio era forte e non si conteneva,
senza strillare mi premeva.
Ecco che la vita dà la vita,
il mio amore usciva
guardavo le sue mani, i suoi piedini era perfetto
volevo gridare tutta la mia gioia,
ma mi addormentai.
Mi ritrovai che attaccato al mio seno,
nei suoi occhi, accarezzava un sogno,
quello che avevo avuto guardandolo,
quello che gli ho promesso crescendolo.