M'investe. Avverto ancora e ancora nella gabbia del cuore l'amarezza. Anima dolente che gridi inutilmente, avrò freddo con te qui, chissà perché cercherò tenerezza così lontano! Dietro la finestra danza il vento di gelo, dove sei! I raggi di sole cercano te, investono le mie ore dolci, la mia impazienza... le parole, le mie, le tue. " Addio" Mai più mi nutrirò di te, iceberg di fiori morti. Dov'eri! Dove sei! Marsupio d'amore ho sognato, forse. Ora sei così lontano dal cuore! Respiro d'amore, respiro di te, ancora e ancora senza più te.
Dio se pensarti davvero fa male, confusa nel tempo parto, nell'attimo fuggente dell'anima dormiente. Passano i giorni re di bugie è la sostanza mutante nella notte di vetro. Io perdo le ali nella quadratura del cerchio vicino all'infinito destino. Ti prego tienimi vicino raccontami una storia, del fiume che scorre ancora, Dio torna col tuo sguardo sopra di me, perdona le mie nubi di cristallo che mi gonfiano il cuore e passano i giorni, passano gli anni, senza che Tu torni. Dove sei! Dove sono! Concedimi il perdono per queste parole fuori tono, concedimi il sorriso che è lo spruzzo di gioia che illumina il viso. Concedimi, concedimi... la vita, tu che sei dolcezza infinita.
Libera di me, di noi, delle tue piccole fragilità, tu che in sogno voli e valichi nuovi limiti, posa un attimo le mani sulle mie, bevi l'acqua della libertà e dissetati dell'amore che mai hai avuto perché ti amo è scritto in ogni sorriso. Prendi un battito dal cuore e liberalo nel vento, allora si che sai dire ti amo.
Mi scusi per favore può indicarmi questa strada? Mi spiace ma non son di qui e non so nemmeno dove vada
A tutti è capitato o capiterà di pronunciare il none di una strada o una piazza di città
Le vie della concordia o i viali della vittoria usar memoria immaginaria dovendo nominar l'emilia l'appia antica o la salaria
Alzare i pugni chiusi al cielo o battere le mani nelle affollate piazze dedicate ai partigiani
Le strade dedicate ai musicisti ai poeti agli inventori la lunga fila dei pittori
Ci sono strade e piazze che con onore mi piace nominare indicare dovermici trovare anche se pronunciandole mi si stringe il cuore come stretto da corda di rafia
Sono le stade e le piazze dedicate a chi ha lottato per sconfiggere
O dolce suono che sa lenir tensione nuvola colorata passaggio di stagione entrare nel silenzio della musica interiore la porto dentro me nel cuore
Note rubate al vento intrise di passione d'amor di turbamento di magico momento
Perso dentro una nebbia che tutto mi nasconde mi ferma... e rende questo impatto lieve affascinato ancor di più da quel silenzio candido che mi ricorda il cadere della neve
Mercante immaginario d'erbe magiche e pozioni di rospi e di lucertole da bollir nei pentoloni
L'assenzio...
Ho scritto queste frasi in un minuto di silenzio silenzio che mi porto appresso mi fa sentire bene mi fa sentire tutto
Continuo a percepir segnali strani come in un traspotro il cuore me li porge nelle mani e in men che non si dica son già sopra ad un foglio a colorar parole con la penna tra le dita.
Vi giuro questa cosa è molto bella è come trovar strada illuminato da una stella.
Per niente aver paura di non trovar le rime son sempre tutte pronte le ultime le prime il freddo il caldo il sole un temporale è sensazione viva far giochi di parole.
Può capitare a volte d'inciampare in qualche frase senza parlar d'amore ma subito di colpo con grande mio stupore invece della penna mi trovo tra le dita un fiore.