Come un ramo perduto, dal vento celato, dal mare rubato, cerchi aiuto, così io attendo, che il tuo dolce cuore riprenda fiato, per mai più morire... Le parole che vorrei dire le scrivo su un foglio di luna piena bianche come la neve fresca di aprile segnano il confine tra il dire e il fare... Pensieri posati sugli aghi di pino staccati dai rami in un grigio mattino, silenti si spingono fino alla terra per far rinascere il giorno col sole d'argilla. Tu vento dorato che vieni dal nord, tu soffio fatato che porti un ricordo, tu estasi e angoscia mescoli dolore, tu sogno di un sogno chiamato amore...
Senza di te le mie giornate diventano interminabili, ogni istante il mio pensiero è rivolto a te. Per questo le ore, i minuti, i secondi, non scorrono... Tu non ci sei.
Perdonami. Perdonami per tutte le bugie. Perdonami per il male procuratoti. Sappi che ti voglio bene... non ti farei scappare per tutto l'oro del cosmo. Perdonami.
Tu, che sei Cicerone per me, per la mia vita, mi abbandoni così, senza un perché, o forse c'è... esiste un essere superiore a te? Sì, rispondo per te. Esiste, ed è la causa principale della tua scelta, anzi, la scelta è solo sua... game over... ma ora è per te!
Vago per il mio paese odo dei suoni poco lontani: la banda continua a nuotare nel suo mare di note. Io ti cerco invano... non sei più qui. Aspettavo solo te. Era solo con te che voleo stare. Ma... tu ora hai già un altro impegno no?
Tu scendi radiosa le scale ed il tuo sorriso dolce e timido mi rassicura ed allo stesso tempo il mio cuore trasale. È la prima volta che ti vedo eppure da sempre nel sogno ti guardo. Ci conosciamo da poco ma è da sempre. Inutili le parole! I nostri corpi si parlano già come vecchi amici al Sole. Senza parlare ci siamo abbracciati ed i nostri cuori si sono insieme fermati, per poi ripartire insieme sincronizzati. È il nostro primo incontro. È il nostro primo passo nel cielo nero di uno scontro di due stelle che per anni si sono cercate ma la luce l'aveva allontanate. Poi venne il tramonto e con le sue ombre disse loro che pure nella sera è il loro mondo.
Sono passate le stagioni Sole cocente e freddo glaciale non ci hanno impedito la nostra musica cantare... Nessun perturbamento nonostante il nostro amar violento ha scalfito il nostro incontro. Contro ogni logica il nostro sentimento da ogni scontro nasce a nuova musica. È il rinnovarsi contro ogni evidenza del continuo amarsi. Tutto collima, nel vento le parole da esso trasportate nei nostri due corpi avviluppati le sensazioni mai provate. Ed i nostri due cuori ancora sincronizzati, come il primo giorno quando allibiti si erano fermati.
Sei... il passo di danza mai osato, il bicchiere vuoto trasparente di ricordi, il canto nostalgico di un tenore stanco, il mio nido... disabitato dopo te. Sei... finestra spalancata negli androni vuoti matita che traccia segni di me, voce antica, fantasma vagante nel castello della memoria, testardo ricordo fracassato di baci, mentre tento di non essere me. E sei ancora... amore storpio che respira a fatica, a cui tolgo il respiratore inutilmente. Sei, al di là del tempo, diamante lucente, perso da un pensiero sbadato, nel grigiore del mediocre quotidiano. Perché tu sei... E non c'è posto per nient'altro.