Movimento (2)
Se tu che mi manchi
e le tue grandi gioie
con le quali volavo
assieme al mio eros.
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Se tu che mi manchi
e le tue grandi gioie
con le quali volavo
assieme al mio eros.
Ci siamo imbattuti
in un'enorme tempesta.
Teniamoci saldi
a questi pochi relitti,
non lasciare mai
la mia mano,
tutto finirà presto.
La burrasca è
la nostra paura,
noi la temiamo,
noi la odiamo,
ma solo passando
da qui arriveremo
all'isola felice.
Brezze leggere e forti venti accarezzano pareti esposte a dolci panorami
i muri a secco formano gradini messi a dimora
da pazienti mani
taggiaschi antichi si lasciano coccolare dai raggi del sole
nitidi sono i colori che arrivano a toccare il cuore
cercando cosapevolezza assorti nei silenzi che
aprono spazi interiori
attaccamenti alla materia si dissolvono nel vento
intento a far danzare i fiori.
Sedie di freddo metallo nero attendono scapole e
colonne vertebrali
tese cinture ai gomiti aiutano ad erigere
candele non sacrali
rollati tappetini separano ginocchia nel ricercar
posture naturali
energiche torsioni danno sollievo a punti di
giunzione
nella costante pratica dimora giusta unione
soffi leggeri indicano nuove strade
nell'universo della respirazione.
Hatha compagna assai preziosa che può portare spine
come rosa
aratri di fattezza umana eroi seduti con fierezza
i tre guerrieri in posa
trovare giovamento formando mezze lune
cammelli che evadono le crune
formare barche chiudere gli occhi prendendo forma
di ponte sul fiume
incroci di cuscini senza piume
energici i saluti rivolti verso il disco che scalda
e manda calore
legami nuovi nascono nei modi di condividere opinioni
dentro le stanze invase da srenità
si dissolvono tensioni.
Ho in mano una pesca
e sto pensandoti,
ho in mano una pesca
e sto guardandoti,
ho in mano una pesca
e sto scrivendoti,
ho in mano una pesca... perché,
mi dice ciò che provo
quando accarezzo il tuo dolce viso,
mi dice ciò che provo
quando ammiro la precisa imperfezione della tua natura,
mi dice ciò che provo
quando assaporo la tua essenza che profuma d'estate,
ecco perché ho una pesca in mano,
per potermi ricordare quando ti ho colto,
ti ho assaggiato e mi sei piaciuta.
Ti penso sottovoce
per non farmi sentire dal tempo
che ti porterebbe via da me,
ti penso e i pensieri pesano come macigni
che tremano, si staccano e crollano
in un fracasso di suoni e fratture,
ti penso e l'aria sa di te,
del tuo profumo, lo sento, sei vicina.
Ti penso e anche la luna sembra somigliarti,
le stelle sono candele che ho acceso una ad una
per guardarle e sapere che anche tu le guardi,
ti penso e nient'altro voglio pensare.
Rinchiudo spasmi di dolore in un sorso
di wisky ed una fumata di sigaro,
e punge dentro come il freddo
questa sfinge di diamante chiamata cuore
che cola dolore e urla il tuo nome.
E c'è che non trovo le parole,
che non so dare un calcio
ai pungenti ricordi di giorni meravigliosi,
non so schiodarmi dalla parete dei ricordi
e dare un pugno alla malinconia.
C'è che profumi di vita,
profumi di dolce e di amaro,
di gioia e di dolore,
profumi di donna.
E non esiste giorno che non mi porti a te,
e non esiste notte che mi allontani da te.
Forse la vita ha davvero
qualcosa da regalarmi ancora,
forse non è finita qui,
forse un giorno ti rivedrò e sorriderò dentro
consapevole che sei solo una foto tra le tante,
ma ora non posso far altro che aspettarti,
aspettare e illudermi che torni,
lo so è inutile,
ma non potrei altrimenti.
S'addolora il mio cuor
quando lo vuoi posseder
in nome dell'amor.
S'addolora il mio animo
quando la tua voce
stride in rovente attimo.
Inutile conversar
con te
che non sai ancora amar.
Tu "adolescente"
non cercare
l'amore nella mente.
Tu credi la tua vita eterna
ma non ti accorgi
che troppo veloce s'inverna!
Maldestra come bambina
cammini ubriaca di profumi
di gioventù come vagante mina.
Non addolorare
cuore d'uomo maturo
che vuole solo amare
con tutto se stesso
e non vuole
soltanto sesso.
Il volto tuo,
sorridente.
Il tuoi occhi,
suadenti.
La tua pelle,
lattescente.
Il tuo profumo,
fragrante.
Il tuo sorriso,
d'amante.
Espressioni d'amore,
che leniscono
il mio cuore.
La tua femminilità,
mi sana
dopo tanta
aridità.
Che la mia vita possa risplendere
incontrando la tua in un bagno di luce,
come un giardino d'inverno incontra la primavera,
nell'immensità di un sentimento d'amore.
E mentre una carezza segue l'incontro
di un bacio, il tempo espande
le sue ritmiche in un infinito
abbraccio.
Non c'è che noi in questo incontro,
la vita non è più sola, adesso.
Ti cerco tra le pieghe di una parola, mentre cerco di dare forma ad una sensazione...
ti cerco tra i raggi di un sole che rispecchia nei miei occhi...
ti cerco tra i granelli di una vita che mi spinge a guardare oltre...
ti cerco nella mia ombra ma non hai forma...
cerco le mie orme per seguire un sentiero che non mi parli di te...
cerco un domani che possa regalarmi una gioia...
sto cercando di te...
ma spero tanto di trovare... me stesso!