Un vagito persistente, uno sguardo senza vissuto, un corpicino nudo ed innocente, un istante di vita che diventa Infinito. La poesia di un amore che si innalza al di sopra degli eventi. Non chiede niente, ma racchiude Tutte le Parole. Non vuole nulla ma è Tutto. Ti osservo e, ancor oggi, nella profondità dei tuoi occhi riaffiora quel Momento Infinito quel miracolo di vita che nasce e fiorisce. Non è un caso che tu sia qui Piccolo Tesoro sei la risposta alla vita che si perpetua e io ti amo di un amore incondizionato e rispettoso che non lega a sé affinché quel Momento Infinito non sia oltraggiato distrutto dal vile desiderio di possedere chi concepiamo. Corri sulle strade della Vita; soffermati sovente a riflettere; assapora ogni istante anche il più doloroso. Non abbandonarti a surrogati di sentimenti falsati superficiali. Vivi con lealtà e rispetto e... Soprattutto ama.
Il buio. La notte. Voglio correre. Scappare da questa vita troppo stretta per me. La consapevolezza di non poterlo fare mi uccide. Rompere le catene. Librarsi nel cielo e volare con le aquile. Rompere le catene. Nuotare nelle profondità degli abissi. Non vedere la luce. Non poter risalire. Rompere le catene. Urlare tanto da squarciare il cielo. Rompere le catene. Allontanarmi da ogni forma di ipocrisia. Vieni con me. Rompere le catene. Seguimi, stammi vicino. Curano le mie ferite con il veleno. Rompere le catene. Guariscimi tu. Cullami fino a farmi addormentare. Seguimi nel mio mondo fatto di utopie. Rompere le catene. Rompile con me. Rompere le catene. Sto annegando. Rompere le catene.
La nostra vita che scorre, come una lotta inesorabile contro il male di sopravvivere a sé stessi, cercando pace in altri luoghi, altri luoghi umani... altri momenti di lotta interiore e infinita, la nostra vita che scorre via, fra le dita come sabbia, mentre ci aggrappiamo ad un sogno, mai pienamente condiviso e mentre ci accorgiamo di essere andati in direzioni opposte è tardi per cambiare, per nuove soluzioni è tardi per capire che sarebbe bastato così poco un abbraccio silenzioso un bacio appena sfiorato una stretta di mano... e saremmo ancora nello stesso treno nello stesso vagone nella stessa destinazione saremmo ancora un noi invece... la nostra vita che scorre e ci sfugge dalle mani mentre rincorri lo ieri, passa il presente ed è già domani... eppure credevamo fosse amore.
Ti ho visto per caso, ti ho incontrato volontariamente e improvvisamente ti ho amato. Ho sognato una vita con te, un amore senza fine e ho creduto alla tua buona fede. Ho vissuto attimi bellissimi, mi sembra ieri, attimi immortalati dentro me. Giorno dopo giorno ho aperto i miei occhi e ho iniziato ad aver paura. Temevo che quella persona che amavo era solo frutto di un'illusione. Ho sospettato nella speranza di sbagliarmi e invece era tutto vero, il destino mi stava girando le spalle, ho ricevuto un'enorme delusione e ho sofferto. Ho pianto, mi sono chiusa dentro di me a riccio e ho iniziato a pensare. E ho capito che non bisogna dare nulla per certo, che tutto ha una fine e non sempre è un lieto fine. Il dolore è diventato rabbia, una rabbia così pesante da soffocare il mio cuore, da farmi mancare il respiro, da non dormire la notte, da perdere il controllo, da farmi impazzire, da farmi agire senza più un minimo di dignità, da farmi provare l'odio per quell'amore che sentivo dentro. Ho creato uno spazio dentro me per l'odio e ho capito che sentivo qualcosa di veramente pesante che non riuscivo più a trasportare, perché mi stava conducendo per le vie più brutte che l'amore possiede. Il mio cuore e la mia ragione ormai comunicavano e si consigliavano l'un l'altro. E la mia ragione spiegava al mio cuore che l'amore è irrazionale, imprevedibile, speciale ma allo stesso tempo è molto crudele, perché ti stravolge la vita sia quando arriva sia quando va via... ma il mio cuore non smetteva di sanguinare e ho trascorso infinite ore in compagnia dell'odio per te... Non ottenendo risulati mi sono chiesta se non era il caso di farne di quest'odio una corazza che mi proteggesse da te, ma nemmeno questo è servito perché non dovevo proteggermi da te, perché tu ormai non c'eri più, ma da me e allora ancora una volta il ruolo di quell'odio dentro di me era inutile, perché odiarti non alleviava il mio dolore... L'amore è pazzia mi dicevo, l'amore è qualcosa che ti ferisce dentro e non va via... L'amore è incancellabile. Per quanto mi sforzassi a starti lontano, quella ferita era sempre con me, era una cicatrice cosi dolorosa che non potevo fare a meno di osservarla. Con il tempo però ho capito che non era uno sfregio ma la cosa più bella che la nostra storia poteva lasciarmi, perché protetta da tutto persino dal mio stesso odio e soprattutto profuma del bene per te! Quindi a che serve odiarti, allontanarti... continuerei soltanto a lottare contro me stessa. Per cui preferisco seguire quel profumo e dimostrarti il mio bene. L'amore ha diverse prospettive e può essere guardato con altri occhi... Gli occhi di un bene profondo e che non si esaurirà mai... tutto il resto è da cancellare e da dimenticare! Si riparte! Non da zero, ma con un bene sincero e con altre aspettative e altre speranze!
Forse provo ancora amore per te, forse non saprò più amare, forse morirò della mia gelosia, forse avrò un altro amore più devastante, forse non sarò mai felice, forse mi sveglierò da quest'incubo che mi accompagna, forse ancora odio le tue labbra e i tuoi occhi per come sono riusciti ad ingannarmi, forse ti odio perché hai annullato la mia vita! Mi manchi e soffro per te, maledico il tuo mondo e il giorno del cambiamento, mi pugnala saperti con chi ti ha portato via o con chi ti trattiene, mi disprezzo per ciò che ti ho permesso di fare alla mia vita! Forse non bastavo più a farti sentire vivo e forse la verità è che del mio dolore non ti è importato nulla, perché soffrivo io e non tu. I tuoi occhi sono due pugnali che mi ricorderanno cosa sei in grado di fare. Attraverso i tuoi errori ho capito qual'era il tuo sogno e nel tuo sogno io ho riconosciuto il mio incubo. Verrei da te, se svegliandomi da quest'incubo, mi rendessi conto che è stato solo un orribile sogno, ma purtroppo è la realtà e potrò amarti solo nei miei sogni!
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Amo il mare e le sue onde che si sovrastano, poi si dividono, poi tornano e si rinfrangono, spargendo il profumo del sale, misto al calore del sole; come un ballo lento e ritmato, il sole che con i suoi raggi sbatte sull'acqua e riflette specchi dorati che abbagliano gli occhi e te li fanno socchiudere. Amo il mare con i suoi orizzonti perché lasciano in te la sensazione dell'infinito, là dove si congiunge con il cielo, quando qui sulla terra tutto è così piccolo e tutto ha sempre una fine. Lo amo quando è notte, quando la luna lo attira verso sé come un'amante vogliosa, e la marea cresce nera e tenebrosa, s'inarca verso di essa fino a quando al mattino tornerà da quell'incanto, con le sue acque tanquille e rilassate, cantando un lieve mormorio di stanchezza e soddisfazione, quasi fosse il culmine di un amplesso. Amo il suo colore, che non è verde non è celeste, ma un indefinito miscuglio di chiazze che inneggiano alla natura, dove il firmamento specchia le sue meravigliose trasformazioni. Amo le sensazioni che richiama in me, quando a piedi nudi passeggio sulle sue rive e le mie gambe stanche vengono lambite, come avvolte da una morsa piacevole e rilassante, quasi fosse la carezza del mio uomo e lo amo perché tutta me stessa si sente in sintonia con esso; nella sua calma, nelle sue bufere, nei suoi capricci... nel suo andare e tornare sempre, nella sua immensa confusione...
Il silenzio della notte che ci avvolge... le stelle una volta brillanti e dense, preda di poesie e sogni ora ricoperte da questo manto grigio... non hanno radice e profumo... i colori della notte che sembrano ovattare i miei pensieri... che sono sempre la... dove il sole non batte... dove il sole non nasce... dove il sole non ha colori... ed io che cerco riparo nel sonno... ma più scappo e più sono fermo... più chiudo gli occhi più vedo...