Oltre i confini della speranza La luna è sempreappesa al cielo stellato, sono steso sulla sabbia ancora calda. Chiudo gli occhi, penso ai miei cari, lontano, soli nella mia bella terra africana. Mi trovo tra le dune di una spiaggia sconosciuta. Avevo atteso tutto l'inverno, nella mia terra, nella speranza che "una carretta" mi portasse sulle sponde delle italiche genti. Nessuno si accorge di me! Ma, un profumo di brezza marina mi assale, un fiore selvatico, bellissimo, accarezza il mio volto e una mia lacrima bagna i suoi petali un po' appassiti. Apro gli occhi e lo colgo, aspirando tutto il profumo che ancora riesce ad emettere. È l'alba, riprendo il cammino fra la gente ancora assonnata. Stringo forte nella mano il mio fiore! È autunno, sono tornato nella mia terra, dopo una traversata con un mare tempestoso. Ora, il mio fiore è fra le pagine del mio diario sgualcito, ancora pieno di sabbia. Leggo spesso il mio diario i miei pensieri, sempre tristi, le aspirazioni, le delusioni, la nostalgia cocente. Ora, cerco di cogliere l'ultimo alito di profumo, per ricordarmi quelle dune, quella lacrima rimasta sulle foglie appassite nel mio diario che accompagnerà la mia e la sua vita, tra il mare, la terra e la mia gente.
Non c'è più. È volato sopra un arcobaleno. Io adesso ricordo quel bambino. Non l'ho dimenticato. So che non sarà mai più come fu. Il bambino è un ricordo. Il bambino è volato. Lo posso solo ricordare e farlo rivivere nella mia fantasia. Io non sono in nulla ciò che fui.
Sfavillii di luce nei miei occhi, esplosioni di stelle nella mia mente. I battiti dei nostri cuori sincronizzati! Il nostro pensiero unico: desiderare l'incontro di due anime.
Io ti cerco dentro di me E tu mi sfuggi. Io ti cerco negli occhi Di una limpido donna E tu mi sfuggi. Perché temi che io Ti afferri? Io non voglio imprigionarti! So che tu ami La tua compagna Di viaggio Tristezza! Felicità e tristezza, L'Amore saffico Più vecchio e delicato del mondo.
Una lacrima scivola densa lungo i solchi del mio non più giovane volto. Essa si posa laddove un seme si è nascosto nella fredda terra autunnale. Da un piccolo dolore a volte nasce l'amore.
Ora, mi trovo tra le pagine di un libro un po' sgualcito. Avevo aspettato tutta l'estate, nessuno si era accorto di me: eppure, ero un bel fiore, selvatico, ma con tanti colori ed un profumo di brezza marina. Un giorno, pieno di sole una bimba, saltellando sul prato, cadde ed il suo visino si poggiò su di me, volevo proteggerla, mentre una lacrima bagnò i miei petali un po' appassiti. Aprì gli occhi e mi colse e aspirò tutto il profumo che, ancora, riuscivo ad emettere. La bambina è cresciuta, bellissima, ed io sono sempre con lei, come segnalibro del suo diario di adolescente. La notte, mentre Laura dorme (questo era il suo nome) A fatica, con un po' di vergogna... Leggo i suoi pensieri, le aspirazioni, le delusioni. Vorrei aiutarla e cerco di emettere l'ultimo alito di profumo per ricordarle quando, spensierata e felice, correva su quel prato, tanto tempo fa, per quella lacrima che è rimasta nelle mie foglie appassite, in quel diario, che accompagnerà la sua vita... ed anche la mia!
Spegni il delirio... Vedi, lacrime rosse già segnano il supplizio fatale. Porgi orecchi alla voce del silenzio... vedi, urla, attonita, la tua furia.
Spegni il lume della follia... vedi, già il respiro muore. ... E la mia anima, se ne va, nel buio di una meta inconscia... vedi, attende però, già sublime dimensione in ricordi d'amore.
Ma tu, resterai ancora qui... marchiato dalle mie lacrime rosse, il mio respiro morirà in te mille volte in ogni istante; la tua anima conscia avrai nel buio, vedi, tu continui ad esistere già vivendo in solitudine la tua morte.