Apro la porta alle emozioni, si lo faccio spesso, non chiudo più il mio cuore, loro lo sanno e non chiedono permesso, trovando spazi giusti orientano il cammino verso quei sentimenti riposti in malomodo, neutralizzando angosce che son legate al cuore come un nodo, esonerando vecchie sensazioni lavando via quel po' di rabbia che non trova spiegazioni. Apro la porta alle emozioni, si lo faccio ancora. E' vita l'emozione ed io la vivo ora.
Oh Padre Pio! Vorrei tanto sentire il tuo profumo di rose e viole, vorrei sentire la tua mano sulla spalla, vorrei sentire la tua voce soave. Ma solo pregando e amandoti mi potrò sentire al tuo fianco. Oh Padre Pio mio diletto: Ascolta le parole di un figlio non perfetto, che con tanto amore e sincerità cerca di pregare e farsi perdonare per sentirsi protetto al tuo fianco con amore; un umile peccatore.
Sai quanti... Ti dicono che la vita non ti darà mai gioia, sai quanti... Ti dicono che la ricchezza è l'unica cosa che conta, chi ferisce la tua vita così è soltanto una persona a metà, chi non ne sente il profumo, non ti aiuterà, tu guarda la vita attraverso la meraviglia di un bambino... Ti sembrerà un caleidoscopio meraviglioso.
Le mie vite siete voi, certamente si! Tra gioie d difficoltà abbiam vissuto la vita sentendoci così legati l'un l'altro in un abbraccio indissolubile. Per voi salterò in ogni cerchio infuocato, come una tigre rabbiosa. I miei occhi vigileranno su di voi, finché non si chiuderanno, finché non vi avranno trasmesso ciò che io provo!
Lupo di notte, vago nei boschi di questa valle tenebrosa e tetra, calpesto emozioni secche, affondo nella melma dell'ipocrisia, lecco ferite nascoste e aguzzo la vista per evitare buche e trappole di chi gioca con la mia pelle. Cerco la luce, cerco la via d'uscita, quel bagliore di vita che sappia dare un senso ad una notte troppo lunga e fredda, cerco un raggio caldo, un petalo da annusare e un pezzo di vita da consumare.
Attreverserei deserti, navigherei mari, ruberei stelle e spegnerei soli se solo tu fossi ancora mia, se solo potessi darmi ancora un volta la tua mano, se solo sfiorassi di nuovo le mie labbra per cullare poi un cuore malato. Toccami ancora, fallo di nuovo finché puoi, sorridi ancora e poi chiudi gli occhi, andrò via sulle punte, tra sguardi inchiodati e lacrime pesanti, che questo mondo non è più mio, che questa vita non sa intonare le mie corde, che qualche Dio ha deciso così. Nel vento troverai la mia voce, nell'acqua le parole che ti avrei detto, nel fuoco le emozioni che ti avrei regalato, e solo quando l'aria si farà bruna volgi gli occhi al cielo e se puoi ridi di quel pazzo seduto sulla luna.
Fui interrotta da una voce semplice ma nemica. Ciò mi sconvolse. Tutto sembrò immobile e privo di sensi solo la mente era viva. Non riuscivo a parlare, ma solamente a capire. Troppe emozioni in un istante. Per un attimo ho visto il profilo di ogni cosa!
Sarò vento d'amore, dall'altra parte del mondo, userò le ali del cuore d'argento che tu mi doni nel frattempo, dell'addio ricordo del dono, di un abbraccio di parole che in un anno che se ne vanno! Brividi, la via dei miei passi, senza arrossire, due mani che mi stringono... Canto d'inverno il cielo di domani, foglia del vento la metamorfosi dell'innamorarsi, a senso unico, un nome... Amavo!