Ho imparato a sorridere fra le lacrime e ad asciugarle con un sorriso. Ho imparato che mentre tu piangi delle tue lacrime qualcuno riderà Ho imparato che per ogni cosa c'è un perché ma il perché non sempre si trova. Ho imparato che se vuoi vincere devi far credere che sei forte. Anche se non sei forte puoi vincere Ho imparato che non puoi insegnare ciò che non hai imparato ma puoi imparare anche da chi non sa quello che tu sai. Ho imparato che se perdi lottando il sapore è meno amaro. Ho imparato, che fino all'ultimo respiro tutto si può ancora fare. Ho imparato lottando, che la vita è una grande opportunità che la vittoria è un sorriso.
In te mi sono persa, nei tuoi occhi riflettevo i miei. Il silenzio era leggero, quasi una carezza al cuore. Le parole erano inutili, parlava l'amore. Ho visto l'inizio quello fatto di noi. Ne ho vissuto l'emozione di una bruciante passione. Ho sentito il tempo scivolar via, ho visto spegnersi la passione. Il silenzio non era lo stesso, ho aperto gli occhi. Ho visto l'"io" e il "te". Ne ho visto la fine, finalmente ho ritrovato me.
Quante parole ho perso per strada, quante parole ho cercato nella notte, quante parole vorrei poter trovare. Inutili certezze vuote come il vento, che corrono via rapide come la pioggia su un vetro. Dondolando sui passi stanchi, scivolando sui vetri di pensieri persi mi travolge un brivido freddo che apre in due la schiena bagnata. Senza fiato raccolgo i cocci di un'emozione sopita e soppressa dal peso della realtà, e mi sconvolge la forza di un urlo cupo e straziante che mi corre incontro. Muoiono i sogni di un viandante della vita.
La mente vacilla nella tempesta che imperversa. È una tempesta interiore. Mutamenti, materia che si frantuma, che soffre, che lotta per non soccombere, non vuole cedere a questo evento che la stà stritolando. Cellula dopo cellula cerca di ricomporsi, cerca di creare un nuovo tessuto resistente alle impervie della vita. Magicamente, la tempesta avvia il suo processo di esaurimento. Lentamente spiragli di luce mi pervadono intensamente, corpo e mente, riesco a vedere di nuovo, a capire, all'improvviso le domande hanno risposte, una musica proveniente dal cuore della Terra mi accoglie fra le sue braccia, mi tiene nel suo grembo come un figlio smarrito ed io, nutrendomi di quel nettare, mi accorgo di volare, di essere in estasi e prego il tempo di diventarmi amico e di fermarsi...
Accarezzo la tua mano, sfioro la tua bocca, assaporo il nettare dei tuoi baci, sono sul tuo seno, grazioso nelle sue fattezze ed allo stesso tempo inebriante per la sensualità che sprigiona. Sono in balia dei sensi, prigioniero della tua raggiante bellezza, del tuo modo di essere. Lentamente entro in te, siamo un tutt'uno, un'amalgama perfetta di materia. Le vibrazioni, le contrazioni i respiri soffocati, fanno di noi un'orgasmo continuo, un crescendo di ineguagliabile armonia, vorrei poter rimanere così un'eternità, vorrei poter gridare al mondo intero, che ti ho desiderata, ti ho avuta, ti ho amata.
Vorrei entrare in una sfera con te. Una sfera dove non ci sono impegni, non ci sono persone. Una sfera in cui la chiave per entrare è: "Lasciare fuori da essa l'orologio". Una sfera nella quale non servono parole per comunicare... Una sfera dove si può crescere e si può invecchiare senza segni sul viso. E'una sfera che non può esistere al di fuori di noi, ma solo dentro.
Alzo gli occhi e ti cerco tra le stelle sei sempre lì pronto a d illuminrae il mio percorso e dare forza a i miei sogni Tu che conosci il sapore delle mie lacrime... senza te camminerei lungo una strada buia rincorrendo traguardi senza sentimenti come un satellite che risplende di luce riflessa fermo lì ad attendere una nuova fonte di vita che dia calore ai sogni nascosti nell'anima.
La noia racchiusa nell'intercalare dell'assiduo e ripetitivo stile di vita, esplode in manifestazioni gloriose e quasi dittatoriali, inglobate nell'ormai vecchio grigio che invece saggezza dispensa solo rimorsi sotto forma di ordini!