Mio Dio, ora e subito non domani poiché è soltanto un'illusione... Ora e subito, nell'eternità di un attimo nell'incanto che avvolge il mio essere vivo non domani, ma oggi, adesso proprio quì ora e subito in quest'eternità di vita che circonda i miei pensieri, in quest'amore senza fine che unisce le mie mani... nel trovarti dentro me nel germoglio del mio essere nel silenzio della mia preghiera...
Cari poeti fatevi spazio, voi che all'amor tendete un abbraccio. All'illusione date uno schiaffo, non calpestate il vostro gran coraggio. Della guerra fatene scempio, con gli eri di ogni tempo. Della pace siate i testimoni con rime e dolci suoni. Dei commenti fatene ammendo, voi che siete i senza tempo. Delle critiche sappiate far tesoro, poiché negli anni riempi i cuori d'oro. Del messaggio siate i custodi del perdono dei tristi miei scritti fuori tono.
Un cavallo a dondolo, un ricordo che affiora. Un baule, tanti ricordi di una vita insieme. Un tavolo e una bici una caduta e una mano forte che ti solleva. Una foto, tanti ricordi e tante speranze. Una porta che sbatte da una folata di vento, attimi di un momento, di una nascita. Una mano sugli occhi, mi volto e dico "chi sei?" e una voce mi sussurra "sono il tuo presente".
Le gestualità nascoste nate dall'eterno grugno al cuore che le sembianze poco ortodosse dei propri avi vollero intraprendere, cadono nell'intercapedine oscura della vita creata dall'ombra di avere un'esistenza simile al proprio sogno perfetto!
Rimanere seduti in riva al mare a guardare i pesci liberi di sguazzare mentre la tua unica libertà è cercare il modo di cessare l'angosciante presenza che senti in te ma che non esiste!
Tutto ebbe inizio quando l'inibizione condusse ad ascoltare il mondo, l'eterno! Scandire ogni singolo passo della gente... disinibisce e ci rende innocenti di vivere da ciechi e incauti sulla retta via!
Amar, patir, soffrir, questa è la vita. Bisogna ricordar cose accadute per trovar amor perduti. Se la speme, Dea dell'avvenire, farà anche a me suggere un poco del suo umore, anch'io potrò provare della vita il nettare: L'amore.
Arido, il mio cuore sta diventando sempre più arido. Basterebbe qualche goccia d'amore per farlo rianimare, ma forse non lo merito. Vivere nel deserto dell'insoddisfazione è triste, ma come tutti i deserti prima o poi troverò la mia oasi di felicità.
Il mio desiderio come un vortice nella mia mente, affiora alla mia bocca che vorrebbe sussurrarti dolcemente quello che vuole il mio corpo ma s infrange come un onda contro la scogliera dei tuoi occhi ormai freddi di chi ha congelato il suo cuore.
In un vecchio tronco di pioppo caduto a terra con la luna piena rivivono i sogni di un tempo antico quando l'aurora curava le ferite.
Giace a terra enorme pieno di vita. Buchi pieni d'insetti e formiche larve strane nate sotto le stelle, una famiglia di funghi ci vive dentro.
Io contemplo il gigante del vento, le sue foglie sono diventate vita le sue radici sono vene della morte dove un ranocchio canta la sua sorte.
Il tronco aspetta un'accetta mica per accendere un povero focolare, dove il nonno inventa il passato e una castagna scoppietta nelle mani.
Un pezzo di corteccia lo porto a casa: rughe del tempo maturate sotto il sole. Il cielo e il vento sono chiusi dentro questo pezzo di terra diventato legno.