Poesie personali


Scritta da: Ettore Grimani
in Poesie (Poesie personali)

Ora e subito

Mio Dio,
ora e subito
non domani
poiché è soltanto un'illusione...
Ora e subito,
nell'eternità di un attimo
nell'incanto che avvolge il mio essere vivo
non domani,
ma oggi, adesso
proprio quì
ora e subito
in quest'eternità di vita
che circonda i miei pensieri,
in quest'amore senza fine
che unisce le mie mani...
nel trovarti dentro me
nel germoglio del mio essere
nel silenzio della mia preghiera...
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    Scritta da: Naida Santacruz
    in Poesie (Poesie personali)

    Poeti del sito

    Cari poeti fatevi spazio,
    voi che all'amor tendete
    un abbraccio.
    All'illusione date uno schiaffo,
    non calpestate il vostro gran
    coraggio.
    Della guerra fatene scempio,
    con gli eri di ogni tempo.
    Della pace siate i testimoni
    con rime e dolci suoni.
    Dei commenti fatene ammendo,
    voi che siete i senza tempo.
    Delle critiche sappiate
    far tesoro, poiché negli
    anni riempi i cuori d'oro.
    Del messaggio siate i
    custodi del perdono dei tristi
    miei scritti fuori tono.
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      Scritta da: Cristian Torre
      in Poesie (Poesie personali)
      Un cavallo a dondolo, un ricordo che affiora. Un baule, tanti ricordi di una vita insieme. Un tavolo e una bici una caduta e una mano forte che ti solleva. Una foto, tanti ricordi e tante speranze. Una porta che sbatte da una folata di vento, attimi di un momento, di una nascita. Una mano sugli occhi, mi volto e dico "chi sei?" e una voce mi sussurra "sono il tuo presente".
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)

        Vecchio tronco

        In un vecchio tronco di pioppo
        caduto a terra con la luna piena
        rivivono i sogni di un tempo antico
        quando l'aurora curava le ferite.

        Giace a terra enorme pieno di vita.
        Buchi pieni d'insetti e formiche
        larve strane nate sotto le stelle,
        una famiglia di funghi ci vive dentro.

        Io contemplo il gigante del vento,
        le sue foglie sono diventate vita
        le sue radici sono vene della morte
        dove un ranocchio canta la sua sorte.

        Il tronco aspetta un'accetta mica
        per accendere un povero focolare,
        dove il nonno inventa il passato
        e una castagna scoppietta nelle mani.

        Un pezzo di corteccia lo porto a casa:
        rughe del tempo maturate sotto il sole.
        Il cielo e il vento sono chiusi dentro
        questo pezzo di terra diventato legno.
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