Sono sicuro che non c'è niente che possa scrivere, che assomigli, almeno un po', a quello che sei, potrei chiamarti nuvola che piove gocce di sogni, alba d'intensità, che brilla dentro l'anima, ali di fantasia che squarciano la verità, suoni di femminilità, musica.
Non credevo che esistesse bellezza che dipingerei, proprio come ho dipinto i sogni miei, quello che sei.
E ti parlerei delle tue mani, gesti che armonizzano emozioni, parlano sogni, illusioni, recitando attimi di cielo.
Prova a fermarti per un po', ad ascoltare attorno, quanti che cantano perché, sei quello che sei.
E potrei parlare del tuo viso, mille le emozioni in un sorriso, labbra che ti tolgono il respiro, pelle bianca come il paradiso.
Lo so, ogni passo che fai, è un momento che resta scolpito nel tempo, scandisce ogni battito dentro il cuore, ne sento il rumore, suona per me, ancora.
Anche la libertà, resterebbe in catene per cantar di te, ogni favola si fermerebbe a metà, per cercare di raccontare quello che sei, bella più dell'eternità ad osservarti.
E mi perderei dentro ai tuoi occhi, che ti servono a rubare, anima che resta prigioniera, perché altro non vuol più sognare, e mi perderei dentro i tuoi occhi.
Aprite il cuore alla fantasia. Si davvero, lasciatela fluire in voi, dentro, lasciate che vi tocchi, modellatela al vostro corpo, nominatela col nome che vorreste per la vostra identità, datele significato, respiratene l'essenza, immergetevene, fatele descrivere le strade, gli incroci del conoscere, del vivere, fatevi nutrire dai disegni che cattura per voi, a nascere mille volte ancora, resterete ad osservarvi, ogni attimo è, per essere se stesso, e scopritevi a conoscervi, davvero. Liberatela, credetemi, niente sarà mai lo stesso.
In ogni battito che muove il mio cuore c'è il tuo respiro come neve sul mare e in questo giorno che sa d'infinito dagli occhi sfugge una stilla d'amore... E dai tuoi occhi profondi e sinceri io vedo un mondo di mille colori dolce delirio dei miei sensi sopiti sei tu il domani del mio giorno che muore... Tu sei la luce di una stella di cielo il suono lieve di una voce sincera e non c'è più il silenzio del dove la rabbia sorda di un muto dolore... Dolce segreto di un'onda di vento, il tuo passaggio è un giaciglio di rose che sulla sabbia di una vita lontana lasci felice nel volo fatto di sole... Tu nel deserto sei la piena di un fiume e nel tuo corso nutri l'erba sottile dolce carezza del tramonto di sera arcobaleno del mio cielo di aprile.
Ci sono stelle che richiamano il nostro sguardo per la loro grandezza, impossibile non notarle...
Ci sono stelle che rapiscono il nostro sguardo per la loro intensità e pur essendo le più piccole nel grande cielo, sono le uniche a rubare il nostro cuore.
Ognuno di noi, ogni essere umano è nato per essere felice... Le divisioni create dagli uomini nel corso dei tempi non hanno alcun significato e nessuna ragione di esistere... sono sterili convenzioni generate da esseri finiti, da poveri di spirito con una materialistica visione della vita... Io non credo, in un Dio guardiano e persecutore degli errori, ma in un Dio Guerriero dell'Amore, ed essendo la vita un cerchio perfetto dove tutto ci viene dato e tutto ci viene tolto, la differenza nasce dalla consapevolezza che l'Amore è il nostro diritto, e la nostra via. Mai la sofferenza. La vita è un laboratorio spirituale, una palestra dove allenare l'anima a sostenere il peso del corpo nel percorso sensoriale che farà, abbandonandosi alle nostre emozioni, tornando ad ascoltare il nostro respiro, tornando a dare ascolto al nostro corpo, per dissolvere blocchi grandi come montagne che ostacolano la via per la nostra felicità... affidiamoci a noi stessi, soltanto noi possediamo le chiavi della nostra anima, chi vive al nostro fianco è importante, gli amici, sono importanti ma solo una persona è fondamentale per il nostro benessere: noi stessi... La vita un cerchio perfetto dove tutto ci viene dato e tutto ci viene tolto, la differenza è solo nella nostra consapevolezza, nella nostra capacità di vivere le qualità che questo percorso meraviglioso ed insieme drammatico ci offre per ogni passo che facciamo... Molti di noi erigono barricate, mura impenetrabili quando vengono colpiti dal dolore, e così facendo, ottengono l'unico risultato possibile: essere soli, immersi in un vuoto creato da loro stessi... Lasciamoci invece colpire dal dolore, non ci chiudiamo, non arretriamo davanti ad esso, affrontiamolo a viso aperto senza subirlo... Apriamoci verso l'esterno cogliendo i segnali che il cielo ci manda e combattiamo con forza e speranza per non perdere la nostra dignità ed il nostro diritto all'amore, alla gioia ed al sorriso che devono essere sempre superiori a qualsiasi dolore... la nostra felicità non dipende dalle cose che la vita ci propone, ma dal modo con cui le viviamo, poiché la vita non è nell'orizzonte, ma nella terra che tocchiamo.
Io non so cos'è l'amore posso dirti però che da una lacrima, tu fai nascere un sorriso che da un profondo dolore, generi la gioia e che ti sento così mia che quando i tuoi occhi mi guardano i miei sono davanti ad uno specchio... quando un'emozione ti sfiora, è il mio cuore ad avere un sussulto... e se un giorno mio figlio mi chiedesse che cos'è l'amore, io gli parlerei di te.
Ricordo ancora le lacrime che, prepotenti, solcavano il mio viso. Ricordo il loro sapore amaro, ostile. Ricordo ancora il rumore dei battiti impazziti, le grida sorde della mia anima, ormai distrutta. Ricordo il colore grigio della polvere che, come un impenetrabile velo, ricopriva sogni e giovani speranze. Ricordo il buio fitto e ostinato nel quale, a lungo, ho brancolato smarrita. Anche la solitudine ignorava la mia esistenza. Nessuna porta da aprire, nessun ricordo nella mente. Dentro me solo rabbia; giù nel profondo, nascosta e timorosa, una luce fioca. La nebbia è ancora fitta e padrona, a fatica riesco a farmi un varco. Nutro i miei occhi di quella luce. Oltre la cortina di una oscurità prepotente scorgo la consapevolezza, alleata fino ad allora sconosciuta. Guardo dentro me stessa, questa volta senza paura. Il pensiero mi riporta indietro ma la luce mi attira a se, chiudendo alle mie spalle la porta delle lacrime e del dolore. L'oscurità pian piano si lacera lasciando al vento i suoi miseri brandelli. Davanti a me il cammino da intraprendere; lungo, troppo lungo. Non so se il tempo mi basterà. Comincio il viaggio. Solo la riva di un fiume placido mi offre un po' di ristoro. Riva benevola e accogliente cui nulla sfugge. Seduta su quella riva in una giornata speciale, ho visto passare uomini e miserie. Attesa lunga, dolorosa e paziente per un soffio di verità che rafforza l'anima.
Vorrei essere uno specchio Lui resta sempre tranquillo... Sapeste cosa veda! Non credo abbia sentimenti Lui ci vede, ma noi no Non c'è nessuno che lo riesca a vedere È invisibile ai nostri occhi Occhi stupidi e superficiali Non vedono oltre il riflesso della loro immagine Non vedono in profondo... Mai Chissà se uno specchio si è mai visto? Lui è un silenzioso giudicatore Lui sa tutto ciò che facciamo Vorrei essere uno specchio In un mondo Dove Non conta come sei Ma come appari.