Poesie personali


Scritta da: Andrea Sargenti
in Poesie (Poesie personali)

Stazione di Bologna

Ci sono viaggi
che iniziano nell'anima
e finiscono nel cuore.
Immagini, fotografie
colori, suoni.

Ero lì, ricordo.
Seduto ad aspettare,
forse un treno
o una risposta.
I mie occhi
continuavano a cercare
attraversando nebbia
di pensieri confusi.

Un vecchio
e la sua chitarra
camminano insieme,
entrambi silenziosi,
entrambi stanchi
di una vita fatta di paure.

Due bambini in divisa
in ansia per partire,
i genitori
non li guardano nemmeno,
non si guardano nemmeno.

Un uomo si avvicina
e mi chiede quando parte
il treno che lo porterà
nel suo paese.
Io non rispondo,
lui chiede scusa e se ne và.

Arriva un treno
ma non si ferma.
I due bambini
salutano arrabbiati,
non è il loro treno
ma presto arriverà.

C'è un odore strano
nell'aria,
fra poco
di certo pioverà.

Una ragazza si avvicina,
mi chiede
se si può sedere.
Io la guardo
e non rispondo,
lei si siede.
Arriva un'altro treno,
è il suo.
Si alza, mi guarda
e va via.
Mi chiedo chi fosse,
da dove veniva,
dove andava,
cosa cercava.
Anche i due bambini
sono andati via,
i genitori sono ancora lì,
in un ultimo forzato saluto.

Ecco, come pensavo
piove.
Mi raccolgo in un sospiro,
appoggio la mia testa
fra le mie mani fredde,
chiudo gli occhi
e ascolto.

Un'altro treno.
Nemmeno questo
si è fermato.
Riapro gli occhi,
i due genitori sono ancora lì.
Non capisco perché.
Sono fermi
uno di fronte all'altro,
si guardano distanti.
Vicino a loro,
per dispetto,
con cadenza ossessiva,
cade una manciata di pioggia.
Tutto ad un tratto,
lui bacia lei,
si volta e va via.
Lei è rimasta lì tutta la notte.

Ci sono viaggi
che iniziano oggi,
e si perdono nel passato.
Ci sono viaggi mai iniziati.
Ci sono addii ed incontri.
Ci sono viaggi
che non portano
in nessun luogo.

Sono stanco,
sono ore che impietrito,
rimango qui ad aspettare.

La pioggia ormai
si è fatta spazio nella mia mente.
Mi alzo e cammino.
E tardi, poche son le persone
che ancora aspettano,
poche e sempre più oscure.

Un uomo in divisa
mi ferma,
mi chiede chi sono,
cosa faccio,
dove vado.
"Aspetto" rispondo io.

Una signora
da lontano mi chiama.
Vieni vieni... vieni a vedere.
Mi avvicino,
povera signora,
vuole raccontarmi il mio futuro.
Io sorrido e lei non capisce.
Il mio futuro, povera signora.

Che strana
la solitudine,
il pensare ossessivo alla vita,
il rinchiudersi nell'ombra.
Decido che non è qui
ciò che cercavo.
Saluto la stazione e vado via.
Continuo il mio viaggio,
alla ricerca di qualcosa
o di qualcuno.
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    Scritta da: Chiara Lattanzi
    in Poesie (Poesie personali)

    È quasi neve

    Bruciare di un amore folle
    sotto il sole di un Agosto rovente.
    Espandersi
    fino a non avere più confini.
    Respirare
    percepire la vita
    come se fosse racchiusa
    in quel solo e interminabile respiro.
    Poi l'Autunno
    porta piogge di inaspettate lacrime
    e ceneri di disilluse passioni.
    Si cerca riparo nel tepore delle proprie certezze
    e si aspettano quei vecchi confini
    come il ritorno da un lungo viaggio.
    Respirare
    l'aria pungente di Gennaio
    e sapere di aver perso solo un'Estate.
    Basta guardare fuori
    il cielo bianco aspetta il suo momento
    tutto può gelare
    ma c'è quasi pace
    è quasi neve.
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      Scritta da: Roberto Strati
      in Poesie (Poesie personali)

      Come un bambino

      Mi ritrovai seduto su una panchina del parco,
      la luce del sole schiaffeggiava gli alberi,
      mentre foglie, trasportate da un caldo venticello,
      mi colpivano gli abiti.
      Pensai a quelle foglie, come ai miei ricordi,
      ingiallite, come foto mangiate dal tempo,
      svolazzanti, come gli amori in cui avevo creduto e perso,
      rumorose nel cadere in terra, come il mio cuore di vetro.
      Volsi lo sguardo verso dei bambini che giocavano,
      le loro urla salivano alte, gioiose, innocenti,
      tanto che nemmeno gli uccellini parevano impauriti,
      un cane si perdeva dietro ad una palla...
      Come un bambino mi piacerebbe sorridere alla vita,
      guardare negli occhi degli adulti per trovarvi l'anima,
      stupirmi davanti alla magia della pioggia,
      saltare nelle pozzanghere credendo sia un lago.
      Abbracciare per sentire il tepore di un cuore che ama,
      stringere una mano per camminare sicuro,
      piangere per assaporare il gusto delle lacrime,
      vedendo attraverso di esse le persone amate.
      Legare ad un aquilone il mio sogno più bello,
      correre a perdifiato incontro ad un arcobaleno,
      carezzare chi se ne sta da solo,
      baciare chi perde l'anima dalle labbra.
      Vorrei un cuore puro, come un bambino,
      per cancellare ogni tristezza, ogni solitudine,
      per amare, amare solo e soltanto amare...
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        Scritta da: Roberto Strati
        in Poesie (Poesie personali)

        Il Volo

        Vorrei avere due grandi ali bianche,
        per potermi alzare in volo,
        salendo sempre più verso la luce,
        saltellando sulle nuvole.
        Vorrei accompagnare una fiera aquila,
        per poter visitare le sommità delle tue montagne,
        puntare le onde del mare,
        per poter leggere le parole che il sole vi scrive.
        Vorrei lasciarmi cullare dal vento,
        per poter seguire la scia del tuo profumo,
        così unico da rivaleggiare e sopraffare
        le meravigliose essenze dei fiori del creato.
        Vorrei perdermi dietro ad un gabbiano,
        per poter scoprire i sogni che porta sulle ali,
        chiedergli i tuoi perché, conoscendoli,
        possa portarli io stesso dove possano essere esauditi.
        Vorrei poter volarti accanto, invisibile,
        per nutrirmi del tuo sorriso,
        per bere dalle tue lacrime, asciugandole,
        per gioire della melodia del tuo cuore.
        Vorrei poter far volare i miei sorrisi, i miei baci,
        affinché raggiungano il cuore dei bambini,
        perché tu, incontrandoli,
        possa rivedere me in loro...
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie personali)

          Fino all'ultimo Sogno

          Avere la vita fra le mani è vivere
          ogni emozione, guadare oltre
          sentire la vita che scorre sulla pelle.

          Fino a toglierti il respiro
          e respirare ancora più forte.

          Cercare risposte anche senza trovarle
          e senza arrenderti mai.

          Vivendo ogni lacrima
          trasformandola in sorriso.

          È dare e ricevere senza limiti
          e inibizioni, non dire mai basta
          a quello che senti, emozioni del tuo io.

          Avere il coraggio di osare
          osare fino in fondo
          comunque sia andata avrai tentato
          meglio rimorso che rimpianto.

          Sentire l'immenso di ogni istante
          vederne le sfumature fino in fondo
          sentirne il profumo, il suono dei "rumori"
          e provare pace nei tuoi silenzi.

          Godere dei tempi morti come vivi
          guardare cercare ancora guardare
          ogni laddove, ogni cosa.
          Non fermarti mai se non a guardarti
          e ascoltarti dentro fino in fondo.

          Vedere il tramonto trasformarsi in alba
          tra le braccia di chi ami o di chi ti ama
          avere il coraggio di dire ti amo
          far cadere anche l'ultima barriera
          quella dei limiti prefissati.

          Avere la vita fra le mani
          è essere padrone di te stesso
          è vivere fino infondo
          ogni secondo, ogni istante
          ogni attimo fino all'ultimo sogno.
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            Scritta da: Roberto Di Nardo
            in Poesie (Poesie personali)

            Squarcio di lacrima

            Si ricorderanno di ogni mia vita passata,
            quando osserverò tutte le mie vite future,
            e se avrò perduto il cuore fino in fondo
            resterò ai confini del peccato.

            Tutto il mondo al mio cospetto,
            quante bestie, seicentosessantasei,
            ti ricorderanno del tuo odio
            e se avrai capito, non potrai fuggire,
            il ritorno della nullità mi attrae,
            costringendo il sangue a recitare.

            Squarcio di lacrima, improvvisamente appare,
            modello di ogni vita riproposto sulla strada,
            timore di concludere l'ultima frase detta,
            viaggio di prospettiva,
            rinascimento eterno.

            Si ricorderanno di ogni mia rivoluzione,
            forse capirò la redenzione,
            resterò col cuore in mano, sanguinante,
            per tutto il male dentro.

            Uomini e giganti pronti a ripartire,
            ogni bestia scoprirà chi sei,
            guariranno il senso dell'eccitamento,
            quello che hai amato è l'inganno eterno,
            specchio della profondità dell'anima,
            giuramento dell'infedeltà,
            sopravvento di desiderare un attimo,
            il silenzio ascolterà le grida.

            Squarcio di lacrima, sutura le ferite,
            immobilizzazione, nasce un alito di morte,
            ultima esecuzione, questa è la mia vita,
            ricerca eterna,
            è meglio respirare.

            È meglio respirare.

            È meglio respirare.
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              Scritta da: matisse
              in Poesie (Poesie personali)
              Occhi malinconici, profondamente
              addolorati
              un viso a volte tumefatto, scuro
              segnato da una mano che ti abbatte
              incurante di colpire.
              Indifeso, infelice impaurito.
              Un tremore incontrollato scuote un corpo
              esile di bimbo.
              Hai sognato un luna park
              tanti giochi
              poi una barca e un pallone
              e tuo padre che lo insegue.
              Una madre che ti imbocca
              che ti abbraccia
              che ti ama.
              Poi di colpo, torna quella
              voglia di scappare.
              Hai perfino paura di sognare.
              Non sai spiegartelo il perché
              non hai colpe, però paghi
              ti ranicchi in un angolo
              impaurito
              ma ti raggiungono anche lì.
              Senti male dappertutto
              anche quando non ti picchiano più.
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                Scritta da: DiamondSwan
                in Poesie (Poesie personali)

                Nato con il sogno dentro me

                Nato con il sogno dentro me
                vissuto sapendo che crescevamo insieme ma distanti chissà quanto
                la vita che passa e il desiderio di incontrarti che cresce in me
                gli amori son così albergano in noi e poi escono
                son gesti di pensieri fatti col cuore e vissuti con amore
                la speranza di vederli un giorno davanti è il segno di una vita
                che gode solo per quell'attimo
                Tu che sai di vivere e che di me non sai
                te che vivi i giorni io che li passo per te
                un sogno sempre non sarai in un attimo cambierai una vita per te
                La speranza di scorgerti nel groviglio di persone sai che questo è
                il modo di andare verso il destino che voglio per me
                La vita mia non conta è solo te che vali ed è ciò che darò a te
                Un attimo di sole sai che scioglie il gelo di un anima per te
                Il pensiero di te che vivi fa battere il cuore in me
                Un suono che riecheggia per chiamare te
                Non so se oderai
                Ma di certo vivrai sapendo di me in un modo che spero valga anche per me
                Nato con il sogno dentro me
                Nato con il sogno dentro me.
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                  Scritta da: Giulia Guglielmino
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Magari fosse vero

                  Magari fosse vero:
                  Già mi vedo mentre giro la chiave del nostro portone;
                  Non me l ha promesso ma forse lo vuole anche lui.

                  Magari fosse vero:
                  Già sento provenire dalla stanza da letto
                  il rumore della persiana che cala e
                  compone l'atmosfera giusta per tenerci vicini;
                  Non me l'ha promesso ma forse lo vuole anche lui.

                  Magari fosse vero:
                  Riesco già a sentire quel pianto,
                  una piccola vocina che dipende solo da noi;
                  Non me l'hai promesso ma forse lo vuole anche lui.

                  Magari fosse vero...
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